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Vitiligine nei bambini
Cosa fare se ci accorgiamo che il nostro bambino presenta qualche macchia più chiara sul viso o sul corpo? La risposta la può dare solo un dermatologo, ma se si trattasse di vitiligine, ecco alcune informazioni di base che possono essere utili.
Vitiligine nei bambini sintomi
La vitiligine è una alterazione cutanea di cui si stima soffra circa l’1 % della popolazione mondiale. Si presenta sotto forma di macchie più chiare sulla pelle, che di solito si concentrano intorno ad aperture come occhi e bocca, e in generale su viso, collo, mani, braccia e inguine; possono inoltre coinvolgere anche aree pilifere come ciglia e sopracciglia. Queste zone appaiono “bianche” perché appunto non pigmentate ovvero prive di melanina: i melanociti smetterebbero di produrla perché attaccati dagli anticorpi; secondo le teorie più accreditate, infatti, si tratterebbe di una malattia autoimmune.
Quando appaiono le macchie bianche, la prima cosa da fare è rivolgersi ad un dermatologo che eseguirà la diagnosi, generalmente attraverso la lampada di Wood.
Vitiligine cura
Se la malattia verrà confermata, di solito viene prescritta una terapia topica corticosteroidea - consigliata, di solito, non prima dei 2 anni di età.
Va detto che non sempre queste cure hanno effetto e spesso l’andamento della malattia appare imprevedibile e discontinuo. Le macchie possono ingrandirsi, estendersi ad altre aree del corpo, restare immutate o scomparire ripigmentandosi gradualmente dall’interno. Se il vostro bambino è in cura, non aspettatevi quindi di vedere le macchie "rimpicciolirsi", ma piuttosto di riscontrare delle piccole aree di ripigmentazione entro la macchia stessa.
In generale, le statistiche dicono che i bambini hanno mediamente più possibilità di guarire rispetto agli adulti, per i quali oggi resta la possibilità di altre terapie come le lampade UVA-UVB o il trapianto di melanociti. Insomma, attualmente ci sono diversi modi per intervenire in caso di vitiligine, sia per quanto riguarda le cure farmacologiche sia con altri metodi una volta raggiunta l’età adulta.
Va detto che chi ha pelle molto chiara può facilmente mimetizzare le macchie evitando di esporsi al sole o utilizzando una protezione totale - necessaria, peraltro, anche perché la pelle di questa zona è appunto priva di melanina. Se al vostro bambino è stata diagnosticata la vitiligine, è quindi necessario proteggerlo sempre con creme con SPF 50 o più alto, dato che anche un sole debole potrebbe provocargli scottature ed eritemi nella zona colpita.
Non si tratta di una patologia contagiosa né dannosa per la salute fisica, ma la paura di qualsiasi mamma quando al suo bambino viene diagnosticata la vitiligine è legata al risvolto psicologico: cosa succederà quando il piccolo diventerà più grande, o durante l’adolescenza? Non potrà andare al mare e prendere il sole come gli altri, verrò forse emarginato per questo suo problema? Da mamma di una bambina affetta da vitiligine, e su cui la terapia farmacologica non ha avuto effetto, vi dico la mia: per fortuna, le cure in questo senso sono in continua evoluzione e a tempo debito potranno essere i vostri figli stessi a decidere, liberamente, se accettare la loro "diversità" oppure no.
Lo sapevate che Winnie Harlow, la celebre modella nera affetta da vitiligine, ha rifiutato deliberatamente di curarsi? Non saranno delle macchie sulla pelle a definire i vostri figli come persone, e non è detto che viceversa non diventino, come spesso accade con le “imperfezioni” fisiche, elementi di fascino.
Sull’argomento è uscito un nuovo libro, KEEP CALM È' SOLO #VITILIGINE, con l’obbiettivo di dare informazioni su questa malattia e incentivare chi ne soffre a darsi un valore che vada oltre l'estetica. Vengono illustrate inoltre tutte le terapie mediche ad oggi disponibili, nonché i rimedi naturali.