Come affrontare il ritorno a scuola
Il rientro dalle vacanze e l’apertura delle scuole sono due momenti delicati sia per i bambini che per gli adolescenti e richiedono grande attenzione da parte dei genitori e degli insegnanti. Dopo un lungo periodo di vacanza i bambini in particolare vanno preparati al rientro.
Cosa fare?
- Il ritorno a scuola va programmato per tempo
Non possiamo pensare che un bambino dopo alcuni mesi di vacanza sia subito pronto ad affrontare il Back to School con i suoi ritmi e i diversi impegni scolastici. Ha bisogno che qualcuno lo prepari a riprendere il contatto con il mondo scolastico e i genitori possono cominciare a introdurre qualche giorno prima l'argomento scuola nelle loro conversazioni. Può essere utile chiedere: "Qual è la cosa più bella che hai imparato? E l'esperienza più dolorosa? Come saranno diventati i tuoi compagni in questi due mesi?" Insieme i genitori possono immaginare come sarà il nuovo calendario scolastico e riflettere sulle vacanze estive appena concluse. Perché è importante cercare di creare in loro delle aspettative positive.
- La scuola non deve essere presentata come una minaccia
Quando i bambini mettono a dura prova la vostra pazienza, la scuola non va descritta come il luogo del dovere e delle punizioni. Sono sufficienti le loro ansie tipiche di questa fase e non ne vanno aggiunte altre. Meglio invece comunicare l'entusiasmo di chi riscopre tante novità. Si può dire: "Finita l'estate ed i giochi estivi conoscerai tanti compagni ed imparerai cose interessanti". Può essere molto utile, inoltre, raccontare loro anche dei vostri problemi che riguardano i primi giorni di scuola (i figli sanno sempre troppo poco dei genitori!). Preparate quindi il vostro piccolo ai cambiamenti che dovrà affrontare con l'inizio dell'anno scolastico.
- Mandateli a letto gradualmente un po' prima, e svegliateli prima rispetto ai tempi delle vacanze. Poi usate solo fermezza e autorevolezza per far rispettare gli orari.
- E’ importante poi festeggiare il primo giorno di scuola.
Una pizza tutti insieme? Un bel regalo con dedica? Un rito, un segnale per dire che qualcosa è cambiato, lui o lei è tornato al suo "lavoro" proprio come i genitori.
- Infine stabilire da subito un dialogo serrato e convinto con gli insegnanti, che non sono antagonisti, bensì sono vostri alleati nel progetto di crescita di vostro figlio.
Non solo i genitori ma anche gli insegnanti farebbero bene a ricordare che l'alunno ha i suoi tempi e le sue preoccupazioni. Può servire che egli si chieda: "Chi è questo bambino che ho in classe?" In fondo non si tratta solo di sapere il suo curriculum, i suoi successi o gli insuccessi, ma di capirne i pensieri, i timori. Aiutarlo insomma a trovare il proprio posto mettendolo a proprio agio a scuola.
- E' importante programmare, ma ciò non significa stabilire tutto minuziosamente fin dall'inizio dell'anno scolastico, ma cercare di adattarsi alle esigenze degli alunni che emergono nel corso dell'anno scolastico.
- Buona cosa e cercare di fare insieme le cose che si decidono: non c'è nulla di più appassionante per i ragazzi che lavorare con un insegnante che cerca e propone con gli stessi dubbi degli alunni. Cosa utile, infine, è cercare di informare i genitori su ciò che si vuole dai loro bambini e parlare insieme dei programmi degli interventi necessari al buon funzionamento della classe così come dei problemi che insorgono e non solo dell'andamento scolastico dei loro figli. Forse non bisognerebbe partire subito con le cose difficili, né sovraccaricare i bambini di ansie o di timori relativi ai risultati.