Prima prova Maturità 2015. Tema su Malala
Anche quest'anno arriva puntuale l'appuntamento con la maturità e come sempre abbiamo seguito da vicino l'inizio degli esami con la prima prova, il primo scoglio da superare per tantissimi studenti italiani. Studenti.it, il sito di riferimento per la scuola e i maturandi, ha subito informato sulle tracce proposte dal Miur per la Maturità 2017.
Ogni anno la curiosità è tanta e il giorno della prima prova è sicuramente quello che catalizza l'attenzione di tutti. E questa mattina leggendo le tracce proposte, ho pensato che mi sarebbe piaciuto fare la maturità quest'anno per lasciar libero corso alle parole e alla penna, e parlare di uno scrittore formidabile e geniale come Italo Calvino e di una bambina straordinaria e coraggiosa come Malala.
Il tema proposto dal Miur su Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è sicuramente uno spunto di riflessione importante sull'importanza dell'istruzione per i bambini e della libertà di espressione. Un monito, rivolto a tutte le generazioni presenti e future, a garantire un diritto fondamentale ai bambini che non sanno neanche cosa voglia dire leggere, scrivere e conoscere, perché non viene dato lora la possibilità di farlo.
Il tema proposto per la Maturità chiede agli studenti di riflettere su una citazione estrapolata dal libro di Malala:
Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne”, dissi. “Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.” (…) La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione– questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto. dissi. (…) La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione– questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni bambino e bambina del mondo.
Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto.
Malala Yousafzai è una ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per avere rivendicato il diritto all'educazione anche per le bambine. Nel 2012 ha subito un attentato e le hanno sparato alla testa; fortunatamente è riuscita a salvarsi e, nel 2014 a soli diciassette anni, è stata insignita del premio Nobel per la Pace.
Diamo per scontato il diritto all'istruzione, ma in molti paesi prendere in mano una penna e un libro è raro, e spesso anche impossibile, perché bisogna prima di tutto lottare ogni giorno per sopravvivere. E Malala con il suo coraggio e la sua caparbietà ha rivendicato un suo diritto, quello di poter prendere una penna in mano e scrivere, leggere, conoscere e condividere il sapere con le sue coetanee. Perché una penna e un libro sono le armi più potenti, che possono garantire la pace nel mondo. Malala ricorda quanto l'istruzione sia fondamentale per lo sviluppo di un paese e del suo popolo e per la crescita di un bambino. Con una penna e un libro puoi conoscere il mondo, affinare un proprio spirito critico, conquistare la libertà personale e costruire la propria identità.