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Metodo Montessori nella scuola primaria

di Chiara Mancarella - 31.07.2020 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Il metodo Montessori nella scuola primaria, gli aspetti positivi e queli negativi. Il punto di vista della nostra pedagogista

In questo articolo

Il metodo Montessori nella scuola primaria

Negli ultimi anni la Pedagogia e la Didattica hanno visto sfornare metodi, sempre più precisi e attenti alle dinamiche cognitivo-relazionali, indirizzati ai bambini. 

Se è vero, da un lato, che anche in campo educativo si senta l'esigenza di un cambiamento, dall'altro, però, non manca la solita sbirciatina al passato. 

Uno dei metodi più utilizzati, studiati, approfonditi in Italia e nel resto del Mondo è quello ideato dalla pedagogista, ma anche medico, neuropsichiatra infantile e filosofa, Maria Montessori. 

Metodo Montessori esperienze positive

Alla base della sua teoria c'era la libertà del bambino, il potersi esprimere in tutta la sua spontaneità proprio perché essendo un soggetto in divenire, non ancora impostato dalla società, aveva carta bianca per poter mostrare al mondo di cosa fosse in grado di fare.


La Montessori partiva dall'idea che un soggetto può esprimersi al meglio solo se ha a disposizione materiali e strumenti alla sua portata. È una stata rivoluzionaria perché ha ridefinito lo stare a scuola attraverso un arredamento a misura di bambino. Basta dare un'occhiata alle nostre scuole dell'infanzia e si possono notare banchi, sedie, bagni, panchine adatte ai più piccoli.


Tutto ciò non era legato soltanto ad una funzione pratica, ma nascondeva il bisogno di dare al bambino un ordine alle cose. Infatti, e questo vale anche per noi adulti, è molto più semplice trovare un oggetto o riporlo nel posto giusto se mensole e scaffali sono alla nostra altezza. Bene, la stessa cosa vale per i bambini.


Altro punto a suo favore è stata sicuramente l'attenzione alla manualità, per questo prediligeva enormemente tutte quelle attività pratiche che possano permettere al bambino di costruire, riempire, sovrapporre, infilare. Il gioco del bambino diventa il suo lavoro in cui mette in atto strategie per risolvere problemi e raggiungere l'obiettivo.

Inoltre, la praticità permette di stimolare i sensi e rinforzare la coordinazione oculo-manuale.

Metodo Montessori alla scuola primaria pro e contro

In diverse città italiane sono presenti scuole primarie che adottano il metodo montessoriano e le famiglie che ogni anno decidono di approcciarsi a questa tipologia di didattica sono tante. Partendo dal presupposto che lo scopo di ogni metodo dovrebbe essere quello di sviluppare nel bambino dinamiche sociali, cognitive, educative atte a renderlo un soggetto autonomo e ben inserito nella società possiamo passare in rassegna i vari pro e contro di questo metodo. 

Aspetti positivi

Tra gli aspetti positivi possiamo annoverare il fatto che viene dato ampio spazio alla manualità, ma anche alla libertà del bambino che, attenzione, non va intesa come "lo lascio libero di fare quello che vuole, senza nessuna regola". Una libertà comunque guidata, nel senso che l'adulto è sempre presente quando il bambino lavora, ma cerca di intervenire solo in caso di bisogno, senza giudicare o esprimere un giudizio. Per Maria Montessori, infatti, non esistevano punizioni o premi, ma ciò che importava era il raggiungimento dell'obiettivo. I bambini imparano tenendo conto dei loro tempi, proprio perché ogni individuo sviluppa in maniera diversa, anche l'apprendimento avviene in tempi diversi. Viene data ampia importanza alla socializzazione fatta per classi miste. Non troviamo bambini divisi per età, ma lo stare insieme grandi e piccoli permette ai più piccoli di curiosare nel lavoro dei grandi, e ai grandi di poter essere d'aiuto ai compagni più piccoli. 

Inoltre, ampio spazio viene assegnato alla concretezza degli eventi. È molto più semplice apprendere un concetto se riferito alla realtà alla quale appartengo piuttosto che elaborare concetti astratti. 

