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Vomito improvviso notturno nei bambini
Il vomito improvviso notturno nei bambini può avere origine infettiva, infiammatoria, anatomica o essere sintomo di malattie gastrointestinali. Innanzitutto bisogna sapere cos'è il vomito. Come riporta l'ospedale Bambino Gesù si tratta dell'emissione rapida dalla bocca del contenuto dello stomaco per contrazione involontaria del diaframma e dei muscoli addominali spesso preceduto da nausea, aumento della frequenza cardiaca e intensa salivazione. È differente dal rigurgito che è caratterizzato dalla risalita del contenuto dello stomaco nella bocca senza contrazione dei muscoli addominali e senza nausea ed è più frequente nel lattante.
Quali sono le cause del vomito improvviso notturno nei bambini
Il vomito improvviso notturno nei bambini può essere causato da malattie delle vie respiratorie o infezioni delle vie urinarie oppure un rallentamento della digestione dovuto a pasti serali troppo abbondanti o con troppi liquidi. Un'otite o un'influenza può provocare vomito ma anche una cena troppo abbondante può non essere digerita adeguatamente dal piccolo e quindi rimessa durante le ore notturne. Riguardo alle infezioni delle vie urinarie, il vomito potrebbe essere l'unico sintomo. Per escludere questa causa basta eseguire un esame chimico fisico delle urine. La dentizione potrebbe favorire anche delle reazioni che portano il piccolo a espellere il contenuto dello stomaco. Il vomito notturno può essere anche sintomo di epilessia focale, una patologia a esordio precoce. In ogni caso, se il bimbo ha frequenti episodi di vomito improvviso notturno il consiglio è farlo visitare dal pediatra per individuare l'origine del problema e ricevere la cura adeguata.
Quali sono le caratteristiche del vomito nei bambini
Il vomito nei bambini è molto frequente e può dipendere da numerose condizioni che variano anche con l'età. Nella maggior parte dei casi, è espressione di un'infezione virale dello stomaco (gastrite) o dello stomaco ed intestino (gastroenterite). Questo sintomo può essere:
- biliare, quando la bile viene emessa insieme al contenuto gastrico. Si riconosce dal colore (tendenzialmente giallo-verde) e dall'amarezza del contenuto. Il vomito biliare richiede sempre un'attenta e rapida valutazione da parte del medico
- Ematico, quando contiene sangue che di solito proviene dall'esofago. Anche in questo caso è necessaria una valutazione medica
- Fecaloide, quando viene emesso materiale simile a feci, di colore scuro e di odore putrefattivo
- Incoercibile, cioè quando non si interrompe, con episodi continui e con impossibilità ad assumere e trattenere liquidi;
- Ciclico, con episodi di nausea e vomito che si ripetono e che possono durare da poche ore fino a 10 giorni, intervallati da periodi di benessere
Come curare e prevenire il vomito
Per individuare la terapia più adeguata a curare il vomito nel bambino si deve, per prima cosa, identificare e trattare la causa scatenante.
Nelle forme infettive con vomito ripetuto è fondamentale prevenire un eventuale stato di disidrazione del bambino. Nelle prime ore dall'episodio non si dovrebbe far mangiare al piccolo cibi solidi, ma è preferibile fargli bere liquidi a piccoli sorsi. Per i trattamenti farmacologici antiemetici, che limitano il vomito, è necessario sempre consultare prima il pediatra. Dopo la reidratazione, per evitare ulteriori episodi di vomito, il consiglio è ofrire al bimbo piccole quantità di liquidi in maniera cadenzata nel tempo e consumare cibi non troppo caldi.
Come diagnosticare il vomito
Per individuare la causa scatenante del vomito è necessario far visitare il bambino dal pediatra che valuterà le caratteristiche, il numero di episodi, l'insorgenza ed eventuali sintomi associati. In base ai risultati della visita, il medico indicherà eventuali esami del sangue, metabolici e strumentali. Le condizioni in cui è necessario il ricovero ospedaliero sono:
- Vomito incoercibile;
- Stato di disidratazione;
- Lattanti di età inferiore a 3 mesi di vita;
- Vomito ematico;
- Sospetto di patologia chirurgica (appendicite, stenosi ipertrofica del piloro, atresia esofagea, etc);
- Infezioni sistemiche (meningite, encefalite, polmonite, infezione delle vie urinarie e sepsi);
- Sintomi neurologici associati (apatia/irritabilità, sopore, convulsioni e alterazioni del tono muscolare).
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