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Come convincere un bambino a portare gli occhiali
Siete andati a fare la visita dall'oculista e avete scoperto che il bambino deve portare gli occhiali da vista. Ma lui è reticente, teme di essere preso in giro dai compagni, vive questo cambiamento con un certo disagio e preoccupazione. Come convincere un bambino a portare gli occhiali? Ecco qualche consiglio per i genitori.
Negli ultimi anni si è assistito ad un incremento di utilizzo di occhiali per bambini. A differenza di qualche anno fa, ora i bambini vengono sottoposti a controlli oculistici molto prima dell'età scolare. L'età ideale per le prime visite è intorno ai tre anni.
Questo permette nel caso in cui vengano riscontrate anomalie di intervenire molto prima, in un periodo in cui l'occhio del bimbo non è ancora del tutto formato ed è di conseguenza molto più malleabile, rendendo la correzione più semplice ed efficace.
Questo periodo termina intorno ai cinque-sei anni, momento che coincide proprio con l'inizio della scuola elementare. Le ASL stesse cominciano ora a promuovere visite gratuite nelle scuole materne in modo tale che i genitori possano assistere e correggere lo sviluppo visivo del figlio.
Negli anni passati i controlli della vista si svolgevano nel momento in cui il bambino iniziava la scuola elementare (a volte nella scuola stessa) ma la correzione diventava più laboriosa e più lunga proprio perchè l'occhio si era già ben formato. Solamente i bambini nelle cui famiglie di origine si registravano patologie a carico del sistema visivo venivano sottoposti a visite oculistiche.
Come far accettare gli occhiali
Una volta accertato che il bambino ha bisogno degli occhialini da vista, inizia la dura battaglia per farglieli portare. L'uso degli occhiali da vista infatti può diventare un problema per in nostri bimbi che non sempre accettano di buon grado di indossare, anche per un periodo limitato, questo dispositivo.
Possiamo però utilizzare dei piccoli accorgimenti per rendere meno fastidioso il loro uso.
Esistono in commercio occhiali di tutti i tipi studiati appositamente per il viso e gli occhi dei più piccoli. Un buon ottico sarà di certo in grado di consigliarvi l'occhiale giusto in base al tipo di difetto da correggere e alla forma di occhi e viso del vostro bambino.
Acquistati gli occhiali è indispensabile che il bimbo li porti. E qui spesso inizia l'odissea per mamma e papà. Per fortuna la difficoltà è solo iniziale. Col passare dei giorni il bambino si accorgerà di vedere meglio e li terrà senza fare storie. Bisognerà però avere molta pazienza. Il bimbo fino a quel momento ha avuto una visione del tutto diversa e per lui è quella la maniera corretta di vedere e non quella attuale data dagli occhiali.
- Ai bambini più grandicelli sarà possibile spiegare che il modo in cui vedono ora è quello giusto e che questo porterà loro dei benefici.
- Più difficoltoso sarà coi bimbi più piccoli. In nostro aiuto però troviamo in commercio delle catenelle morbide e colorate in cui infilare le aste degli occhiali e che andranno poi fissate dietro la testolina. In questo modo il bimbo sentirà l'occhialino più fermo e dopo un po' smetterà di viverlo come un corpo estraneo sul viso.
Altra soluzione da attuare è sul versante ludico. Facciamo diventare il dispositivo un bel gioco! Un gioco magico che permette al bambino di sconfiggere gli incantesimi dei maghi cattivi che non gli permettono di vedere bene.
Coinvolgiamo poi nostro figlio nella cura degli occhiali, facciamolo sentire responsabile di quella cosa solo sua. Insegniamo ai bambini a riporli con cura nell'astuccio, a lavarli per bene e tenerli puliti perché quella è la sua bacchetta magica per vedere bene il mondo.
Parallelamente agli occhiali da vista troviamo gli occhiali da sole per bambini, indispensabili per proteggere un occhio in formazione non solo per chi ha problemi di vista.
Assolutamente banditi quelli che si trovano al mercato, sulle bancarelle e comunque con lenti non certificate. Questo tipo di lenti possono dare seri problemi agli occhi formati di un adulto, quindi si può solo immaginare i danni che possono portare ad un occhio in sviluppo. Anche qui affidiamoci alla competenza di un buon ottico.
a cura di Laura Del Checco