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Come insegnare ai bambini a rispettare le regole a scuola
Più volte è stato ribadito che la famiglia e la scuola rappresentano le due agenzie educative più importanti per il bambino. È qui infatti che si va a rinforzare il carattere ma si vanno anche ad assimilare quei comportamenti che permettono di crescere serenamente in comunità. Stiamo parlando proprio delle regole che vengono impartite ai bambini per un corretto vivere civile e per stare insieme agli altri.
È bene precisare che con i bambini niente va imposto, non devono agire a comando, “fai questo” “fai quello” non è certamente il metodo migliore per educare.
In famiglia
Educare sempre e solo con i “NO” fornisce ai bambini un’idea del mondo in cui c’è l’ansia di mettere in atto qualcosa, come se ogni scelta risultasse sbagliata. La stessa cosa vale per i “SI”, occorre sicuramente trovare una via di mezzo, ma soprattutto è importante che i genitori abbiano la stessa linea educativa. È bene iniziare ad organizzare un piano regole già da quando i bambini sono piccoli in modo da abituarli a gestire i loro comportamenti e il rapporto con gli altri prima ancora dell’ingresso nella scuola.
In questo ci sono in aiuto numerosi libri adatti all’età del figlio che li accompagnano nel rispetto delle regole, le famose “paroline magiche” poi dovrebbero essere rispettate non solo dai piccoli, ma anche dai grandi. Chiedere sempre per favore quando si vuole una cosa, dire grazie, salutare, scusarsi sono solo alcune di queste paroline magiche che i bambini imparano a recepire e memorizzare sin da subito. Insomma, l’esempio, si sa, è da sempre il miglior insegnamento.
A scuola
Appena il bambino fa il suo ingresso nella scuola viene accolto da una serie di novità che in un primo momento lo possono destabilizzare. Nuove figure adulte a cui fare pieno affidamento, tanti piccoli coetanei con cui rapportarsi, un ambiente totalmente diverso rispetto casa sono tutte novità che se non guidate possono creare un po' di confusione nei bambini, specialmente nei primi giorni.
Un utile consiglio potrebbe essere quello di non far trovare in classe disegni o cartelloni con su scritto alcune regole da tenere in classe, ma di chiedere ai bambini qual è l’atteggiamento da tenere a scuola nei confronti non solo degli insegnanti e dei compagni, ma anche con il materiale proprio e quello altrui. Effettuare quindi una sorta di brainstorming.
Secondo quanto dichiarato da Osborn, dirigente nel settore pubblicitario, il brainsorming lo descrive come: “una tecnica di conferenza con la quale un gruppo cerca di trovare una soluzione per un problema specifico, accumulando tutte le idee spontaneamente sorte dai suoi membri”, verrebbe da dire perfettamente in linea con quanto si vuole realizzare in un contesto scolastico. Si tratta, infatti, di un’attività di gruppo molto utilizzata in cui gli alunni vengono chiamati in causa, ognuno prendendo la parola ed esponendo la propria idea. È un utile esercizio perché favorisce il rispetto dei tempi di intervento, infatti una delle regole principali da tenere a scuola è proprio rispettare i turni di parola, alzare la mano quando si vuole parlare, non intervenire se non si è chiamati. Tutto ciò permette quindi di creare delle relazioni che andranno a consolidare il gruppo-classe.
Una volta che l’insegnante ha a disposizione un numero sufficiente di idee, facendosi aiutare dai bambini, è possibile creare una sorta di decalogo delle regole. Internet offre molti spunti, ma lavorando da ormai tanti anni con i bambini posso dire che il miglior motore di ricerca sono proprio loro. Unendo la fantasia di tante piccole menti guidate da quella dell’insegnante vengono fuori sempre bellissimi lavori…collaborare insieme non è forse un’altra regola fondamentale per il vivere civile? Direi proprio di sì!
Precisiamo che è bene non soffocare di regole i bambini, restare entro la decina sarebbe meglio, anche perché se di fronte abbiamo bambini di scuola dell’infanzia o primi anni della scuola primaria da parte loro ci deve essere l’impegno a poter memorizzare e fare propria ogni singola richiesta.
Anche l’occhio vuole la sua parte: sarebbe molto stimolante accompagnare ogni regola con immagini dai colori vivaci, soprattutto per i bambini più piccoli non ancora in grado di leggere, l’elemento iconico pertanto funge da supporto.
Il gioco, inoltre, è per eccellenza il lavoro dei bambini attraverso il quale si innescano una serie di meccanismi di competizione, dimostrazione di forza, intelligenza, coraggio e ovviamente per poter fare in modo che un gioco abbia un inizio e una fine è necessario che abbia delle regole ben precise che siano condivise e rispettate da tutti. Pertanto insegnanti e genitori date pure sfogo alla vostra fantasia e creatività e giocate! Giochi di coppia, di gruppo, dai più antichi a quelli di ultima generazione poco importa purché ogni componente sia in grado di accettare quanto espresso nel regolamento.
Amici libri
In commercio libri che facciano riferimento al rispetto delle regole ne esistono veramente tanti, ne riporto alcuni da poter tenere nella biblioteca della scuola ed utilizzare al momento giusto dagli insegnanti organizzando delle attività in classe, nella palestra della scuola o in giardino, ovviamente sono libri che potrebbero trovare il loro posto anche in casa a portata di mano di mamma e papà.
- Come insegnare le regole ai bambini, A. Magnani, “il libro mostra come sia possibile ottenere il rispetto delle regole attraverso un metodo basato sull’ascolto e sul rispetto delle emozioni del bambino. Non serve la forza, né un metodo autoritario: si può guidare un bambino con decisione e affettuosamente allo stesso tempo” è quanto riportato nel libro.
- Come parlare perché i bambini ti ascoltino & come ascoltare perché ti parlino, A. Faber, E. Mazlish. Il libro unisce testo e aspetti grafici, risulta arricchito da questionari, vignette, schemi ed esempi, di facile consultazione quindi. Si fa riferimento a tutte le questioni educative della vita quotidiana: gestire la rabbia; stabilire regole ferme (e farle rispettare); trovare alternative efficaci alle punizioni; guadagnare la collaborazione attiva dei più piccoli; risolvere i conflitti familiari.
- Topo Tip. Le regole sono importanti, Valentina Mazzola, “Tip imparerà ad apprezzare qualche piccola regola che inizialmente gli sembrava noiosissima e capirà che, quando gioca con i suoi amici, la cosa più importante è divertirsi e non vincere a tutti i costi.
- Diamoci una sregolata! Storie ribelli che aiutano a capire e ad accettare i limiti, C. Bellemo, Il volume si rivolge ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria per accompagnarli a riflettere sul valore delle regole e ad accettarle con serenità e consapevolezza. Ma anche per aiutare gli adulti a utilizzarle in maniera equilibrata, non punitiva, e a tenere sempre presente il punto di vista dei piccoli.