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Da cosa dipende la tosse forte nei bambini e come curarla

di Viola Stellati - 04.02.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
La tosse forte nei bambini è molto più comune di quanto si creda, ma a volte può essere preoccupante: perché viene e come curarla

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Tosse forte nei bambini

Quando arriva il freddo è purtroppo impossibile non dover "combattere" con i malanni stagionali. Se si tratta di figli che frequentano le scuole, poi, prima o poi tocca davvero a tutti. Uno dei disturbi più frequenti è la tosse forte nei bambini. Ma da cosa dipende e, soprattutto, cosa fare per curarla?

Perché viene la tosse forte nei bambini

La tosse forte nei bambini è solo una delle tante varianti di questa problematica. A livello generale, e come riportato dal Manuale MSD versione per pazienti, si distingue in due tipologie principali:

Entrambe possono generare una tosse forte nei bambini molto fastidiosa, ma la differenza sostanziale sta nella durata. Come spiegato sul sito dell'Ospedale Bambino Gesù, la prima passa entro tre settimane ed è causata da una continua esposizione ai microbi, in particolare nei bambini tra i 2 e i 4 anni. La seconda, invece, può protrarsi anche oltre le otto settimane e le sue cause principali possono essere l'asma bronchiale o la tosse somatica.

Meyer, Azienda Ospedaliero Universitaria, sottolinea anche che esiste un altro tipo di tosse forte nei bambini. In genere è secca, stizzosa, insistente e si ripete a ogni banale raffreddore. Episodi acuti di tosse che sono solitamente scatenati dal comune raffreddore, tanto da osservarsi più frequentemente nei bambini della materna (2-3 anni).

Quando questo succede si parla di SIRT, sindrome da ipersensibilità dei recettori della tosse, che tende però a regredire una volta passata l'età delle infezioni virali. L'ipersensibilità dei recettori della tosse, però, rimarrà per loro anche da adulti e per questo tossiranno in presenza di fumo o polvere, odori pungenti, in corso di sforzo fisico e nei casi di malattie respiratorie da raffreddamento, senza però essere asmatici o allergici.

Come curare la tosse forte nei bambini

Se si presenta una tosse forte nei bambini al di sotto dei 6 mesi di età, è essenziale rivolgersi immediatamente al pediatra.

I motivi sono molto semplici: i lattanti sono più a rischio di complicanze, per cui devono essere visitati tempestivamente dal medico di famiglia, al quale spetta la diagnosi e la prescrizione della terapia e degli esami, quando necessari.

Un'altra situazione in cui è importante intervenire il prima possibile è quando si sospetta la presenza di un asma bronchiale, soprattutto nei casi di bambini con storie di allergia alle spalle. Intervenendo immediatamente, si evita che questa progredisca verso il broncospasmo.

È necessario rivolgersi al medico anche quando, oltre alla tosse forte nei bambini, si presentano particolarmente abbattuti, con difficoltà respiratoria o febbre, rifiuto di mangiare e bere, e se ci si accorge che bagnano meno pannolini del solito.

Necessaria una valutazione pediatrica anche nei casi di tosse cronica e quando i bambini hanno una tosse grassa che dura più di 4 settimane.

A livello generale, invece, se gli episodi di tosse non vanno ad intaccare la vita quotidiana e scompaiono dopo 3 o 4 giorni, non è necessario ricorrere al pediatra.

Da non dimenticare, infine, è quel tipo di tosse che compare all'improvviso e in modo vigoroso. Se dovesse succedere, sappiate che la causa scatenante potrebbe essere l'inalazione di un corpo estraneo. Quando accade i bambini non vanno toccati, ma incoraggiati a tossire ancora con ancora più forza per assecondare il riflesso di espulsione del corpo. Tuttavia, in queste situazioni è fondamentale avvisare subito il sistema sanitario di emergenza attraverso il numero 112.

In conclusione, per capire il trattamento adeguato per la tosse forte nei bambini è fondamentale comprenderne le cause scatenanti. Per alleviare i sintomi, però, si possono utilizzare metodi casalinghi come i suffumigi (ad esempio con un vaporizzatore o in una doccia calda) e aumentare il consumo di liquidi. Anche se è bene sapere che le prove scientifiche dell'efficacia di questi metodi sulle condizioni del bambino sono attualmente poche.



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