Una maestra, ormai in prepensionamento, è stata accusata di aver abusato di due bambini di un asilo comunale di Milano. I due piccoli sarebbero stati molestati con carezze spinte e minacce e gli abusi sarebbero stati confermati in sede di incidente probatorio. E’ solo l’ultimo dei numerosi casi di maltrattamenti e abusi ai danni dei bambini perpetrati dai loro insegnanti.
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Solo qualche giorno fa a Vibo Valentia
una maestra di una scuola elementare è stata accusata di punire gli alunni con schiaffi e pugni e di lanciargli addosso penne e libri. Anche in questo caso i carabinieri hanno potuto documentare i maltrattamenti grazie alle telecamere nascoste che hanno filmato quanto accadeva in questa scuola. La denuncia è scattata dopo che i genitori di alcuni bambini si sono rivolti alle autorità dal momento che i loro figli erano terrorizzati e si rifiutavano di andare a scuola.
E anche a Trieste pochi giorni fa si è scoperto che i bambini che frequentavano un asilo nido privato convenzionato veniva chiusi per mangiare in ambienti con ragnatele ai muri e insetti. L’indagine ha permesso di scoprire che le condizioni della scuola erano davvero tremende: sporcizia ovunque, insetti e cibo cucinato in bagno.
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A leggere i giornali sembra che i casi di maltrattamenti e abusi sui bambini nelle scuole stiano subendo un’impennata sorprendente (LEGGI). In realtà ancora oggi molti casi non arrivano sul tavolo degli inquirenti e la prova inconfutabile offerta dalle telecamere nascoste serve a far emergere un numero maggiori di casi. Le accuse solo fino a ieri erano affidate alle sole parole dei bambini (quindi spesso difficili da dimostrare), vedi il caso della scuola di Rignano Flaminio.
Da quando, nell’asilo Cip e Ciop di Pistoia, i carabinieri hanno potuto utilizzare le telecamere (LEGGI) per documentare gli abusi si è usato questo strumento in molti altri casi di denuncia e naturalmente le prove erano inconfutabili.