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Quando il bambino respira con la bocca invece che con il naso

di Dott ssa Teresa De Monte - 05.08.2016 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Quali sono gli effetti se il bambino respira con la bocca invece che con il naso? La pediatra ci parla delle patologie e disfunzioni causate da una cattiva respirazione

In questo articolo

Se il bambino respira con la bocca

Il naso è forse l’organo più usato del corpo, è continuamente a diretto contatto col nostro ambiente esterno e con le sue potenziali tossine e molecole irritanti che deve filtrare: polveri, pollini, agenti inquinanti che non vediamo eppure respiriamo continuamente; fronteggia correnti d’aria troppo secche, calde o fredde per il nostro corpo, deve calibrarsi al clima dell’ambiente in cui viviamo, adattarsi ai diversi cambiamenti meteorologici che possono risultare in raffreddori e influenze.

Il bambino deve respirare con il naso, la respirazione orale con la bocca è l’effetto più evidente di una sindrome da disadattamento psico-neuro-endocrino-immunitario. Ciò vuol dire che il bambino che manifesta il problema della respirazione ha adattato tutto il suo sistema corporeo agli stimoli provenienti dall'ambiente esterno, ma essendo l’ambiente esterno patologico, ossia non riconoscibile dall’organismo in base alla sua evoluzione, proprio il processo di adattamento provoca nel corpo stesso la comparsa di disfunzioni a livello mentale (psico), nervoso (neuro), ormonale (endocrino) e immunitario; tali disfunzioni creano le condizioni per la comparsa di sintomi e segni caratteristici e riconoscibili, ovvero sindrome. Quindi la responsabilità non è del corpo che giustamente si adatta all’ambiente artificiale, ma dell’ambiente e degli stimoli artificiali che esso impartisce al corpo stesso, e che il corpo non riconosce in base alle sue “abitudini”, ma cui è costretto ad adattarsi per sopravvivere comunque.

Respirare a bocca aperta, cause

Gli stimoli artificiali maggiormente responsabili dell’insorgenza della respirazione con la bocca che il nostro stile di vita impartisce ai nostri bambini o sindrome da disadattamento psico-neuro- endocrino-immunitario, sono:

  • le tensioni emotive e i farmaci sintetici (compresi alcolici, fumo, e altri agenti "nervini") utilizzati dalle mamme (ma anche dai papà) prima e durante la gravidanza;
  • l'allattamento al seno inferiore ai due anni;
  • l’abitudine a cibi molli, cotti e artificiali sin dal primo anno di età;
  • l’uso abituale di farmaci sintetici (antibiotici, vaccini ecc) sin dal primo anno di età, in un momento di immaturità immunitaria;
  • la vicinanza continua a campi elettromagnetici artificiali (elettrodomestici, computers, telefonini, elettrodotti ecc.) sin dalla gravidanza;
  • l’uso abituale di strumenti in grado di deviare e alterare la normale evoluzione della coordinazione dei muscoli della faccia e della respirazione (ciuccio, biberon);
  • l’assenza abituale dei genitori per lavoro e la mancanza di contatto epidermico tra bambini e genitori, con conseguente origine di sensi di inadeguatezza e di fragilità dell'io nel bambino;
  • la riduzione eccessiva o addirittura l’assenza di contatto con gli stimoli fisici naturali (raggi solari, vento, terra ecc.), sia perché i bambini vengono vestiti troppo e con indumenti sintetici, sia perché nelle grandi città scarseggiano prati dove giocare e aria pulita da respirare, sia perché le mamme hanno il timore che i bimbi si raffreddino o si sporchino;
  • la riduzione eccessiva fino quasi all’assenza di movimento e di sport nel bambino moderno;
  • la riduzione della qualità vitale dell’aria e dell’acqua nelle grandi città.

Come esistono cause esterne che compromettono la funzionalità nasale, così esistono cause interne altrettanto importanti che destabilizzano la salute di seni paranasali e polmoni.

Tra queste la causa interna più importante è la dieta moderna, con cibi che causano la formazione di mucosità: es. formaggi e derivati del latte, pane e derivati, dolci, grassi e cibi fritti di tutti i tipi. Cibi troppo untuosi, troppo dolci o troppo salati aumentano la produzione di muco e, in particolare, quasi tutti i cibi spazzatura, i cibi da fast food, che ingeriti in eccesso producono un’eccessiva quantità di muco. Anche un’errata combinazione di cibi produce muco: ad esempio troppi dolci al termine di un pasto a base di proteine. Molte delle bevande che assumiamo producono muco; tra queste le peggiori sono quelle classificate come soft drinks, cole, aranciate, succhi di frutta artificiali e tutte quelle bevande contenenti come primi ingredienti acqua e zucchero, ma anche il latte, i succhi di frutta consumati durante i pasti principali, l’acqua troppo fredda o le bevande ghiacciate producono muco. Il corpo produce muco maggiormente di notte rispetto al giorno; per questo assumere cibi e bevande che aumentano la produzione di muco a cena o prima di andare a dormire, è la cosa migliore che si possa fare se ci si vuole risvegliare al mattino col naso tappato, spossati, la lingua impaniata, …

Il muco si accumula maggiormente nella testa, che già di per sé ne produce per proteggere il naso e i seni paranasali e per filtrare l’aria che respiriamo. Un eccesso di muco nella testa può bloccare i seni e compromettere i nostri meccanismi respiratori tanto quanto gli inquinanti esterni; la vita sedentaria contribuisce alla raccolta di muco già predisposta da fattori dietetici e ambientali; una circolazione sanguigna insufficiente per scarso esercizio fisico impedisce il drenaggio e l’espulsione delle mucosità.

