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10 cose che sappiamo sul ritorno a scuola

di Francesca Capriati - 03.09.2020 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Cose che sappiamo sul ritorno a scuola: mascherina, trasporti, banchi, orari e misurazione della febbre. Tutto quello che accadrà con l'apertura delle scuole

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Cose che sappiamo sul ritorno a scuola

Abbiamo vissuto nell'incertezza per settimane e per certi versi scopriremo davvero come funzionerà il back to school soltanto il 14 settembre, il giorno fissato dal Ministero dell'Istruzione per la riapertura in quasi tutte le regioni d'Italia (alcune hanno valutato un posticipo al 24 settembre dopo le elezioni). Ma possiamo fare almeno il punto sulle 10 cose che sappiamo sul ritorno a scuola di 8,5 milioni di studenti e studentesse quest'anno così particolare, denso di emozioni, paure, aspettative dopo 3 mesi di chiusura per le vacanze estive e altrettanti a causa del lockdown sanitario.

  1. Trasporti: dopo giorni di polemiche e rimpalli è stato raggiunto un accordo che prevede che i mezzi di trasporto – come i mezzi pubblici del trasporto locale, ferroviario regionale e scuolabus – potranno essere pieni all'80%. I bus scolastici potranno viaggiare al 100% della capienza, ma se il viaggio dura non più di 15 minuti. Andrà indossata la mascherina e dove possibile mantenere la distanza interpersonale di un metro.
  2. Orari: gli orari di ingresso e di uscita andranno scaglionati e riorganizzati per turni per evitare assembramenti. Ogni scuola potrà stabilire tempi, orari e modalità di entrata e uscita in base alle proprie esigenze e avrà la possibile anche di organizzare i doppi turni.
  3. Durata delle lezioni: secondo le indicazioni del Ministero le scuole potranno ridurre la durata delle ore di lezione da 60 a 50 minuti.
  4. Didattica a distanza: la DaD potrà essere utilizzata in modo complementare e integrato nella scuola secondaria di secondo grado, mentre nelle altre scuole va garantita sempre la didattica in presenza. Laddove ci dovesse essere una nuova sospensione delle attività in presenza, causata da motivi sanitari, si ricorrerà alla Didattica a distanza per tutte le scuole.
  5. Mascherina: è uno dei temi caldi che agitano i pensieri dei genitori e degli insegnanti. Si dovrà indossare la mascherina in classe? Le linee guida dicono che "nelle situazioni in cui non sia possibile garantire il distanziamento fisico descritto, sarà necessario l'utilizzo della mascherina per gli studenti di età superiore a 6 anni". Ciò vuol dire che se in classe si riesce a mantenere la distanza di un metro tra i banchi, gli studenti potranno togliere la mascherina durante la permanenza nel banco per poi rimetterla quando stazionano in spazi comuni, in entrata e in uscita e quando vanno in bagno. Per i bambini al di sotto dei sei anni non c'è obbligo di mascherina, quindi non si terrà alla scuola dell'infanzia. Andrà indossata preferibilmente la mascherina chirurgica e la scuola fornirà quotidianamente le mascherine di tipo chirurgico a tutto il personale e agli studenti, con una fornitura di 11 milioni di dispositivi al giorno.
  6. Misurazione della febbre: la febbre va misurata a casa, ed è un atto di responsabilità da parte delle famiglie che non devono far uscire i bambini con la febbre (ma nemmeno con tosse e altri sintomi). Non si può entrare a scuola con una temperatura superiore ai 37,5 gradi.
  7. I banchi: le scuole sono chiamate a riorganizzate gli spazi al fine di garantire un distanziamento di un metro, quindi i banchi monoposto sono la soluzione migliore. Molte scuole li hanno già, altre hanno spazi abbastanza grandi da poter utilizzare i banchi già presenti, altre ancora riceveranno i banchi monoposto acquistati tramite bando europeo dal Ministero dell'Istruzione. Come spiega il Ministero "le scuole hanno potuto scegliere fra quelli tradizionali e quelli innovativi attraverso una apposita rilevazione".
  8. La mensa: la refezione scolastica viene da sempre considerata un pilastro importate dell'offerta formativa e pertanto verrà assicurata, prevedendo differenti turni tra le classi, laddove la scuola abbia dei locali adibiti alla refezione. In caso contrario il pasto potrà essere consumato in aula garantendo l'opportuna aerazione e sanificazione degli ambienti e degli arredi utilizzati prima e dopo il consumo del pasto.
  9. Come si gestisce l'emergenza Covid a scuola: ogni scuola avrà un referente Covid-10 opportunamente formato e una sala dedicata per ospitare casi sospetti. Se un alunno dovesse presentare dei sintomi il referente scolastico avvertirà immediatamente i genitori. L'alunno indosserà la mascherina e verrà ospitato in un ambiente dedicato dove si potrà misurare la temperatura. Il minore non lasciato solo ma resterà con un adulto che manterrà il distanziamento di un metro e indosserà la mascherina. I genitori, dopo aver prelevato il figlio, contatteranno il Pediatra o il Medico di base per la valutazione clinica del caso. Sarà il pediatra a richiedere tempestivamente, se lo ritiene opportuno, il test diagnostico.
  10. Cosa accade se il test è positivo: la Asl comunicherà alla scuola l'esito del tampone e partiranno una serie di azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi) dell'alunno. La conferma di avvenuta guarigione prevede l'effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l'uno dall'altro. Se entrambi i tamponi risulteranno negativi l'alunno potrà definirsi guarito, altrimenti proseguirà l'isolamento. I compagni e i docenti che sono stati a stretto contatto con l'alunno positivo verranno contattati e dovranno fare una quarantena di 14 giorni.

Le risposte del MIUR

Nella sezione Domande e Risposte del sito del Ministero dell'Istruzione troviamo tutte le informazioni utili per capire cosa accadrà e come funzionerà il ritorno a scuola e la sezione viene costantemente aggiornata in base alle ultime novità.

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