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Otite estiva
I colpi d'aria, gli sbalzi di temperatura per l'aria condizionata di casa, macchina, aereo, del bar della spiaggia, ma soprattutto i lunghi bagni nell'acqua non pulita del mare o della piscina espongono l'orecchio dei più piccoli, organo molto delicato e complesso, al rischio di contrarre disturbi che possono rovinare le vacanze a tutta la famiglia. Il primato assoluto degli inconvenienti estivi più frequenti spetta all'otite estiva, infatti i dati di uno studio affermano che oltre il 75% di tutti i bambini incorre in almeno un'otite media entro i primi tre anni di vita e il 50 % dei bambini circa che sviluppano otite, ripeterà l'infezione tre o più volte nell'arco dei tre anni.
L'otite è una patologia fastidiosa e dolorosa per i bambini, il cui pianto disperato e la cui sofferenza mandano in tilt tutta la famiglia che, in vacanza, lontano dal pediatra di fiducia, non sa come calmarli.
Come prevenire l'otite in estate
- L'acqua del mare, del lago o della piscina non è sempre pulita. È meglio che i neonati facciano il bagno dentro un canottino riempito con acqua dolce riscaldata al sole
- Con i più grandi, se sono soggetti alle otiti, prima di fare il bagno mettiamo loro i tappi auricolari, e asciughiamo bene le orecchie quando escono dall'acqua, cercando di far uscire l'acqua entrata
- Evitiamo di instillare gocce auricolari nell'orecchio del bambino con l'otite. Servono a poco e diventano pericolose quando il timpano è perforato
- Il nasino del bambino va tenuto sempre pulito facendo regolarmente i lavaggi nasali con soluzione fisiologica
- Sul fronte alimentare si dovrebbe ridurre latte e latticini perché favoriscono la produzione di muco.
Le cause dell'otite estiva
L'acqua delle piscine, per mantenersi cristallina e salubre, deve subire dei processi di filtrazione e disinfezione. Il più comune mezzo di disinfezione dell'acqua è il cloro.
È esperienza comune che entrando in una piscina al coperto siamo investiti da un forte odore di candeggina, cioè di ipoclorito di sodio, dovuta all'evaporazione di sostanze denominate cloramine. Il cloro è un potente agente chimico che ha un'azione battericida e corrosiva. Infatti nelle piscine tutti gli oggetti metallici vanno incontro ad una rapida corrosione e gli indumenti sbiancano rapidamente. Il dosaggio del cloro è costantemente monitorato da parte del personale addetto: la quantità necessaria per ottenere un'acqua pulita varia infatti in base a diversi parametri, i più importanti dei quali sono: temperatura dell'acqua, numero di bagnanti.
È quindi ovvio che nelle piscine per bambini la dose di cloro venga tenuta molto alta perché l'acqua è più calda e perché solitamente ci sono molti bambini. Il cloro evapora creando un gas che si respira nelle piscine al chiuso, inoltre l'acqua clorata entrando nelle narici e nelle orecchie causa un'azione irritante a carico delle mucose, che è tanto più intensa quanto più protratto è il contatto.
I principali fastidi causati dai bagni in piscina
- rinite acuta
- sinusite acuta e cronica
- adenoidite
- otite esterna acuta
Nel caso della patologia auricolare l'azione chimica del cloro è aggravata dal maceramento della cute del condotto provocata dall'acqua che ristagna dopo i bagni. Ovviamente il quadro è diverso nel caso in cui la piscina venga igienizzata con i moderni impianti a sale o ad ozono. Si chiamano tecnicamente otiti esterne fungine, comunemente dette otiti del nuotatore, e sono caratterizzate da forti dolori all'orecchio, talvolta ad entrambi, sensazione di ovattamento e sordità. A differenza delle otiti medie non sono provocate da un batterio, ma da un'infezione della cute che riveste il condotto uditivo esterno e la membrana timpanica dovuta, il più delle volte, a elevata umidità, a bagni prolungati, uso improprio dei cotton fioc, contaminazioni batteriche delle aree balneari, clima caldo e umido, eccessiva sudorazione, formazione di funghi nelle piscine.
Come evitare l'otite estiva nei bambini
Sono, quindi, molto diffuse, soprattutto nei bambini, durante i mesi estivi quando i piccoli trascorrono in acqua la maggior parte del loro tempo tra tuffi, immersioni, giochi senza fine sott'acqua. Poiché non ci sono bimbi naturalmente predisposti a questo tipo di disturbo, per evitare che il piccolo ne sia colpito e soffra (le otite fungine, infatti, possono essere molto dolorose) è bene prendere alcune precauzioni in modo tale da evitare il problema e diminuire la percentuale di rischio
- evitare che il bambino trascorra in acqua troppo tempo, asciugandogli delicatamente le orecchie con un asciugamano quando esce dal mare o dalla piscina;
- non utilizzare sapone, shampoo o bagnoschiuma per la pulizia delle orecchie;
- porre molta attenzione nell'uso dei bastoncini durante la pulizia per evitare che la rimozione del cerume dal condotto uditivo possa provocare lesioni alla cute che si trasformerebbero in una possibile via di accesso per infezioni e batteri;
- in caso di accumulo di cerume con conseguente formazioni di tappi rivolgiamoci all'otorino che provvederà a rimuoverlo senza provocare danni alla membrana e al condotto uditivo;
- in casi estremi, mettere nell'orecchio del bambino, ogni volta prima del bagno, qualche goccia di soluzione acidificante per prevenire l'alterazione del pH;
Cosa fare se il bambino ha l'otite in estate
Nel caso in cui l'otite sia diventata cronica è necessario impedire assolutamente al bambino di fare il bagno o almeno di mettere la testa sott'acqua, per evitare che la perforazione della membrana possa scatenare dolori o disturbi.
Prima di rivolgervi al pediatra o all'otorino proviamo a praticare periodicamente sul piccolo un massaggio in modo da favorire il drenaggio delle secrezioni e impedire così all'acqua di ristagnare nel condotto uditivo.
Per fare questo passiamo il dito dietro l'orecchio del bambino e scendiamo sino alla parte posteriore della mandibola.
Spingiamo e rilasciamo delicatamente la pelle che c'è davanti all'apertura ed, alla fine, appoggiamo il palmo della mano sull'orecchio e ruotiamo delicatamente a favorire la fuoriuscita della secrezione e dell'acqua. Inoltre, per facilitare il drenaggio, teniamo il bambino con la testa inclinata di 30 gradi per alcuni minuti.