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Quando si può parlare di bambini iperattivi

di Isabella Ricci - 22.03.2016 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Quali sono i sintomi dell'iperattività e come capire se il bambino è iperattivo

In questo articolo

Come capire se il bambino è iperattivo

Quando si parla di iperattività o di ipercinesia infantile in psicopatologia non si fa semplicemente riferimento ad un aspetto di vivacità caratteriale, ma a un disturbo neurobiologico a carico della corteccia pre-frontale e dei nuclei della base, una serie di strutture sottocorticali coinvolte nel controllo del movimento. Ma come capire se il bambino è iperattivo?

La sindrome dell’ADHD, Attention Deficit/Hyperactivity Disorder, Disturbo dell’attenzione e dell’iperattività, è considerata un problema neuropsichiatrico che riguarda maggiormente soggetti maschi in età scolare. Nelle femmine il disturbo tende a manifestarsi maggiormente sotto l’aspetto di difficoltà attentive, mentre nei maschi assume più spesso le caratteristiche di comportamento dirompente con o senza le suddette difficoltà.

Prima di allarmarsi di fronte alla vivacità di un bambino, che va sempre misurata anche in rapporto alla tolleranza di chi si occupa di lui, è opportuno sollevare una riflessione a monte sul concetto di attenzione: è scorretto sostenere che questi bambini hanno una mancanza di attenzione, ma sarebbe più adeguato considerare il fatto che la loro attenzione è diretta altrove. Bisognerebbe pertanto cercare di comprendere il motivo sottostante questo tipo di fenomeno.

Bambino iperattivo sintomi

Se un bambino non riesce a concentrarsi su un compito non è detto che sia affetto da un disturbo neuropsichiatrico. Può per esempio dare importanza ad altri stimoli ambientali per lui rilevanti o sentirsi in uno stato emotivo che non gli consente di mantenere l’attenzione su un compito. Inoltre ad orientare la valutazione di un comportamento sono importanti una serie di fattori, come la durata specifica del comportamento in esame, la frequenza ed il numero di contesti entro i quali il fenomeno si manifesta. Ad esempio sarà molto diverso se il comportamento dirompente o la disattenzione di un bambino è presente solo a casa, ma non a scuola, o solo a scuola, ma non a casa, rispetto ad un comportamento che investe allo stesso modo tutti i contesti di riferimento.

Bambino iperattivo cosa fare

Un altro aspetto è che in genere la diagnosi di questo tipo di disturbo viene emessa solo dopo i sette anni, poichè è in occasione dell’inserimento scolastico che i problemi comportamentali e relativi al cosiddetto deficit attentivo diventano più salienti, oltre ad essere più complesso lo sviluppo delle strutture cerebrali coinvolte in questo tipo di disturbo. In realtà è difficile che improvvisamente un bambino tranquillo diventi un bambino ipercinetico, a meno che non ci troviamo in presenza di una reazione acuta da stress, dovuta ad esempio ad un trauma. I bambini cosiddetti ipercinetici, cioè in presenza di una base neurobiologica del disturbo, manifestano segni di irrequietezza e di difficoltà di regolazione dell’arousal fin dai primi mesi di vita.

Sono cioè dei neonati e poi dei bambini che hanno delle caratteristiche temperamentali “difficili”, che possono presentare disturbi del sonno, della regolazione dell’appetito, che piangono facilmente. Diversamente, in assenza di situazioni che possano aver determinato un’improvvisa sregolazione di ritmi ed abilità acquisite certe manifestazioni comportamentali vanno esaminate all’interno degli specifici contesti entro i quali si manifestano. Ad esempio l’iperattività può essere una strategia che il bambino mette in atto per ricevere l’attenzione dei genitori, e può manifestarsi esclusivamente in loro presenza.

E’ quindi necessario avere un quadro completo della situazione prima di ricorrere alla medicalizzazione di situazioni che possono essere trattate anche senza il ricorso alla psicofarmacologia

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