Cosa si impara a scuola
Studiare è sempre un arricchimento culturale, su questo non c’è dubbio, ma vi siete mai chieste a cosa vi sono servite nella vita tutte quelle nozioni apprese sin dalle elementari? Eppure sono la base, le fondamenta del sapere.
Quindi, come può competere il libro di geografia (ad esempio) contro questa imbattibile armata? Come può una regola grammaticale, imparata a scuola, farsi largo tra i pensieri di un bambino di 6 anni bombardato da questo mondo super tecnologico? Aggirare l’ostacolo non è un’impresa facile, ma sicuramente fattibile.
Iniziamo dall’
italiano
ad esempio. Vi ricordate i temi, i dettati, l’analisi grammaticale, la coniugazione verbale e l’odiosa quanto noiosa memorizzazione delle poesie? L’utilità di una simile tortura? In primis, l’italiano è la lingua dei grandi artisti, è musicale, aperta, varia e ridondante, ma è anche difficile. Apprenderla bene sin dall’inizio è propedeutico per il mondo del lavoro.
E dopo questo pugno allo stomaco, passiamo a un’altra scottante verità. Vi ricordate quando strimpellavate o battevate i tasti con poca grazia durante l’ora di musica? Se state pensando che i maestri ve lo facevano fare per perdere un po’ di tempo, la risposta è sbagliata. Udite, udite: suonare uno strumento musicale sviluppa le potenzialità del cervello umano. Eh già…
E veniamo ora a un altro cruccio che ha afflitto molte di voi: geografia. Imparare a memoria i nomi delle regioni, delle capitali e dei continenti non era uno scherzetto. A cosa vi è servito? A tutti i viaggi che avete fatto, ad esempio.
Dite la verità, non ci avevate mai pensato, eh?