L'argomento vaccini resta un tema sempre caldo nel dibattito politico e sociale che vede schierati, da un lato, il fronte dei contrari ai vaccini, convinti che si tratti solo di un grosso business che mira al profitto e rende obbligatori vaccini per prevenire malattie che in fondo non sono così gravi, e dall'altro il fronte dei sostenitori dei vaccini, considerati uno dei più grandi progressi dell'umanità.
Vaccini, un po' di zucchero e il dolore va via
Se ne riparla in questi giorni perchè il gruppo consiliare lombardo del Movimento 5 Stelle ha presentato un decreto che mira a sospendere l'obbligatorietà dei vaccini per tutti i bambini.
Secondo i promotori di questo progetto, il livello di copertura vaccinale avrebbe raggiunto in livello tale da poter garantire la sicurezza da queste malattie e quindi da permettere la sospensione dell'obbligatorietà.
Io non vaccino mio figlio: ecco perché
Insomma, i genitori dovrebbero essere lasciati liberi di decidere se vaccinare o meno i propri figli, in base alle proprie convinzioni e al proprio grado di informazione. Inoltre sospendere l'obbligatorietà vaccinale consentirebbe un notevole risparmio per le casse del Servizio Sanitario Nazionale.
Lo stesso gruppo ha chiesto l'istituzione di un osservatorio che monitori la situazione relativa alle malattie in modo da ristabilire l'obbligatorietà nel caso in cui dovessero cambiare le condizioni.
La proposta ha suscitato l'immancabile dibattito su
"vaccini sì, vaccini no"
e
ha intervistato Fabrizio Pregliasco, noto virologo dell'Università di Milano, per sapere quali rischi potremmo correre nel caso in cui i vaccini dovessero diventare non obbligatori.
Fino ad oggi aver reso i vaccini obbligatori ha consentito di
proteggere
non solo il singolo individuo ma l'intera comunità, un modello coercitivo che però ha funzionato e ha permesso non solo di eradicare alcune pericolose malattie che da anni non si affacciano più nel nostro Paese, come la
poliomielite
, ma anche di garantire un'ampia protezione alla popolazione.
L'identikit dei genitori contrari ai vaccini
Lasciare ai cittadini la libertà di scegliere in modo consapevole e
informato
non è di per sé sbagliato, tutt'altro, prosegue l'esperto, ma di fronte all'atteggiamento così
prevenuto
nei confronti dei vaccini questa inversione di rotta rischia di farci fare un passo indietro.
Ma perchè è così importante che la
copertura vaccinale
sia mantenuta ad elevati livelli?
Perchè la quota di copertura vaccinale impedisce che un agente patogeno si diffonda nella comunità e varia a seconda della patologia (può variare dall'80% per le malattie poco contagiose al 95% per le malattie più contagiose come il morbillo): se tale quota dovesse cominciare a scendere non avremmo più la garanzia che certe malattie non si presentino più.