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La tosse cronica nei bambini
Tosse persistente, che tormenta i bambini sin dai primi mesi di vita. Arriva nei periodi freddi, ma a volte anche in estate e dura tre, quattro settimane e oltre. Può presentarsi insieme alla febbre o da sola e, dopo giorni e giorni di aerosol, stare ancora lì, imperterrita ad angustiare i nostri bambini.
Siamo di fronte alla cosiddetta tosse cronica. Ma cosa può provocarla? Tanti sono, in realtà, i fattori che possono generare una tosse permanente. Ma come deve intervenire un genitore e quando è il caso di preoccuparsi?
In questa guida abbiamo racchiuso i generali fattori che possono scaturire la cosiddetta tosse cronica nei bambini.
Infezione delle vie respiratorie
La principale causa della tosse cronica è il raffreddore e qualsiasi altra infezione delle vie respiratorie. Nulla di particolarmente preoccupante ma che va, comunque, tenuto sott'occhio e che, talvolta, necessita l'assunzione di antibiotici o comunque farmaci specifici.
I bambini, soprattutto al di sotto dei 6 anni, lo sappiamo bene, sono soggetti spesso a raffreddore e influenza. Stando a contatto con i coetanei, avendo le difese immunitarie non ancora molto sviluppate, tendono ad essere più cagionevoli. E una delle conseguenze del raffreddore e dell'influenza è proprio la tosse cronica.
In questi casi, solitamente, la tosse cronica arriva accompagnata da qualche linea di febbre, da muco e congestione nasale. Può accadere, a volte, che il continuo tossire, inneschi il vomito e dia - a lungo andare - una certa inappetenza. E' fondamentale, dunque, idratare l'organismo dei piccoli di casa, con acqua e altre bevande fredde e calde, come tè e tisane. Sono consigliati anche i ghiaccioli che, il più delle volte, i bambini assumono volentieri.
Consultando il pediatra, che indicherà la terapia migliore, è comunque importante tenere sempre il naso pulito, attraverso lavaggi nasali ed eliminare l'umidità negli ambienti della casa, attraverso un umidificatore.
Il miele, inoltre, assoluto o disciolto in latte e tisane, addolcisce e può essere un aiuto contro la tosse cronica.
Allergia
Se la tosse persistente è accompagnata da muco, prurito al naso e agli occhi, se si presenta puntualmente in un preciso periodo dell'anno, è quasi certo che si tratti di una reazione allergica.
Anche l'allergia, infatti, può generare la tosse stizzosa, petulante, continua di cui parlavamo prima. A provocarla potrebbe essere il polline, le muffe, determinate erbe, gli acari. Se non si conosce a cosa il bambino è allergico, dopo aver consultato il pediatra, sarebbe preferibile sottoporl alle prove allergiche (se è nell'età di poterlo fare).
Il trattamento della tosse cronica, in questo caso, avviene attraverso antistaminici o spray nasali a base di cortisone o antistaminico.
Asma
La tosse cronica potrebbe essere anche una conseguenza dell'asma e, in questo caso, è bene intervenire prontamente. L'asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, caratterizzata dall'ostruzione dell'albero bronchiale.
Oltre a provocare la contrazione dei bronchi che si riempiono di liquidi, producendo muco e riducendo la libera circolazione dell'aria, l'asma genera la tosse persistente, appunto. Per riconoscere che si tratta di una tosse scatenata da asma, bisogna monitorare alcuni sintomi nel bambino, come respiro sibilante, mancanza di respiro, dolore al petto, infezioni ricorrenti all'orecchio e consultare il medico.
Sinusite
Anche la sinusite è tra le comuni cause di tosse cronica nei bambini. Per comprendere che proprio questo è il motivo del continuo tossire dei nostri piccoli, ci sono alcuni sintomi da monitorare, come il muco al naso di colore verde, la scarsa energia, il gonfiore degli occhi, con comparsa di occhiaie, l'alitosi. I bambini possono inoltre lamentare debolezza, mal di testa e inappetenza.
