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Ringrazio la maestra di mio figlio perché...

di Daniela Poggi - 10.06.2015 Scrivici

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Si è concluso un altro anno scolastico per i nostri figli. Gli insegnanti hanno un compito difficile, ma determinante per la crescita dei bambini. E' il momento di dir loro grazie!

In questo articolo

Grazie maestra perché

Si è concluso o si sta concludendo un altro anno di scuola per i nostri figli. Per quanto lo studio dei bambini sia un impegno che coinvolge un po’ tutta la famiglia, dobbiamo veramente ringraziare gli insegnanti che li hanno aiutati a crescere in questi mesi, ad acquisire nuove competenze e a maturare un loro modo di pensare.

Come genitori sappiamo molto bene che non è facile educare i bambini e possiamo solo immaginare una parte del grande lavoro che svolgono gli insegnanti. In questo preciso momento fare l’insegnante è una professione molto difficile, spesso contestata e che sembra purtroppo aver perso il rispetto che merita e che aveva una volta. Non molti anni fa nessun genitore si sarebbe mai sognato di andare a litigare con un insegnante, oggi invece i rapporti con le famiglie arrivano a essere tesi. Perché non cerchiamo di evitarlo? Iniziamo a ringraziarli di quello che fanno. Gli insegnanti hanno un compito difficile, reso ancora più complicato dal contesto attuale, ma è un compito determinante per la crescita dei nostri figli.

E’ il momento di ringraziare gli insegnanti perché:

  • Trasferiscono l’entusiasmo di imparare cercando sempre approcci nuovi
  • Consolano i nostri figli quando noi non ci siamo
  • Sono nostri alleati in mensa con i piccoli contestatori delle verdure
  • Insegnano a imparare dagli errori
  • Lavorano anche nel week-end per correggere compiti e preparare lezioni
  • Hanno più pazienza di noi a ripetere le stesse cose finché i bambini non imparano
  • Insegnano l’amicizia con l’accoglienza
  • Sono il primo esempio di un adulto che ascolta
  • Giocano con i bambini durante le loro pause
  • Insegnano a tagliare la bistecca a chi a casa non ha ancora imparato
  • Riescono sempre a portare in gita anche chi non può permetterselo
  • Comprano con i loro soldi i libri di aggiornamento
  • Piangono più dei bambini alla fine della quinta elementare
  • Sono il primo aiuto per le storie difficili di integrazione, bullismo o problemi familiari
  • Vedono futuri uomini e donne dove qualcuno vede ancora solo bambini
  • Spiegano cos’è l’emancipazione femminile anche se non è in programma
  • Insegnano a scrivere ma anche a formare la mente che scrive

  • Organizzano recite con scenografie e costumi come veri professionisti
  • Resistono con 24 bambini quando noi diamo i numeri con 2
  • Arbitrano fervide battaglie per la lotta all’unica palla
  • Offrono i loro consigli alle sfide educative dei genitori
  • Sono i nostri occhi quando cerchiamo di capire cosa non piace della scuola ai nostri figli
  • Devono difendere la necessità di un brutto voto contro genitori a volte agguerriti
  • Per quanto a molti non sembri, non hanno orario
  • Sono i custodi dei vecchi giochi da cortile
  • Perdonano grandi bugie
  • Fanno sentire grandi per piccole conquiste
  • Sono il primo volto di un sistema che viene spesso contestato
  • Fanno dell’arrangiarsi con poco una vera virtù
  • Sono tra i ricordi che i nostri figli ameranno di più

Se dovessero sorgere delle difficoltà nei rapporti con gli insegnanti, impariamo a non coinvolgere i nostri figli, ma a cercare una occasione serena per chiarirsi e poter far parte di quel quadro di serenità che ogni bambino vorrebbe ricordare per il suoi anni a scuola.

Se incontriamo qualcuno che ci deve gratitudine, subito ricordiamo il motivo. Ma quante volte incontriamo qualcuno cui siamo noi a dovere gratitudine, e non ricordiamo più nulla!

Un video di ringraziamento da parte di una mamma per una maestra...

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