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Il pediatra è obbligato a fare visite domiciliari?

di Ines Delio - 01.04.2024 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Può capitare che non si possa portare un bambino malato medico: ma quando la visita domiciliare del pediatra è obbligatoria?

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Visita domiciliare del pediatra

Il pediatra di libera scelta, detto anche pediatra di famiglia, è il medico di fiducia impegnato nella prevenzione, cura e riabilitazione dei bambini e dei ragazzi tra 0 e 14 anni. Sin dalla nascita, ogni bambino deve avere il suo pediatra per poter accedere a tutti i servizi e prestazioni garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), compresi nei Livelli essenziali di assistenza (LEA). Ma cosa succede se il bambino è malato e non si può portare dal medico? Ecco cosa sapere sulla visita domiciliare del pediatra.

Quali prestazioni effettua il pediatra

Il pediatra di famiglia assicura le seguenti prestazioni:

  • visite ambulatoriali e domiciliari a scopo preventivo, diagnostico o terapeutico
  • prescrizioni di medicinali inclusi nel prontuario terapeutico nazionale, prescrizione di prestazioni specialistiche incluse nel Nomenclatore dell'assistenza specialistica ambulatoriale
  • certificazioni obbligatorie ai fini della riammissione alla scuola dell'obbligo, agli asili nido, alla scuola materna se richiesto dalla Regione o dell'astensione dal lavoro del genitore a seguito di malattia del bambino
  • proposte di ricovero ospedaliero
  • proposte di cure termali
  • proposte di cure domiciliari alternative al ricovero
  • vaccinazioni nell'ambito di programmi vaccinali promossi ed organizzati dalla Regione e/o dalle Aziende
  • tenuta e aggiornamento di una scheda sanitaria pediatrica individuale, su supporto informatico
  • certificazione di idoneità allo svolgimento di attività sportiva non agonistica solo in ambito scolastico, a seguito di specifica richiesta dell'autorità scolastica competente

Spetta inoltre al pediatra, sempre a titolo gratuito, attivare l'assistenza domiciliare quando è ritenuto opportuno, e consultarsi con eventuali specialisti che seguono un suo paziente.

Visita domiciliare del pediatra: è obbligatoria?

Ma veniamo al dunque: la visita domiciliare del pediatra è obbligatoria? Stando a quanto prevede il Servizio Sanitario Nazionale, nel caso in cui il bambino non possa recarsi in ambulatorio, il genitore può chiedere una visita domiciliare del pediatra, il quale è tenuto a fare visite a domicilio solo se lo ritiene necessario, decidendone la fattibilità o meno a seconda delle effettive condizioni di salute del bambino. Qualora ritenuta necessaria da parte del medico, la visita deve essere eseguita di norma nel corso della stessa giornata, laddove la richiesta pervenga entro le ore dieci.

Nel caso in cui la richiesta pervenga dopo le ore dieci, la visita dovrà essere effettuata entro le ore dodici del giorno successivo. È a cura del pediatra di libera scelta la modalità organizzativa di ricezione delle richieste di visita domiciliare.

Cosa fare se il pediatra non è disponibile

Può capitare che ci sia bisogno del pediatra nei giorni e nelle fasce orarie in cui non è reperibile. Cosa fare in quel caso? Ci si può rivolgere al Servizio di Continuità Assistenziale, ossia l'ex Guardia Medica, che garantisce consulenza e aiuto in caso di necessità urgenti, o recarsi al Pronto Soccorso, nei casi più gravi. SosPediatra mette, inoltre, a disposizione degli utenti una App che permette di trovare un pediatra nella propria zona per una visita a casa in qualsiasi momento del giorno e della notte.

Bambino con la febbre: quando chiamare il pediatra

Il pediatra è sempre da consultare quando:

  • il bambino ha meno di 3 mesi e presenta febbre superiore a 38°C
  • il bambino ha tra i 3 e i 6 mesi e presenta febbre superiore a 39°C
  • la febbre dura da 48-72 ore
  • sono contemporaneamente presenti altri sintomi importanti, come torpore e sonnolenza, rigidità del collo, macchie bluastre sulla pelle tipo petecchie o ecchimosi, vomito, disidratazione

In caso di febbre e influenza, la scelta di effettuare una visita domiciliare resta a discrezione del medico. Eccezione fatta per particolari condizioni cliniche di effettiva gravità, ossia nei casi in cui i soggetti siano colpiti da malattie invalidanti, patologie oncologiche, e in tutti i casi che implichino una effettiva intrasportabilità del malato.

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