Un milione di pasti bio serviti nell'ambito della ristorazione collettiva scolastica e un aumento del 50% delle mense green nelle scuole italiane.
Bambini che aspettano di andare a scuola per mangiare
Sono i promettenti dati presentati nell'ambito della ricerca Nomisma/Pentapolis sulla ristorazione sostenibile nelle scuole presentata in occasione dell'ultima edizione di Mens(a) Sana – Ristorazione sostenibile nelle scuole.
Attualmente sono 1200 le mense sostenibili nel nostro Paese e si trovano per lo più nelle regioni settentrionali (al Sud la quota di pasti bio cala al 5%), per un totale di 1,2 milioni di pasti bio serviti annualmente.
Bambini esclusi dalla mensa perchè i genitori non pagano
E i numeri sono interessanti anche sul fronte della sostenibilità e dell'attenzione all'ambiente: il 38% delle amministrazioni attiva procedure di rilevazione degli avanzi; il 74% delle amministrazioni richiede alla ditta appaltatrice di effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti; i menu scolastici propongono prodotti biologici (81%), a denominazione di origine protetta (67%), tipici del territorio (40%), equo-solidali (33%); il 69% delle mense scolastiche usa l’acqua del rubinetto.
Due le note negative sulle quali sarà necessario lavorare seriamente nel futuro: ogni alunno produce ogni giorno 50 grammi di rifiuti e resiste ancora in molte scuole un eccessivo utilizzo dell'usa e getta (bicchieri, piatti e posate soprattutto).
Inoltre un numero ancora molto elevato di pasti finisce nella
spazzatura
: il 10% dei pasti, pari a circa 87mila tonnellate di cibo, è in eccesso e 74mila tonnellate vengono gettate via.
Un dato sul quale riflettere, così come quello relativo ai
criteri di aggiudicazione
delle gare di appalto per la ristorazione scolastica: nel 33% delle gare per i servizi mensa poggiano solo sul criterio del prezzo.