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Otite ricorrente: no al ciuccio e al biberon

di Redazione PianetaMamma - 28.01.2013 Scrivici

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Molti bambini fanno i conti con l'otite. Quali sono i fattori di rischio e come prevenire il mal d'orecchio?

Con questo freddo molti bambini fanno i conti con il mal d'orecchio.
Le otiti ricorrenti sono un problema per gran parte dei piccoli con meno di tre anni e il nido o l'asilo, il freddo e altri fattori di rischio aumentano le probabilità di otite ricorrente (LEGGI)


LEGGI ANCHE: ANTIBIOTICI, COME SI USANO CORRETTAMENTE


Ma si può prevenire l'otite
?
I pediatri che nei giorni scorsi si sono riuniti in occasione del congresso della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica precisano che esistono alcuni fattori di rischio ben noti, come la frequenza a scuola, ma ci sono anche altri elementi che possono essere eliminati per ridurre il rischio di otite.
Qualche esempio? L'esposizione al fumo passivo, ciuccio e il biberon.
I bambini che usano abitualmente il ciuccio (LEGGI) hanno un rischio di otite superiore del 30%, mentre l'allattamento al seno per i primi tre mesi di vita riduce il rischio del 13%, che può salire anche al 50% se si allatta per sei mesi.
E ancora, la vaccinazione antinfluenzale (LEGGI) sembra avere un effetto protettivo e insegnare ai bambini a lavarsi le mani con regolarità, anche e soprattutto a scuola, riduce del 30% il numero di casi di otite media.
Non frequentare il nido, infine, può evitare un caso di otite ogni cinque.


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Ma come curare efficacemente l'otite?
Gli antibiotici (LEGGI) sono la soluzione più efficace e utilizzata e in genere i sintomi scompaiono dopo 48-72 ore dall'inizio della terapia. Tuttavia è importante avviare la terapia più adeguata al tipo di batterio presente. Se non si sceglie la molecola giusta c'è il rischio che i sintomi scompaiano, ma poi l'infiammazione si ripresenti dopo poco tempo. E' l'otite ricorrente, quando le otiti si ripresentano continuamente, anche tre o più volte nel giro di pochi mesi.



Inoltre spesso il mal d'orecchi passa spontaneamente, ma ciò non vuol dire che la malattia sia guarita. L'infezione batterica rimane anche per settimane, pur non danno sintomi all'inizio e provocando una ricaduta nel giro di poche settimane.
Per questo è importante trattare l'otite con gli antibiotici giusti (una prescrizione antibiotica su quattro riguarda proprio le otiti nei bambini) e seguire con grande precisione le indicazioni del pediatra in materia di dosaggio e durata della terapia.
Ricordate: mai sospendere la terapia antibiotica prima del tempo, solo perchè il bambino sta meglio.

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