Il progetto "Frutta nelle scuole" è uno dei fiori all'occhiello degli ultimi anni.
In pratica nei distributori automatici invece delle merendine industriali e degli snack ipercalorici i ragazzi delle scuole trovano bustine monoporzione di frutta già tagliata (LEGGI).
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L'obiettivo della campagna nazionale è quello di incentivare il consumo di frutta tra i bambini e gli adolescenti italiani ma non tutti sono d'accordo circa a sua reale efficacia. Anzi, per qualcuno un'iniziativa di quetso tipo sarebbe addirittura controproducente.
L'opinione controcorrente è del pediatra Italo Farnetani, secondo il quale obbligare i bambini e i ragazzi a mangiare la frutta non farebbe che allevare adulti che odieranno la frutta.
Insomma, imporre la "mela di Stato" non servirebbe a favorire il consumo della frutta e certamente non insegnerebbe ai ragazzi l'importanza di un alimento così indispensabile per la propria salute. Inoltre l'imposizione della frutta a merenda invece che una pizzetta o un panino preparato dalla mamma si configurerebbe come un'ingiusta interferenza delle istituzioni con la famiglia.
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“La chiave giusta non è imporre qualcosa ma insegnare a scegliere e coltivare il gusto. Penso a delle lezioni di frutta a scuola, con assaggi e istruzioni per preparare macedonie e altre prelibatezze salutari. Inoltre sarebbe bene, soprattutto per i più grandi, proporre snack a base di frutta nei distributori”, spiega Farnetani, che aggiunge che alcuni studi hanno dimostrato come i bambini preferiscano un cibo salato a merenda invece che uno dolce e invece di imporre uno spuntino sano sarebbe meglio educarli alla giusta alimentazione e abituarli gradualmente.
Insomma, spetterebbe ai genitori più che alla scuola insegnare ai bambini ad affinare il palato per poter fare scelte giuste a tavola (LEGGI LE RICETTE PER BAMBINI): quindi alle mamme il compito di proporre frutta di stagione e di produzione locale, e alle scuole quello di organizzare brevi lezioni sul mangiare sano.
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Frutta a scuola: il pediatra la boccia
di Redazione PianetaMamma - 02.10.2012 Scrivici
Per il pediatra Italo Farnetani costringere i ragazzi a mangiare frutta invece degli snack è sbagliato
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