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Quinta malattia nei bambini: sintomi, contagio e rimedi

di Redazione PianetaMamma - 14.03.2024 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Quinta malattia nei bambini: quali sono i sintomi, quanto dura, quanto è contagiosa. Come si manifesta nei bambini, nei neonati e negli adulti

In questo articolo

Quinta malattia

La quinta malattia è nota anche come megaloeritema epidemico da eritrovirus (o semplicemente eritema infettivo), il Parvovirus P19. Il suo nome, quinta, deriva dal fatto che è stata descritta in medicina come quinta malattia esantematica. Ricordiamo che la prima a essere scoperta è il morbillo nel 1553, la seconda la scarlattina nel 1564, la terza la rosolia nel 1740, la quarta la scarlattinetta nel 1894, la quinta il megaloeritema epidemico nel 1905, la sesta l'esantema subitum nel 1910. Ma quali sono i sintomi della quinta malattia nei bambini e negli adulti?

Incubazione e contagio

È una malattia esantematica del bambino, poco frequente nell'adulto. L'incubazione della malattia varia da 7 a 21 giorni, durante i quali non si hanno manifestazioni cutanee. Caratteristica della malattia è che dà una immunità permanente, pertanto le recidive sono pressochè assenti.

Quinta malattia: sintomi

Quali sono i sintomi della quinta malattia? La comparsa di esordio della malattia è una reazione esantematica che al viso assume un aspetto singolare come di guance schiaffeggiate, mentre sulla restante parte del corpo si manifesta come eruzione maculo papulosa con un aspetto a reticolato. Caratteristica importante è che la manifestazione non dà prurito, ma la sua comparsa può accompagnarsi a malessere, cefalea, febbricola non più di 38°C, astenia, rinorrea, linfonodi ingrossati e palpabili, dolori articolari. A volte la manifestazione può interessare anche il cavo orale con un enantema caratteristico.

Quinta malattia, immagini

La quinta malattia è contagiosa?

Sì: il parvovirus B19 è comune e molto contagioso. La diffusione primaria avviene principalmente tramite le goccioline respiratorie rilasciate dalla bocca e dal naso.

Quinta malattia: quanto dura

Il quadro in età pediatrica tende a risolversi in pochi giorni, solitamente 7-10 giorni e senza alcuna sequela, ma in alcuni casi può perdurare a lungo, come è in caso di persone adulte, nei soggetti con anemia, negli immunodepressi.

Quinta malattia nei bambini

La quinta malattia si presenta in qualsiasi fascia di età, ma è decisamente frequente in età pediatrica nella fascia 3-12 anni, con segni caratteristici, tant'è che sulla cute si osservano tre fasi:

  • Prima fase: l'esantema inizia al viso col classico aspetto "a guance schiaffeggiate" (slapped- cheek). L'eritema, rosso vivo, appare improvvisamente alle guance con risparmio della piega nasolabiale, della base e del dorso del naso, della regione periorale e periorbitale, della fronte e del mento. Assomiglia all'eritema solare. Scompare nel giro di 2-4 giorni;
  • Seconda Fase: tra 1 e 4 giorni dalla comparsa dell'eruzione cutanea sul viso, si manifesta un'eruzione non pruriginosa che si estende sul dorso del braccio, sulla regione postero-laterale dell'avambraccio e sulla parte posteriore della mano, e poi anche sulla regione antero-laterale delle cosce e sui glutei, evitando i gomiti, le pieghe di flessione, il dorso e il torace. Le lesioni sono di tipo maculo-papuloso, singole o confluenti, con margini di colore rosso intenso e un centro rosa pallido leggermente bluastro.
  • Terza fase: questa fase può estendersi da 3 giorni fino a 3 settimane, caratterizzata da un susseguirsi di periodi di miglioramento e recidive che possono verificarsi se il bambino non si riposa a sufficienza, se è esposto alla luce solare, se fa il bagno in acqua calda, se piange.

Quinta malattia negli adulti

Quando è un adulto a contrarre il parvovirus B19, la malattia si presenta in modo diverso rispetto alla classica eruzione cutanea.

Si manifesta, spesso, con una poliartrite periferica, caratterizzata da dolore articolare simmetrico alle articolazioni delle mani, dei polsi, delle ginocchia e delle caviglie. Questo dolore articolare tende ad aumentare nel corso della giornata e colpisce prevalentemente le donne.

Quinta malattia in gravidanza

La malattia pur non influendo sullo sviluppo del feto, può comunque dare un rischio di aborto che va dal 3% al 9% nelle prime venti settimane di gestazione e scende allo 0,5% dopo la ventiduesima settimana.

Il 60% delle donne in età fertile sviluppa degli articorpi contro la quinta malattia e può essere che molte gravide l'abbiano avuta senza accorgersene perché la malattia può decorrere senza che si manifesti alcun sintomo.

Quinta malattia, rimedi

Cosa fare in caso di quinta malattia? La malattia si risolve spontaneamente in 1-2 settimane. Trattandosi di una malattia virale la terapia è solo di supporto (idratazione ed eventuale paracetamolo). Come spietato sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità, l'esantema "tende a svanire nel giro di due settimane ma, in alcuni casi, può ricomparire e scomparire più volte, anche per mesi, dopo che l'infezione si è risolta. Ciò avviene soprattutto in seguito a stress o all'esposizione al sole o ad alte temperature".

Domande e risposte

Quali sono i sintomi della quinta malattia?

L'insorgenza della malattia si presenta con un rash facciale insolito, simile a guance schiaffeggiate, e sul resto del corpo si manifesta come un'eruzione a reticolo. Non causa prurito, ma può provocare malessere, cefalea, febbricola (meno di 38°C), stanchezza, rinorrea, linfonodi gonfi e dolori articolari. Talvolta coinvolge anche il cavo orale con un enantema distintivo.

Quanto tempo dura la 5 malattia?

In genere si risolve spontaneamente in una decina di giorni.

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