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Rientro a scuola il 9 dicembre: cosa chiedono i sindaci

di Francesca Capriati - 26.11.2020 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Rientro a scuola il 9 dicembre: i comuni chiedono cambiamenti negli orari, nel trasporto pubblico e nei protocolli di tracciamento Covid

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Rientro a scuola il 9 dicembre

Siamo tutti d'accordo che la scuola sia una priorità, lavoriamo insieme per riportare gradualmente gli studenti in classe

sono le parole del Ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina pronunciate al termine di un importante incontro con i 14 sindaci delle città metropolitane (dove vive un terzo degli studenti italiani) che si è svolto nei giorni scorsi. L'obiettivo di tutti è quello di far rientrare tutti gli studenti delle scuole superiori in classe, in didattica in presenza, il 9 dicembre, garantendo il rispetto di tutti i protocolli di sicurezza.

Attualmente nelle regioni rosse le scuole sono aperte per i più piccoli, ma restano sospese le attività didattiche in presenza dalla seconda media fino alla classe quinta delle superiori. Obiettivo comune, quindi, è quello di permettere a tutti gli studenti, anche a quelli che frequentano le scuole superiori, di poter tornare tra i banchi prima delle vacanze di Natale.

Cosa serve per riaprire le scuole superiori

  • Orari di ingresso e uscita "davvero scaglionati",
  • garanzie sull'incremento di mezzi di trasporto, soprattutto extraurbani, per evitare affollamenti sugli autobus e alle fermate,
  • protocolli sanitari "univoci e chiari" per fissare le modalità di tracciamento, di quarantena e utilizzo dei test rapidi,

sono state le richieste avanzate

Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani),al termine dell'incontro convocato dalla ministra ha dichiarato che tutti i rappresentanti dei comuni hanno offerto la massima disponibilità a collaborare con il governo per un obiettivo comune: riaprire le scuole. E l'unica cosa che sta a cuore ai rappresentanti delle istituzioni è l'interesse dei bambini e dei ragazzi nell'ottica sia di combattere la dispersione scolastica- che indubbiamente con la didattica a distanza si amplifica significativamente - che per la necessaria socialità che serve ai più giovani.

Come cambierà la scuola

In vista di una possibile riapertura di tutte le scuole il 9 dicembre, i rappresentanti dei Comuni hanno avanzato, quindi, delle richieste precise che riguardano orari di ingresso e di uscita davvero scaglionati e garanzie sull'incremento dei mezzi di trasporto pubblico, soprattutto quelli extraurbani.

Questi due punti sono fondamentali per evitare gli assembramenti visti nei mesi scorsi e per garantire il giusto distanziamento sia sui mezzi pubblici che nelle fasi di entrata e di uscita dagli istituti scolastici.

Inoltre è stato chiesto un protocollo univoco e chiaro per fissare le modalità di tracciamento e di quarantena, nonché l'introduzione capillare dei test rapidi.

C'è da dire che il premier Giuseppe Conte non sé ancora espresso circa la possibilità reale di rientrare a scuola il 9 dicembre, e alcuni governatori hanno espresso il loro dissenso, come Luca Zaia, governatore della regione Veneto, che ha ribadito che riaprire il 9 dicembre per chiudere dopo pochi giorni per Natale sarebbe sbagliato.

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