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Adolescenza e problemi di integrazione culturale a scuola
Nell'arco degli anni c'è stata sempre più necessità di integrare culture diverse all'interno dello stesso territorio e ciò ha riguardato anche l'ambito scolastico. Determinate problematiche, presenti soprattutto all'inizio, si sono risolte ma molte restano ancora uno scoglio da superare. Per i ragazzi, in effetti, ricevere la stessa educazione non necessariamente comporta l'appartenere ad una stessa cultura religiosa e ciò pone delle distanze nel rapporto con i loro coetanei.
Una storia..
Aysha frequenta il terzo liceo, è musulmana ma di nazionalità italiana. È nata in Italia da madre italiana e padre marocchino. I suoi genitori sono divorziati da tanti anni e da quando la mamma è andata via di casa sente di essere stata abbandonata. È una bella ragazza con i colori scuri caratteristici del Marocco, assomiglia difatti molto al padre. Le piace andare a scuola ma percepisce delle forti differenze nel confronto con i suoi coetanei in quanto ha una religione diversa. Segue il Ramadan, ha chiesto l'astensione dall'ora di religione, non beve alcolici e probabilmente da grande deciderà di indossare il velo. Ha difficoltà a trovare un ragazzo che possa rispettare le sue scelte di vita soprattutto perché attualmente tutti sono molto incuriositi "dall'altro sesso" e vorrebbero fare esperienze "di coppia". Le sue amiche, qualche volta, la prendono in giro poiché è molto carina e questo attrae lo sguardo dei ragazzi ma lei ha idee differenti dalle sue coetanee. Aysha è estroversa e molto pratica ma anche sensibile e consapevole che il suo percorso di vita non sarà sempre facile.
Le difficoltà nel rapporto con i coetanei
Attraverso la scuola, i ragazzi assimilano esperienze di vita diverse dalle loro: se da un lato l’educazione familiare forgia la loro personalità, dall’altra la formazione scolastica ed il rapporto con i coetanei possono offrire una visione dell’esistenza differente, o addirittura opposta, rispetto alla cultura d’origine.
Ciò permette loro di acquisire aspetti poliedrici di una stessa realtà ma, allo stesso tempo, di non sentirsi completamente integrati.
Gli adolescenti, invece, vorrebbero appartenere, condividere, confrontarsi e ciò non sempre è possibile. Sono spesso divisi tra due culture, tra la famiglia che inculca loro uno stile di vita e l’esigenza di essere al passo con gli altri dai quali si ha necessità di essere accettati. Avere una doppia visione rispetto ad una stessa cultura sembra un vantaggio, ma in adolescenza può risultare un limite.
Il senso di appartenenza
Appartenere ad una famiglia, ad un territorio, ad una cultura definisce in termini chiari la propria identità. Il riconoscimento delle proprie origini è un riferimento importante per ogni individuo poiché delinea la propria storia, l’essenza dell’essere, il diritto, cioè, all’esistenza a pari merito degli altri. Spesso, quando non si conosce la propria storia, la si ricerca: avere consapevolezza del proprio passato dà senso e definizione al proprio Sé.
È quindi importante ri-conoscersi anche nella diversità di pensiero, di cultura, di ideologia mantenendo chiari dentro di sé i propri valori poiché mostrano un senso di rispetto verso se stessi.
Sentirsi esclusi dal proprio gruppo, invece, comporta una notevole sofferenza in termini psicologici. Nella crescita, e nello specifico in adolescenza, è importante il riconoscimento, l’accettazione e il confronto con i coetanei e quando questi risultano difficoltosi nascono delle problematiche.
Sentirsi incompresi significa trovarsi ad affrontare la scuola e le esperienze di vita in maniera solitaria, chiudendosi in se stessi e isolandosi. Una realtà, in definitiva, non scelta ma imposta da tante circostanze.
In che modo l’educazione potrebbe aiutarli?
Ogni adolescente ha bisogno di essere ascoltato, compreso e seguito. Quando la famiglia e la scuola non sono in grado di farlo è bene sopperire a questa mancanza attraverso figure professionali adeguatamente formate che possano prendere in carico e sostenere l’emotività degli adolescenti molto spesso in crisi con se stessi.
Il confronto interculturale, attraverso la conoscenza più approfondita di religioni diverse e l’accettazione di stili di vita e modelli di riferimento differenti, permette ai ragazzi di crescere in una prospettiva multiculturale, di apertura mentale, di condivisione e di accettazione di sé e degli altri attraverso un modello che educhi al rispetto.