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Succhi di frutta ai bambini, sì o no?

di Monica Balducci - 08.06.2018 Scrivici

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Fonte: iStock
I succhi di frutta ai bambini? La dietista ci spiega quando dare questa bevanda ai bambini e come scegliere un succo di frutta che non sia nocivo per la salute

In questo articolo

Succhi di frutta ai bambini

I succhi di frutta sono da tempo una delle bevande più consumate anche nell’infanzia, ma è corretto darli ai bambini? Quando possono berli e quale è meglio scegliere? In questo articolo troverete le risposte a tutte queste domande!

I succhi di frutta cosa contengono?

Come suggerisce il nome, i succhi di frutta sono delle bevande ricavate dalla spremitura di diversi tipi di frutta alla quale possono essere addizionate diverse altre sostanze, infatti le bevande che contengono solo e unicamente frutta sono poche e sono quelle comunemente definite “succo 100% frutta”. Per esserne sicuri basta leggere la lista degli ingredienti e verificarlo. Molte altre bevande invece hanno un contenuto di frutta nettamente inferiore, ma con abilità sfruttano queste percentuali per farle sembrare elevatissime.

Possiamo per esempio trovare bevande che indicano “con il 70% di frutta”, ma avere il 70% di frutta significa soprattutto avere un 30% di sostanze che non lo sono! Nella migliore delle ipotesi si tratta solamente di acqua, che oltre a diminuire l’apporto calorico della bevanda è spesso necessaria per rendere fluidi alcuni tipi di frutta. In molti casi però troviamo anche degli zuccheri, che possono essere segnalati tra gli ingredienti non solo come “zucchero”, ma anche come sciroppo di glucosio-fruttosio o succo e concentrato di uva. Ci sono bevande che contengono addirittura del latte e poi additivi come coloranti e conservanti che per fortuna al giorno d’oggi sono sempre meno presenti.

Quando dare il succo di frutta ai bambini 

Il succo di frutta è una bevanda che non va assolutamente demonizzata, così come tanti altri alimenti, anche se di certo non può essere definito un prodotto sano. Innanzitutto devo essere consapevole del fatto che non è una bevanda salutare, quindi non posso darla al mio bambino con lo scopo di dargli qualcosa che gli faccia bene (es “non mangia la frutta, per lo meno ne beve un po’”), ma di certo può essere usata sporadicamente in occasioni di merende o

feste, dato che sicuramente è un’alternativa migliore alle tante bevande dolci in commercio.

I succhi di frutta non vanno consumati quotidianamente, ma il bambino va abituato sin da subito a bere solo ed esclusivamente acqua, specialmente durante i pasti. La cosa più importante è di non introdurre mai i succhi di frutta, così come altre bevande dolci o lo zucchero come tale, prima dell’anno di età. È bene infatti che il bambino venga svezzato con alimenti freschi e che impari ad apprezzarne il sapore vero, senza che venga alterato dall’aggiunta di zucchero o sale. Consumare cibi e bevande dolci durante la prima infanzia non solo sarebbe dannoso per la salute del bambino, ma lo abituerebbe al sapore eccessivamente dolce di questi prodotti e gli farebbe rifiutare alimenti più amari come le verdure. Il consiglio è dunque quello di non introdurli fino almeno ai 3 anni.

Come scegliere un succo di frutta che non faccia male 

Come abbiamo detto il succo di frutta non deve essere visto come un alimento salutare, che fa bene, ma possiamo comunque trovarne alcuni che non facciano male, anche se questo dipende in larga misura dal consumo che ne viene fatto. Gli apporti di calorie e nutrienti di un succo di frutta possono variare notevolmente in base a ciò che contengono. A livello calorico un succo 100% frutta contiene circa 100Kcal a bicchiere (circa il 6% delle calorie che un bambino dovrebbe assumere nell’arco della giornata), succhi più leggeri che contengono molta acqua possono apportare anche solo 50 Kcal per bicchiere, ma si può arrivare anche alle 140 Kcal a porzione.

Ciò che è più problematico è l’apporto di zuccheri, che sono sempre presenti in queste bevande anche se riportano la scritta “senza zuccheri aggiunti”; questa dicitura infatti indica che non sono stati addizionati ulteriormente zuccheri oltre a quelli naturalmente presenti nella frutta.

