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Riconoscere precocemente l'autismo è fondamentale per permettere ai bambini di accedere a terapie specifiche e migliorare le prospettive di vita. La diagnosi precoce permette, infatti, di accorciare il periodo complesso e stressante che molte famiglie vivono prima di ottenere una diagnosi definitiva. La ricerca ha compiuto passi significativi nello studio dei segni iniziali dell'autismo, grazie a progetti innovativi e tecnologie avanzate, capaci di individuare i primi sintomi in modo sempre più preciso. E il test M-CHAT è uno degli strumenti più utilizzati dagli specialisti per intercettare i primi segnali che possono indicare una sindrome dello spettro autistico nei bambini molto piccoli.
Cos'è il test M-CHAT e come funziona?
Acronimo di Modified Checklist for Autism in Toddlers, il test M-CHAT è uno strumento semplice e rapido per identificare segnali di autismo nei bambini molto piccoli, generalmente tra i 16 e i 30 mesi di età.
Viene utilizzato dai genitori con il supporto di uno specialista - ma anche dal pediatra di base durante un controllo di routine - e mira a individuare eventuali ritardi o peculiarità nello sviluppo sociale e comunicativo, segnalando la necessità di ulteriori approfondimenti.
Ideato negli anni 2000 e successivamente adattato, il test consiste in un questionario dove troviamo una serie di domande specifiche sulle abitudini, le interazioni e le risposte del bambino rispetto a stimoli sociali e comunicativi.
Quando si effettua il Test M-CHAT?
In molti casi la diagnosi di una sindrome dello spettro autistico non arriva prima dei 3 anni. In genere ad accorgersi che qualcosa non va sono le maestre della materna e da lì poi ha inizio un iter difficile e complesso per i genitori. Ma i primi segnali di una forma di autismo sono spesso già presenti ed evidenti ancora prima. Per questo il test M-CHAT è raccomandato tra i 18 e i 24 mesi, quando i bambini iniziano a sviluppare competenze sociali e comunicative più definite.
Quali sono le domande dell’M-CHAT?
Il test M-CHAT si compone di 23 domande pensate per analizzare specifici comportamenti e risposte del bambino in situazioni quotidiane. Sono finalizzate ad evidenziare particolari comportamenti che possono rientrare nello spettro autistico, come la mancanza di interesse per le interazioni sociali, l'indifferenza a richiami sonori o la difficoltà nell'imitare i gesti degli altri. Sono disponibili sul sito ufficiale M-Chat Screen in diverse lingue compreso l'italiano e possono essere stampate in formato pdf.
Bisogna rispondere al questionario descrivendo il comportamento abituale del bambino. Se un comportamento si verifica solo raramente (ad esempio, solo una o due volte), bisogna rispondere come se non si manifestasse.
- Si diverte a essere dondolato o a saltare sulle ginocchia?
- Mostra interesse verso altri bambini?
- Gli piace arrampicarsi, ad esempio sulle scale?
- Gioca a "cu-cù" o nascondino?
- Fa mai giochi di finzione, come fingere di parlare al telefono?
- Usa mai l'indicare col dito indice per chiedere qualcosa?
- Usa mai l'indicare col dito indice per segnalare interesse in qualcosa?
- Gioca in modo appropriato con piccoli giocattoli senza metterli in bocca?
- Vi porta mai oggetti per mostrarvi qualcosa?
- Vi guarda negli occhi per più di un secondo o due?
- Sembra mai ipersensibile ai rumori (ad es. si tappa le orecchie)?
- Sorride in risposta alla vostra faccia o al vostro sorriso?
- Imita? (Ad esempio se fate una faccia cerca di imitarla?)
- Risponde al suo nome quando lo chiamate?
- Se indicate con il dito indice un giocattolo dalla parte opposta della stanza, vostro figlio lo guarda?
- Cammina?
- Guarda le cose che voi state guardando?
- Fa movimenti insoliti con le dita vicino alla faccia?
- Cerca di attirare la vostra attenzione su una sua attività?
- Vi siete mai chiesti se vostro figlio potesse essere sordo?
- Vostro figlio capisce ciò che dicono le persone?
- Qualche volta fissa lo sguardo nel vuoto o girovaga senza scopo?
- Quando vostro figlio è di fronte a qualcosa di non familiare, vi guarda in faccia per controllare quale è la vostra reazione?
Come interpretare i risultati?
L'interpretazione dei risultati dell'M-CHAT si basa su un punteggio cumulativo: una somma di punti che indica se il bambino mostra segni di rischio per l'autismo.
- Punteggio 0-2: rischio basso. Si consiglia di ripetere lo screening a 24 mesi o dopo 3 mesi.
- Punteggio 3-7: rischio moderato. È necessario un approfondimento tramite un consulto con uno specialista.
- Punteggio 8-20: rischio elevato. Si raccomanda di inviare il bambino a uno specialista per una valutazione diagnostica più approfondita.
Al termine del test, ogni risposta ci restituisce un'indicazione sull'eventuale presenza di segnali d'allarme. In genere, se le risposte indicano almeno due o tre segnali di rischio, il test suggerisce di approfondire con una visita specialistica. Non si tratta di una diagnosi, ma di un'indicazione della necessità di ulteriori accertamenti.
- Da tener presente: per la maggior parte delle domande, SÌ è una risposta tipica e NO è una risposta a rischio. Tuttavia, alle domande 2, 5 e 12 viene assegnato un punteggio inverso, il che significa che NO è una risposta tipica e SÌ è una risposta a rischio. Per facilitare il punteggio, è disponibile un programma di punteggio Microsoft Excel che si può scaricare da questo link.
Come riconoscere i primi sintomi di autismo?
L'autismo può manifestarsi con segni molto diversi tra loro, ma alcuni sintomi sono più comuni nei primi anni di vita e possono essere valutati coem dei campanelli d'allarme. Ecco quelli da non sottovalutare:
- Difficoltà nel linguaggio: assenza o ritardo nell'uso delle parole, difficoltà a rispondere ai richiami.
- Mancanza di interesse per le interazioni sociali: il bambino evita il contatto visivo, sembra non interessarsi agli altri e preferisce giocare da solo.
- Giochi ripetitivi: predisposizione a ripetere sempre gli stessi giochi o movimenti, come allineare oggetti in fila senza scopo apparente.
- Difficoltà nella comunicazione non verbale: assenza di gesti come indicare, salutare o fare ciao con la mano, che sono abituali nei bambini.
- Reazioni particolari agli stimoli sensoriali: reazioni insolite a suoni, luci, odori, o consistenze particolari.
Fonti
- Ospedale Bambino Gesù
- The Modified Checklist for Autism in Toddlers: A Follow-up Study Investigating the Early Detection of Autism Spectrum Disorders
- M-CHAT™ - Diana L. Robins, Ph.D
- Early Identification of Autism Spectrum Disorder: Recommendations for Practice and Research
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