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L'asilo vieta Babbo Natale alla festa dei bambini

di Barbara Leone - 11.12.2012 Scrivici

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Un asilo vieta a Babbo Natale di partecipare alla festa di Natale per rispetto verso una famiglia che appartiene a un movimento religioso che disapprova la figura di Santa Claus

Si può fare una festa di Natale senza Babbo Natale? In una scuola materna di Antella, una frazione di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, alla classica festa prima delle vacanze probabilmente Babbo Natale non ci sarà. Questo perché in una delle classi dell'asilo c'è una famiglia che appartiene a un movimento religioso che disapprova la figura di Santa Claus. Così le insegnanti della scuola, per rispettare la religione della famiglia, stanno pensando di non far partecipare Babbo Natale alla festa, come accaduto lo scorso anno.



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La spiegazione della scuola è chiara: "Questa è una scuola laica, rispettiamo tutti i bambini e pensiamo che Babbo Natale non sia indispensabile. I genitori possono trovare altri momenti per festeggiare il Natale come desiderano. Ci sono tante diverse esigenze e cerchiamo di tenerne conto. C’è chi non vuol fare il presepe, chi non festeggia Halloween, vogliamo evitare di creare un problema per Babbo Natale".

Ma molti genitori sono contrari a questa scelta e non vogliono che Babbo Natale non sia presente alla festa. E si sono rivolti al preside della scuola, Marco Panti, che ha dichiatato: "Ognuna delle sette scuole dell’istituto comprensivo Caponnetto che dirigo è autonoma, decide in libertà le proprie iniziative e i genitori che hanno delle perplessità devono per prima cosa rivolgersi a me. Purtroppo viviamo in un clima di sfiducia verso l’autorità".







Secondo il preside "non è una risposta alle diversità religiose annullare le tradizioni. Credo nel confronto con le varie culture, nel dialogo, nell’integrazione. Sono stato promotore in passato di giornate sull’alimentazione che viene da altri paesi e sarebbero benvenuti nelle nostre scuole i festeggiamenti di altri riti, dalla religione ebraica ad esempio o da quella musulmana, se qualcuno ne facesse richiesta. Benvenuti sono i simboli del Natale: nel mio ufficio ci sono già l’albero che mi hanno regalato alcuni studenti e il mio presepe. Presepi d’altronde sono allestiti in questi giorni in tutte le scuole e il più bello sarà fotografato, l’immagine verrà inviata con gli auguri a docenti e genitori".



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Ed aggiunge: "Non si deve imporre nulla a nessuno. Se qualcuno non può mangiare la carne di maiale, ad esempio, non è giusto fargliela mangiare, ma neanche eliminarla dai menù. Serve buon senso. Alle insegnanti della Cocchi chiederò di valutare bene le richieste e le sensibilità, a scuola l’argomento è in via di discussione. Rispetto però la libertà di insegnamento, saranno le maestre a decidere; ogni anno la festa può essere diversa ed è vero che la visita di Babbo Natale non è obbligatoria, non c’è in tutte le scuole: alla Cocchi, d’altronde, ricreano già l’atmosfera natalizia un albero e un presepe". Chissà come finirà...

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