Perché viene il singhiozzo
Il singhiozzo del bambino e nel neonato è molto comune e di norma non è un problema, ma perché viene il singhiozzo, quali sono i rimedi efficaci e quando preoccuparsi se il singhiozzo non passa oppure è troppo frequente?
In questo articolo
Cos'è il singhiozzo?
Il singhiozzo è causato da una contrazione involontaria del diaframma, il muscolo che separa la cavità toracica dagli organi dell'addome, con la conseguente chiusura della glottide laringea. E' molto frequente già nel feto (non è raro avvertire nitidamente dei piccoli sussulti nel pancione durante la gravidanza quando il feto ha il singhiozzo) ed è altresì comune nel primo anno di vita del neonato.
Addirittura uno studio ha suggerito che il singhiozzo potrebbe essere importante per lo sviluppo del cervello e la respirazione del bambino. Il singhiozzo nei neonati è probabilmente un altro strumento di sviluppo e uno dei primi che si sviluppano nell'utero.
Perché viene il singhiozzo ai neonati?
Il singhiozzo è molto probabilmente causato dall'irritazione del diaframma, il muscolo alla base dei polmoni. Il diaframma inizia ad avere degli spasmi involontari e ciò fa sì che si verifichi una brusca chiusura della glottide, la valvola che separa l'apparato respiratorio da quello digerente, producendo quel caratteristico suono "hic", tipico del singhiozzo.
Le cause del singhiozzo sono ancora oggi poco chiare. Alcuni esperti ritengono che sia provocato da un aumento di gas nello stomaco: ad esempio se il neonato mangia troppo voracemente o non si attacca bene al seno, ingurgitando, insieme al latte, anche l'aria, questo fenomeno può causare l'espansione dello stomaco e lo sfregamento contro il diaframma, generando il singhiozzo.
Secondo alcuni pediatri il singhiozzo è finalizzato a far sì che l'aria in eccesso penetrata nello stomaco venga espulsa per lasciare spazio al latte.
Secondo alcuni studi la causa del singhiozzo risiede nell'irritazione del nervo frenico che parte dal cervello e arriva in diverse parti del corpo.
I fattori scatenanti del singhiozzo sono:
- pianto con conseguente ingestione di aria nello stomaco;
- poppate o pasti troppo veloci;
- ingestione di alimenti troppo caldi o troppo freddi;
Quando preoccuparsi?
Se nella maggior parte dei casi il singhiozzo è innocuo e quasi fisiologico nei neonati, in altri casi può essere legato al reflusso gastroesofageo che spinge gli acidi dello stomaco a risalire verso l'esofago irritando il diaframma.
In caso di reflusso, però, il singhiozzo non sarà l'unico sintomo: per diagnosticare un reflusso gastroesofageo il pediatra valuterà anche altri sintomi come:
- tosse,
- rigurgito,
- irritabilità,
- la tipica posizione del bambino che inarca la schiena.
Il pediatra va contattato anche se il singhiozzo si ripete per 48 ore.
Come prevenire il singhiozzo
Come abbiamo detto il singhiozzo è fisiologico e molto comune nei bambini soprattutto nel primo anno di vita e non deve essere motivo di preoccupazione a meno che non sia continuo e ripetuto (in quel caso è sempre bene contattare il pediatra per valutare l'eventuale presenza di reflusso o altri disturbi).
Ma si può prevenire il singhiozzo nei bambini? Ecco alcuni consigli pratici:
- attaccare il bambino e nutrirlo prima che sia troppo affamato, per evitare che mangi troppo voracemente e rapidamente;
- nutrire il bambino frequentemente con piccoli pasti o poppate più ravvicinate;
- tenere il bambino in posizione eretta per circa mezz'ora dopo mangiato;
- attaccare correttamente il bambino al biberon o al capezzolo per impedire all'aria di penetrare e arrivare allo stomaco.