Petaloso
Cosa c'è di più divertente che ascoltare i bambini piccoli nei loro primi esperimenti con la lingua? Quando iniziano a scoprire le parole ed usarle a modo loro, imitando i genitori o i fratelli e sorelle più grandi. E quante volte vi sarà capitato di sorprendervi di fronte al loro potere demiurgico? Sono un pozzo di fantasia illimitata e sconfinata e giocando con la lingua danno vita a nuove parole che rispecchiano il loro modo di vedere il mondo.
Sarebbe bello creare un vocabolario di "bambinese", online e condiviso, con i termini che i bambini inventano ogni giorno o con i diversi utilizzi, e varianti di una parola, che ogni mamma può aggiornare. Una sorta di dialetto o di nuova lingua dei piccoli da leggere ogni tanto, e perché no da cui prendere spunto e utilizzare nella lingua "dei grandi". Ed è quello che è successo in una scuola elementare di Copparo (Ferrara). La maestra Margherita Aurora ha chiesto agli alunni della 3°C di definire un fiore e un bambino, di nome Matteo, ha risposto "petaloso" perché pieno di petali. La parola non esiste, ma la maestra affascinata dal termine dolce e delicato ha chiesto all''Accademia della Crusca di valutare la parola. Il famoso istituto per la salvaguardia e lo studio della lingua italiana ha risposto con una lettera accurata e attenta :
La parola che hai inventato è ben formata e potrebbe essere usata in italiano così come sono usate parole formate nello stesso modo (ed. peloso). La tua parola è bella e chiara. Perché entri in un vocabolario, bisogna che la usino tante persone e tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola tra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a dire “Come è petaloso questo fiore”, ecco allora petaloso sarà diventata una parola dell’italiano
Il nuovo termine inventato da Matteo è piaciuto anche al web che subito si è mobilitato su Twitter e Facebook utilizzando "petaloso" in diversi contesti. C'è chi augura un "buongiono petaloso a tutti", chi dice che le margherite sono fiori petalosi, mentre i papaveri non sono molto petalosi. Valeria Crescini utilizza il termine per parlare di un dolce fatto in casa tutto #petaloso. Fantastico_68 dice
cosa c'è di meglio che svegliarsi e avere davanti a se la possibilità di vivere una giornata "petalosa"
Bravo Matteo, brava la maestra che lo ha sostenuto. La scuola fa questo: incoraggia #petaloso pic.twitter.com/v0HpQ9nPpX
— Miur Social (@MiurSocial) 24 Febbraio 2016
Vincenzo Crisante dice " Il piccolo (grande) Matteo vede #petaloso dove gli altri vedono solo petali. Anche la Lego è felice di supportare Matteo e il suo #petaloso. Altri ricordano Umberto Eco, scomparso di recente, scrivendo " il giorno dei funerali di Umberto Eco un bambino inventa "petaloso". Un saluto perfetto". E anche l'Accademia della Crusca inizia ad usarlo scrivendo " che giornata petalosa".
Di storie così ce ne vorrebbero tutti i giorni dove i protagonisti sono un bambino dolce e fantasioso, una maestra che è ancora capace di coltivare il suo "spirito bambino", apprezzare le qualità dei suoi allievi, il loro modo di vedere il mondo e stimolarli a pensare e creare. Ma è da riconoscere anche il merito dell'Accademia della Crusca che con dovizia di particolari e attenzione ha spiegato perché il termine può essere utilizzato in italiano e quando entra a far parte del nostro vocabolario.
Una storia che fa sorridere e rende sicuramente la giornata più "petalosa" :-)