Aspetti negativi

Vediamo adesso gli aspetti negativi rintracciati all'interno del metodo.

Se il metodo risulta efficace nei bambini più piccoli, bambini che si aprono al mondo,  che sperimentano materiali di ogni tipo, si inseriscono nei primi rapporti interpersonali all'interno della scuola dell'infanzia, il metodo, per la scuola primaria, viene criticato e non poco. Va benissimo che ogni bambino maturi e apprenda in tempi diversi in piena libertà, ma in questo grado di scuola, dicono gli esperti, è necessario stabilire delle regole dettate anche dal cambio di insegnanti, di discipline, di attività insomma!  

Altro aspetto che non viene visto di buon occhio è il rapporto per lo più "freddo" tra docente e alunno: l'insegnante c'è, ma non deve intervenire. Sappiamo bene che la scuola è la seconda agenzia educativa, dopo la famiglia, in cui il bambino instaura relazioni significative e importanti non solo con i pari, ma anche con gli adulti e specialmente con questi ultimi tale relazione nasce e matura anche negli scambi che avvengono quotidianamente all'interno dell'aula scolastica. 

Un'altra critica mossa al metodo è che i bambini vivano in un loro mondorelazionandosi poco con i compagni, perché scelgono di svolgere un'attività che in quel momento stia attirando la loro attenzione senza coinvolgere chi hanno accanto. 

La Scuola Montessori, i costi

Parliamo di scuole paritarie e perciò private. I costi variano a seconda delle attività offerte, dei servizi, e della città in cui si trovano. Pertanto se avete intenzione di iscrivere vostro figlio o vostra figlia in una scuola montessoriana il consiglio che posso dare è quello di cercare i siti delle varie scuole che adottano questo metodo, prendere tutte le informazioni possibili e poi recarsi sul posto per toccare con mano la validità dell'ambiente.

Metodo Montessori a casa

Sono tante le mamme Montessori che si approcciano a questa metodologia e frequentano corsi per genitori affinché anche in casa i loro pargoli possano sperimentare e crescere facendo riferimento al metodo montessoriano.

Vediamo così camerette a misura di bambino, proprio come diceva la cara Maria, partendo proprio dal letto, più basso, più piccolo adatto al bambino. Vengono, inoltre, preferiti materiali in legno e ampio spazio è dedicato anche ai libri purché abbiano una funzione ben specifica: quella di stimolare la sensibilità tattile e visiva.

Come imparare la matematica a scuola con il metodo Montessori

È stato detto che i bambini hanno bisogno di concretezza per poter apprendere in maniera serena, e poiché la matematica è per eccellenza la disciplina della concretezza, almeno per i primi anni di scolarizzazione, il metodo Montessori ha ideato vari strumenti per far apprendere questa disciplina ai bambini. Ed è così che il numero non è solo un segno tracciato sul foglio, ma acquista un valore, una forma, un oggetto, una quantità che è diversa da un altro numero. La matematica diventa reale, i bambini la possono toccare, spostare, unire, togliere, sperimentare. Quello che viene proposto è un "imparare facendo"

Il punto di vista della pedagogista

Come insegnante e pedagogista il mio approccio a qualsiasi tipo di metodo unico che viene proposto è sempre molto scettico. La mia formazione di pedagogista clinico mi fa considerare la persona come un individuo da conoscere a 360° e tutto ciò che diventa statico non mi permette di poter legarmi ad una metodologia particolare. Questo l'ho potuto sperimentare anche come insegnate di scuola primaria. Più volte abbiamo detto che ogni bambino è un individuo a sé con i suoi tempi, proprio come diceva Maria Montessori, e sono assolutamente d'accordo sull'insegnare la matematica attraverso la praticità, ma utilizzare solo un metodo d'insegnamento credo che sia molto riduttivo. Pertanto, ritengo doveroso considerare tutti quei metodi che abbiano alla base il bene del bambino permettendo di poter imparare divertendosi senza nessun etichettamento dottrinale. 

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