Stimolare la fantasia (LEGGI) e incoraggiare i bambini ad esplorare ed esprimere i loro sentimenti, liberandosi all'occorrenza di angosce e paure tramite la scrittura, è sicuramente tra i compiti più importanti che la scuola e la famiglia dovrebbe cercare di attuare. Ma la domanda è: c'è un limite oltre il quale è meglio non andare? Il caso del ragazzo inglese, Wesley Walker, di 14 anni, a cui è stato chiesto di scrivere una lettera di addio alla famiglia, descrivendo una malattia terminale e le ultime ore di vita, pone in luce questo interrogativo.
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«Ti scrivo questa lettera (LEGGI) per dirti addio. Grazie per avermi dato la vita, non piangere, non voglio che tu sia triste, voglio che tu ricordi i bei momenti divertenti e felici che abbiamo passato insieme». Comincia così la lettera che ha scritto il 14enne inglese alla mamma, esprimendo gli ultimi suoi desideri. E tra le righe, peraltro con molti errori, si legge anche la sua volontà di lasciare la console Xbox al padre e la richiesta a parenti ed amici di indossare al suo funerale solo colori vivaci. Immaginatevi la faccia della madre quando ha letto il messaggio del figlio impresso su un foglio giallo, che le ha consegnato prima di andare a dormire. La signora Walker di Stoke-on-Trent si è sentita mancare, e sgomenta si è subito convinta che il figlio volesse suicidarsi. La donna ha condiviso con il marito la lettera cercando un pò di sostegno, tremante e impietrita.
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La scuola si è scusata dell'accaduto, ma ha sottolineato che si trattava di un semplice
esercizio di arte espressiva
, e lo scopo era di permettere ai piccoli di
esplorare e focalizzarsi sui propri sentimenti e emozioni (LEGGI).
Inoltre secondo gli insegnanti si trattava di un tema che aiutava i ragazzi a interrogarsi sul loro legame con i propri cari, che spesso viene taciuto. Contrari o favorevoli a questo tipo di attività scolastiche, di sicuro sarebbe stato il caso di avvertire prima i genitori per evitare preoccupazioni e angosce inutili
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