In questi casi è bene consultare il medico il quale, se lo riterrà opportuno, prescriverà un antibiotico o uno spray nasale per alleviare i sintomi della sinusite riducendo la tosse, fino alla sua scomparsa.
La pertosse è una delle più pericolose cause della tosse cronica nei bambini. Si tratta di una malattia batterica delle vie aeree e dei polmoni che si manifesta con naso che cola, starnuti e tosse inconfondibile. Il soggetto colpito da pertosse può ripetutamente tossire con conseguente vomito, mancanza di aria e colorito della pelle che diventa blu.
La tosse cronica, accompagnata da raffreddore e stati influenzali, dunque, va tenuta sempre sotto controllo. Nel caso si tratti di pertosse, il pediatra prescriverà immediatamente gli antibiotici.
Soprattutto nei bambini più piccoli la pertosse può essere molto pericolosa, non a caso nel corso della crescita i bambini vengono vaccinati (il vaccino della pertosse rientra nel cosiddetto esavalente).
Reflusso gastroesofageo
Anche questa può essere una possibilità: la tosse cronica potrebbe essere generata dal reflusso gastroesofageo del bambino.
I bambini potrebbero lamentare bruciore di stomaco, potrebbero avere problemi di digestione, soprattutto se sdraiati subito dopo i pasti e tossire ripetutamente, con dolore a petto e gola. Cosa fare? Provate a tenere i bambini almeno 30 minuti in posizione verticale dopo la poppata o non fateli sdraiare subito se sono più grandi.
Per chi è svezzato o già svolge un alimentazione completa, meglio eliminare alcuni alimenti quali agrumi, cioccolato, pomodori e tutti quei cibi che possono essere irritanti.
Il fastidio con queste semplici accortezze potrebbe già migliorare, ma sempre meglio avvertire il pediatra e chiedere il suo parere.
Come aiutare un bambino con tosse cronica
Avrete capito che le cause scatenanti la tosse cronica possono essere differenti. Che si tratti di un raffreddore mal curato che ha lasciato strascichi influenzali, che sia allergia, asma, reflusso e nella peggiore delle ipotesi pertosse, è importante sapere che la tosse cronica non è mai da sottovalutare.
Se il vostro piccolo è assillato da giorni, settimane, da questa fastidiosa tosse, consultate il pediatra.
Ponetegli i vostri dubbi e, soprattutto, richiedete una visita del bambino. Dopodiché, se necessario, sarà il medico ad indicarvi una terapia o una visita da uno specialista.
Covid e tosse cronica: come distinguerli
In questo momento storico, il primo raffreddore, i primi colpi di tosse, qualche linea di febbre, fanno inevitabilmente pensare al Covid. Ma è possibile distinguere una tosse cronica, provocata dai fattori sopra elencati, dai sintomi del Coronavirus?
Non è semplice, bisogna dirlo, soprattutto ora che i bambini sono rientrati a scuola e sono quotidianamente in contatto con i coetanei. Lo sarà ancora meno con l'arrivo del freddo e della prima ondata influenzale. In generale, però, basandosi sulla sintomatologia sopra descritta si possono fare alcune distinzioni importanti.
Se, ad esempio, la tosse si presenta sempre dopo aver mangiato, senza altri particolari sintomi, senza febbre o raffreddore, è facile intuire che si tratti di reflusso e non di Covid. Lo stesso possiamo dire per i soggetti allergici: la tosse cronica da allergia, infatti, si accosta a prurito di naso e occhi, gonfiore di questi ultimi e, soprattutto, torna puntuale in precisi periodi dell'anno, dunque non è riconducibile al Covid.
Qualora, però, la tosse cronica arrivi insieme a raffreddore, febbre, problemi respiratori, anche importanti, deve accendersi un campanello d'allarme: sì, i sintomi sono simili a quelli del Covid e, dunque, è bene approfondire chiedendo il parere del medico di base.