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Quando riaprirà la scuola a settembre 2020?
Quando si tornerà a scuola a settembre? La data per la riapertura delle scuole sembra essere il 14 settembre, mentre il 1 settembre gli studenti che dovranno fare i recuperi torneranno sui banchi il 1 settembre: è questa la proposta ufficiale arrivata dal Ministero dell'Istruzione sul tavolo delle Regioni che stanno decidendo in queste ore. Insomma sembra che da più fronti arrivino notizie confortanti circa l'abbandono della Didattica a distanza - che ha permesso di portare avanti e concludere un anno scolastico altrimenti perduto - e il ritorno della scuola in presenza.
Le elezioni
Il nodo da sciogliere riguarda le elezioni: molti chiedono di votare agli inizi di settembre in moda da poter essere pronti per l'apertura del 14, altrimenti si rischia di perdere l'intero mese di settembre tra giorni di chiusura prima e dopo le lezioni per disinfestare e risistemare i locali.
Cristina Grieco, coordinatrice della commissione istruzione per la Conferenza delle Regioni
Avevamo chiesto di votare prima, il 6 o il 13. La scelta del 20 è infelice, ma a questo punto allora facciamo partire le lezioni prima del voto e poi le sospenderemo laddove ci sono i seggi
Secondo le previsioni, dunque, i giorni delle elezioni saranno il 20 e 21 settembre, e la domanda che ci poniamo noi genitori è sempre la stessa: la scuola, ultima nella scala di priorità delle istituzioni – come abbiamo avuto modo di costatare grazie a questa emergenza sanitaria – aprirà il 14 per poi chiudersi dopo qualche giorno interrompendo nuovamente le lezioni per ospitare i seggi elettorali.
Sarebbe forse il caso di cavalcare almeno in questo quei buoni propositi che ci eravamo dati durante la quarantena: “il mondo sarà migliore” e “nulla sarà più come prima” per cominciare a cambiare qualcosa che, di fatto, è sempre stato incomprensibile e cioè usare le scuole per votare.
Lasciamo stare in pace la martoriata scuola, e allestiamo i seggi in palestre edifici sportivi, locali comunali, circoscrizioni e in qualsiasi altro posto.
Angela Nava presidente del Coordinamento genitori democratici, a questo proposito, dichiara:
È vergognoso questo modo di guardare all'infanzia e all'adolescenza noi dobbiamo risarcire i nostri ragazzi, tutti, perché sono stati privati di socialità, cura e conoscenza per troppi mesi. Ci si sta adoperando tutti, con mille equilibrismi, affinché la scuola riesca ad aprire a settembre e ancora una volta apprendiamo che i nostri decisori politici immaginano di poter interrompere, come solitamente accade per le elezioni, l'attività didattica appena ripresa, dopo una situazione molto delicata, dopo 5 mesi di interruzione e di una situazione emergenziale che tutti conosciamo bene e di crisi profonda delle famiglie. Da anni si parla di far svolgere le elezioni un altri luoghi pubblici che non siano le scuole caserme, uffici comunali.
Come si tornerà a scuola
Il Comitato Tecnico Scientifico ha consegnato, nelle scorse settimane, le linee guida per rientrare a scuola e su queste indicazioni, poi il Ministro Azzolina e i suoi esperti dovranno rendere note le norme per la riapertura delle scuole.
Non sembra che ci saranno i plexiglass tra un banco e l'altro, come si era ipotizzato sui social per qualche giorno, ma le indicazioni di base sono:
- igienizzare regolamentate gli spazi;
- uso della mascherina dopo i 6 anni;
- distanziamento sociale di un metro tra un banco e l'altro e di due metri in palestra;
- utilizzo più massiccio di laboratori, palestre, spazi aperti per distribuire gli studenti in gruppi più piccoli dove sia più facile mantenere il distanziamento sociale;
- verranno formate classi più piccole, con un massimo di 15 studenti, e di conseguenza bisognerà ampliare e l'organico dei docenti.
Queste sono le indicazioni del Cts, ma le ufficiali regole per un rientro a scuola verranno rese note dal Ministero dell'istruzione solo nelle prossime ore.
Le novità per l'anno scolastico 2020-2021
Nel Decreto Scuola approvato qualche giorno fa e divenuto rapidamente legge dopo la firma da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella contiene le norme che regolano l'avvio dell'anno scolastico.
Ecco alcune novità:
- alla scuola primaria basta voti espressi in numeri e si cambia con dei giudizi descrittivi al posto dei voti in decimi
- le supplenze verranno assegnate più rapidamente
- Graduatorie d'istituto trasformate in provinciali di II e III fascia;
- Concorso straordinario per l'immissione in ruolo di docenti della scuola secondaria;
- TFA per il sostegno V ciclo