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Mamme, non mandate i vostri figli a scuola con i pidocchi!

di Francesca Capriati - 04.02.2019 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Non mandate i vostri figli a scuola con i pidocchi: ve lo chiede la comunità, i genitori e anche i vostri bambini

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Non mandate i vostri figli a scuola con i pidocchi

Qualche settimana fa parlavo fuori scuola insieme a un gruppo di mamme dell'asilo. Si discuteva di due “emergenze sanitarie” piuttosto frequenti alla scuola dell'infanzia: pidocchie ossiuri. Di fronte alle ennesime circolari che spiegavano come prevenire e trattare pediculosi e infestazione da ossiuri c'era chi diceva di preferire l'una o l'altra e io ho esclamato:

Quoto gli ossiuri, almeno devo dare solo un vermicida e passa tutto, ma a mettermi a togliere i pidocchi uno a uno non ce la posso fare

I pidocchi no

La realtà è questa: i pidocchi anche no, e per fortuna nessuno dei miei figli ci ha avuto a che fare, almeno fino a oggi. Dei veri survivor visto che periodicamente nelle classi i pidocchi si ripresentano immancabili e sembra che i piccoli untori siano sempre gli stessi. Questi bambini che si ritrovano con i pidocchi più volte durante l'anno vengono evidentemente mandati a scuola troppo presto, quando l'infestazione non è stata risolta completamente e il circolo vizioso si ripete all'infinito.

Chiariamo subito, prima che ci sia una levata di scudi da parte delle supermamme supercomprensive: non c'è nessuno stigma verso i bambini. Avere i pidocchi non vuol dire che sei sporco e nemmeno che la mamma non lo cura adeguatamente, ma di certo se l'infestazione si ripresenta sempre nello stesso bambino vuol dire che a casa non è stata affrontata nel modo giusto.

Nessuno mette in dubbio che sia una rottura. Non basta fare uno o due shampoo disinfestanti: bisogna soprattutto togliere uno ad uno le lendini, cioè le uova dei pidocchi, con un pettinino fitto; bisogna guardare attentamente la chioma ogni sera per scovare fino all'ultimo pidocchio, bisogna lavare a 90 gradi lenzuola, federe, cappelli, asciugamani e controllare i capelli di tutti i membri della famiglia.

Solo dopo aver fatto tutte queste operazioni potete pensare di rimandare i bambini a scuola.

Possiamo prevenire i pidocchi?

Domanda da un milione di dollari, in effetti. C'è chi usa spray al tea three oil, che sembra essere una specie di panacea per tutti i mali, pediculosi compresi, c'è chi, come me, usa un prodotto da mettere sui capelli che crea un ambiente sfavorevole ai pidocchi che quindi “scarterebbero” i capelli dei miei figli perché in realtà puzzano :-); ; c'è chi usa l'aceto e chi mette ai bambini fasce per capelli o li taglia a zero.

Se qualcuno di questi rimedi funziona davvero non è dato sapere perché si sentono pareri molto contrastanti e non esistono studi scientifici che dimostrino in modo inequivocabile che questi rimedi siano efficaci. Del tutto inutili, anzi controproducenti perché si tratta comunque di prodotti che contengono sostanze tossiche, fare shampoo preventivi con con prodotti antiparassitari.

Possiamo certamente provare i classici rimedi della nonna o spray a base di sostanze naturali perché non hanno effetti collaterali e magari saremo fortunate a scongiurare i pidocchi anno dopo anno, ma secondo i pediatri l'unico modo per prevenire i pidocchi è controllare almeno due volte a settimana i capelli dei bambini (soprattutto nella zona dietro le orecchie, nuca e tempie) usando un pettine adenti fitti e una forte illuminazione.

Cosa dobbiamo fare se scopriamo che nostro figlio ha preso i pidocchi? Ecco le indicazioni della Società di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS):

  • Lavare ad una temperatura superiore a 60 C° indumenti, lenzuola, cuscini. Pettini, spazzole e fermagli debbono restare immersi per 1 ora in acqua molto calda e detersivo.
  • Conservare per 2 settimane in sacchetti di plastica gli oggetti che non possono essere lavati in acqua o a secco, ad esempio giocattoli e peluche.
  • Il trattamento deve essere ripetuto dopo 7-10 giorni. Occorre cambiare tipologia di prodotto, dopo tre recidive dell'infestazione. I trattamenti più efficaci sono quelli a base di permetrina, piretrine naturali sinergizzate, malathion e dimeticone.
  • Al trattamento bisogna far seguire l'uso frequente di un pettine a denti fitti, soprattutto al fine di rimuovere le lendini. Non porta alcun vantaggio, invece, il taglio dei capelli che crea solo disagio al bambino, soprattutto se femminuccia, anche se un taglio corto può facilitare l'individuazione dei pidocchi e delle lendini sul cuoio capelluto.

Quando possiamo mandare a scuola i bambini che hanno avuto i pidocchi

Le circolari più recenti dicono che in caso di infestazioni da pediculosi, il Dirigente Scolastico deve provvedere all'allontanamento del soggetto, che verrà riammesso a scuola dopo l'esecuzione di adeguato trattamento dichiarato dai famigliari, e alla sensibilizzazione delle famiglie coinvolte nel problema.
Nel caso di infestazioni numerose, recidivanti, diffuse a più classi (notificate dal medico curante al Servizio di Igiene Pubblica) e verificatesi nell'arco temporale di un mese, il Dirigente scolastico coinvolge la Pediatria di Comunità per concordare eventuali interventi di educazione sanitaria, rivolti al personale scolastico e ai rappresentanti dei genitori.

Naturalmente tornando alla nostra scenetta fuori scuola, con le mamme avvilite per l'ennesima infestazione da pidocchi, il nostro invito è: non mandate i vostri figli a scuola con i pidocchi e non mandateli prima di aver completamente debellato il problema.

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