Ad aggravare quanto sopra, diverse persone hanno setti nasali deviati, allergie e altri problemi di salute che possono ridurre ulteriormente la capacità delle nostre narici e la loro abilità di svolgere bene il loro lavoro.

Rimedi

Alla luce di quanto sopra, assume senso la pulizia quotidiana mattutina delle cavità nasali mediante Neti Lota o Neti Pot, una tazza particolare riempita di acqua e sale, specie se si manifestano al risveglio sintomi di accumulo di mucosità come fiacca, lentezza a riprendere il ritmo, difficoltà a respirare col naso, patina biancastra sulla lingua, difficoltà a respirare con una narice sola quando l’altra viene tappata da un dito. Grandi e piccini seppur occasionalmente possono soffrire di congestione, secchezza nasale, cefalea che possono essere trattati efficacemente con la pulizia delle cavità nasali, tra l’altro utilissima terapia accessoria di raffreddore, influenza, asma e malattie polmonari. La pulizia dei seni paranasali, attraverso Neti Lota, favorisce l’espulsione delle mucosità da tutto il corpo, perché inizia il processo di espulsione attraverso la ripresa della circolazione di aria e di energia nei sistemi nervoso e circolatorio, che a loro volta condizionano positivamente la digestione e gli altri sistemi del corpo.

Bambini che non respirano col naso

I bambini che non respirano col naso, ma con la bocca, i respiratori orali, sono riconoscibili dalla particolare predisposizione a certe malattie dell’infanzia. Nello specifico: se un bambino per una volta all’anno è affetto da una di queste patologie, non significa necessariamente che è un respiratore orale; se invece durante l’anno viene colpito abitualmente da una o più di queste patologie, allora con buona probabilità respira con la bocca quando è sveglio, quando dorme o giorno e notte. Se infatti l’aria non passa dalla parte giusta, ossia dal naso, le mucose e le stazioni linfatiche del tratto respiratorio superiore si ingolfano di tossine e di liquidi edematosi, cosicché i loro normali meccanismi immunitari vanno in deficit, rendendo più facile l’insorgenza delle malattie caratteristiche.

Bambino che respira male

Ecco l’identikit del respiratore orale in età pediatrica:

Il bambino non riesce a respirare col naso; passa buona parte del tempo, o sempre, stando a bocca aperta e se richiamato poco dopo riapre la bocca senza accorgersene; per questo motivo

  • tende a crescere “con la faccia allungata”
  • trascorre i mesi invernali, o tutto l’anno, con raffreddori, otiti, tonsilliti, adenoiditi, asma, allergie, intolleranze alimentari
  • può manifestare enuresi notturna
  • il ciuccio può innescare un’abitudine muscolare viziata, che genera schemi muscolari automatici disfunzionali nella suzione, deglutizione, respirazione, postura dei muscoli cervico – dorsali che permangono anche una volta smesso il ciuccio
  • può manifestare mal d’auto
  • può soffrire di stitichezza e/o coliti
  • può avere difficoltà di apprendimento scolastico, con calo dell’attenzione o difficoltà di memorizzazione; può essere iperattivo o viceversa
  • tende a russare dormendo, il bambino che russa manifesta questi fastidi:

Bambino che respira male di notte

  1. può bagnare il cuscino di saliva;
  2. può svegliarsi con la bocca secca e con l’alito cattivo;
  3. può essere afflitto da mal di testa, soprattutto la mattina;
  4. va in apnea e magari si sveglia di soprassalto con fame d’aria;
  5. può sudare parecchio mentre dorme;
  6. fa fatica ad alzarsi, anche se ha dormito tanto;
  7. può tendere all’obesità;
  8. può essere irritabile o aggressivo, ed avere problemi comportamentali;
  9. può addormentarsi o sognare ad occhi aperti a casa o a scuola;
  10. ha tonsille ingrandite e frequenti infezioni delle alte vie respiratorie;
  11. può fare pipì a letto;

La disfunzione respiratoria in particolare, alterando la dinamica posturale della muscolatura della testa e del collo, modella le ossa del cranio e della colonna vertebrale, e tramite le catene muscolari, arriva e determinare addirittura la postura dei piedi. L’effetto più comune è la disfunzione precoce dell’apparato digerente e dell’apparato respiratorio, mediata principalmente da stati ansiosi e abitudini muscolari viziate a livello della muscolatura mimica, periorale, linguale, cervicale e diaframmatica indotte dai suddetti stimoli artificiali disfunzionali.

Sulle ossa della bocca deformate dalla muscolatura disfunzionale spuntano i denti necessariamente storti perché non trovano sufficiente spazio; le altre ossa del cranio e della colonna vertebrale risultano deformate in maniera proporzionale ( qui finalmente appare chiaro il collegamento funzionale tra la respirazione orale e le malocclusioni = denti storti). Riassumendo: gli organi della respirazione e della digestione, così alterati, modellano le ossa tramite l’azione muscolare, che è anche essa alterata.

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