Il pedagogista italiano Loris Malaguzzi riteneva che quello che i bambini apprendono nei primi anni di scuola è opera degli stessi bambini, che imparano ad utilizzare le risorse di cui sono dotati naturalmente: "i bambini costruiscono la propria intelligenza. Gli adulti devono fornire loro le attività ed il contesto e soprattutto devono essere in grado di ascoltare". Per questo nelle scuole che seguono il metodo Malaguzzi, i bambini vengono posti al centro dell'organizzazione e coinvolti nella scelta di cosa fare giorno dopo giorno.
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A Reggio Emilia molti asili seguono il metodo didattico del pedagogista italiano. E la loro fama è arrivata fino all'estero, tanto che ogni anno arrivano delegazioni dai paesi stranieri per apprendere questo metodo. I bambini, che vengono riuniti in piccoli gruppi, sono seguiti dalle maestre ed educatrici, ma allo stesso tempo sono lasciati liberi di ragionare ed inventare nuovi giochi. Gli insegnanti ascoltano (LEGGI) le loro proposte e collaborano tutti insieme per aiutarli a realizzarli. Ogni mattina viene organizzata anche una riunione per decidere insieme cosa fare durante la giornata.
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I bambini sono considerati soggetti attivi e pensanti e, per questo, deve essere data a loro la possibilità di mettere in pratica la loro inventiva. Non sono semplicemente i destinatari "di un sapere imposto dall'alto". Amelia Gambetti, una delle prime maestre che ha deciso di seguire il metodo del pedagogista italiani, spiega: "Loris Malaguzzi non ha mai creduto nell'isolamento". E per questo negli asili i bambini vengono stimolati a collaborare e a "lavorare" tutti insieme per sviluppare il progetto del giorno. Una esperienza che contribuisce a "creare cittadini più consapevoli". Come spiega lo psicologo Howard Gardner "I bambini sentono che la comunità si prende cura di loro e, crescendo, restituiscono le attenzioni".
Le scuole basate sul metodo Malaguzzi sono luminose, aperte e comunicanti tra loro. Al nido i bambini possono "lavorare" su tavoli luminosi. Poi alla materna, in ogni classe, viene installato un laboratorio creativo, con un educatore specializzato in attività artistiche e manuali (LEGGI). E le famiglie vengono invitate a partecipare attivamente a tutte le attività della scuola.
Fonte Credits | Corriere