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La Lettoscrittura: scopriamo cos'è

di Redazione PianetaMamma - 13.04.2011 Scrivici

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E' un processo ludico-didattico proposto nelle scuole dell’infanzia, che tramite attività motorie e grafiche consente un adeguato sviluppo delle competenze matafonologiche dei bambini, individuando in modo precoce i soggetti con problemi di dislessia

In alcune scuole dell’infanzia italiana è presente un percorso didattico finalizzato all’apprendimento della lettoscrittura. La lettoscrittura tramite esercizi motori e grafici cerca di avvicinare i bambini in età pre-scolare alle regole base di lettura, scrittura e logica. Attraverso l’uso di espedienti quali il gioco simbolico, la rappresentazione del reale attraverso le immagini, il disegno, si porta il bambino alla scoperta dei codici utilizzati dal proprio gruppo di appartenenza.

Ai bambini del primo anno della scuola dell’infanzia vengono proposti esercizi fisici, che consentono di sviluppare la coordinazione delle varie parti del corpo, l’armoniosità dei movimenti e la capacità di ripetere più volte lo stesso esercizio in modo corretto. Ai bimbi viene chiesto ad esempio di camminare su una linea senza uscire dal tracciato, rotolare rimanendo sulla linea, gattonare tenendo la pancia sollevata, strisciare. Questi sono solo alcuni esempi di ciò che ai più piccolini viene proposto. Simili attività andranno ad evolversi nel corso dei due anni successivi, con percorsi più articolati: ad ogni giro del percorso verrà chiesto di compiere un’azione diversa come battere la mano su un colore, chiamare un numero, una lettera. Si porteranno gradualmente i bimbi a procedere da sinistra verso destra permettendo a tutti di sviluppare l’orientamento spazio-temporale, riuscendo a svolgere senza fatica diverse azioni in modo sequenziale. Le competenze metafonologiche sono il prerequisito più importante per potersi avvicinarsi alla lettura ed alla scrittura in modo efficace, questi esercizi permettono al bambino di sviluppare delle capacità mentali che un domani gli saranno utili nella scuola primaria.
Il bambino impara la coordinazione e le sequenze di un esercizio, questo fa sì che il suo cervello immagazzini queste attitudini, che un domani applicherà allo svolgimento di un tema, alla risoluzione di un problema matematico.

Ai bambini più grandi verrà richiesta un certa abilità grafica, che consentirà loro di scrivere correttamente ed in modo comprensibile ogni singola lettera, a tal proposito si cercherà di stimolare il bambino con esercizi-gioco quali percorsi, tratteggi, parole o disegni da completare. Vengono proposte schede grafiche e percorsi propedeutici alla lettura ed alla scrittura, il bambino impara a “scrivere”, colorare, seguire simboli grafici in una successione precisa, procedendo da sinistra verso destra, dall’alto verso il basso in modo sequenziale, rendendo automatico a livello mentale lo spostamento degli occhi che un domani andrà a facilitare la lettura e la scrittura.

I bambini imparano a seguire un ritmo, a muoversi al battito delle mani, di un tamburello, aggiungendo ad ogni battito qualcosa di più: una lettera, una sillaba, la parte di una parola. Cercando di analizzare correttamente i singoli suoni di una parola, per poi passare dal fonema al grafema.

La letto scrittura risulta utile perché consente di individuare precocemente la dislessia ed i disturbi di apprendimento, in modo da poter agire tempestivamente. Un buon percorso di lettoscrittura fornirà al bambino le giuste basi per affrontare la scuola dell’infanzia senza particolari difficoltà.

Chiara Zambelli

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