Sicurezza degli edifici scolastici
Solo poche settimane fa l’inaugurazione dopo i lavori di ristrutturazione. Ieri il crollo del solaio che ha ferito bambini e insegnanti e costretto alla chiusura della scuola e alle vacanze forzate.
E’ accaduto ad Ostuni. Un fatto che scandalizzato l’opinione pubblica e ha fatto tornare prepotentemente alla ribalta l’annoso problema dell’edilizia scolastica.
Il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone non usa mezzi termini: chi ha le responsabilità dei lavori fatti male, dei mancati controlli e del crollo dovrà pagare. Ma nel frattempo resta un dato certo: quello accaduto in Puglia non è caso isolato. Troppo spesso gli edifici scolastici versano in condizioni fatiscenti.
Cosa si può fare?
Faraone spiega a Repubblica che il 22 aprile è prevista la presentazione dell’anagrafe dell’edilizia scolastica, un progetto che permetterà di avere una fotografia dettagliata e precisa delle condizioni in cui si trovano gli edifici scolastici che rappresenta uno strumento importante con il quale mettere in moto progetti di ristrutturazione adeguati. Un rapporto che le associazioni e i cittadini aspettano da diciotto anni.
Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola di Cittadinanzattiva rincara la dose: sono anni che combattono per avere accesso ai dati dell’Anagrafe e alla Mappatura degli edifici scolastici. Dati che non sarebbero nemmeno aggiornati e che dopo varie vicissitudini giudiziarie, devono essere resi pubblici come espresso in un’Ordinanza del Consiglio di Stato. Secondo le stime, spiega Bizzarri, sarebbero circa 42mila le scuole da ristrutturare, praticamente una scuola su tre.
Fa eco a Cittadinanzattiva anche Legambiente che nel nuovo rapporto 'Ecosistema scuola' mostra che il 32,5% degli edifici scolastici necessita di una urgente manutenzione. Le scuole più sicure, ma anche più ricche di servizi e strutture, sarebbero a Trento, le peggiori a Sassari.
Legambiente spiega che il 58% delle scuole è stato costruito prima dell'entrata in vigore della normativa antisismica del 1974 (e il 41,2% delle scuole si trova in aree a rischio sismico). E carenze si riscontrano anche sul fronte dell’agibilità, del rischio idrogeologico, dell’ agibilità igienico-sanitaria.
Naturalmente molto c’è da fare, ma anche Legambiente concorda con Cittadinanzattiva: bisogna iniziare con interventi davvero necessari
più di 41 mila edifici scolastici italiani hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza
Laura Galimberti, coordinatrice della struttura di missione di Palazzo Chigi per l'edilizia scolastica, ricorda che nel 2014 sono stati cantierati 633 interventi per la messa in sicurezza delle scuole (nell’ambito del progetto #scuolesicure), e 300 sono già conclusi.
Nell’ambito del progetto #scuolenuove sono stati aperti più di 400 cantieri. Tutto grazie ad un investimento di 3,9 miliardi di euro, che però non sono sufficienti, precisa Faraone, perché in realtà ne servirebbero almeno 12 .