Facciamo attenzione, perché il fatto che siano naturali e che provengano dalla frutta non li rende sani e sicuri, ma sono dannosi tanto quanto il saccarosio. Un succo 100% frutta contiene all’incirca 24g di zuccheri a bicchiere, ossia l’equivalente di 5 cucchiaini. In base alle percentuali di acqua e all’aggiunta di ulteriori zuccheri, possiamo trovare valori che oscillano tra i 10 e i 30g di zuccheri per ogni bicchiere di bevanda.

Succhi di frutta sostituti della frutta fresca?

Altro concetto molto importante è che un succo di frutta non può mai essere considerato un’alternativa al frutto fresco, nemmeno nel caso dei succhi 100% frutta. Un frutto fresco, possibilmente biologico e a km 0 è un alimento molto valido, nonostante gli zuccheri che contiene, anche perché l’assorbimento di questi ultimi è rallentato dalla compresenza di fibra solubile, che è invece quasi completamente assente nei succhi. La frutta inoltre, se coltivata in maniera ottimale, è un concentrato di vitamine e minerali, la cui presenza non è invece assicurata all’interno di queste bevande, sia perché non sappiamo da dove provengono e come vengono coltivati i frutti che contengono, sia perché le vitamine tendono a degradarsi molto facilmente quando vengono manipolate. A volte i succhi di frutta vengono addizionati di vitamine, ma che la loro efficacia sia uguale a quelle naturali non è ancora stato dimostrato.

Quando possono far male i succhi di frutta 

Se consideriamo le indicazioni dei LARN (Livelli di assunzione raccomandata di nutrienti) per la prima infanzia, le quantità di zuccheri semplici sicure per un bambino sono molto basse e vengono totalmente coperte dallo zucchero presente nelle due porzioni di frutta e in quella di latte che dovrebbero consumare quotidianamente. Non resta quindi molto spazio per altri alimenti dolci, ma se l’alimentazione del bambino è complessivamente corretta, come abbiamo detto, un succo di frutta ogni tanto può essere bevuto con tranquillità.

Quando invece andrebbero evitati? Dato il contenuto calorico e di zuccheri, queste bevande sono fortemente sconsigliate in bambini in sovrappeso (che ricordiamo essere più del 21% dei bambini italiani), specialmente se si tratta di obesità gravi complicate dalla presenza di diabete o malattie epatiche.

Un abuso di fruttosio infatti aumenta di una volta e mezzo il rischio di sviluppare malattie epatiche gravi, come rivela uno studio effettuato dai ricercatori dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.

Succo di frutta fatto in casa 

Preparare un succo di frutta fatto in casa ci permette non solo di utilizzare materie prime di origine nota e sicura, ma anche di non aggiungervi zuccheri e altri additivi. È sempre bene preparare i succhi con frutta fresca di stagione, aggiungendovi magari anche qualche verdura (come sedano o carota), in modo da ridurre l’impatto calorico della bevanda senza alterarne il sapore. Frullatore, centrifuga o estrattore? Il frullatore ha l’enorme beneficio di mantenere più fibre dalla frutta, ed è ottimo se si vogliono creare dei frullati più densi usando frutti come la banana o l’avocado. L’estrattore a freddo è decisamente meglio della centrifuga perché mantiene un po’ più fibre, ma soprattutto non degrada completamente le vitamine ed è ottimo per bevande più liquide. Possiamo dunque alternare estratti e frullati oppure creare dei gustosi mix, aggiungendo anche degli agrumi spremuti, l’importante è consumarli in breve tempo, poiché le vitamine presenti si degradano molto velocemente.

I migliori succhi di frutta in commercio 

Quando sono al supermercato e scelgo un succo di frutta è molto importante non farsi abbindolare da una bella confezione o uno slogan convincente, ma leggere attentamente le etichette e confrontare più prodotti tra loro. È bene scegliere un succo che non contenga zuccheri aggiunti, ma che possibilmente sia diluito con acqua per renderlo un po’ più leggero. I succhi 100% frutta come abbiamo detto sono sicuramente un buon prodotto, ma sono anche molto calorici, poiché molto concentrati. Cerchiamo laddove possibile di scegliere bevande ottenute da frutti di origine italiana e da agricoltura biologica che non contengano additivi conservanti.

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