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"La meningite va fermata!", l'appello di Amelia Vitiello

di Monica De Chirico - 14.03.2014 Scrivici

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Dopo la morte di meningite del ragazzo di 18 anni a Sesto San Giovanni, Amelia Vitiello, presidente del Comitato Nazionale contro la Meningite ha scritto una lettera di cordoglio indirizzata ai genitori e familiari della vittima ed ha lanciato un appello

Dopo la morte di meningite del ragazzo di 18 anni a Sesto San Giovanni, Amelia Vitiello, presidente del Comitato Nazionale contro la Meningite ha scritto una lettera di cordoglio indirizzata ai genitori e familiari della vittima ed ha lanciato un appello.


Bambino di 3 anni muore per meningite fulminante


Sono Amelia Vitiello, presidente del Comitato Nazionale contro la Meningite, ma anzitutto e soprattutto mamma di Alessia, scomparsa nel 2007, all’età di 18 mesi, a causa di una meningite meningococcica fulminante, proprio come vostro figlio. Da mamma e presidente dell’associazione che in Italia rappresenta i diritti delle persone colpite dalla meningite, mi sento doppiamente coinvolta e vicina, e avverto l’urgenza di lanciare a tutti un appello: la meningite va fermata ed è fondamentale, per i singoli e la comunità, utilizzare gli strumenti preventivi che sono a nostra disposizione per contrastarla e debellarla.

Unitamente alla diagnosi precoce, la prevenzione e, dunque, la vaccinazione rappresenta l’arma più efficace con cui combattere la meningite e finalmente oggi anche l’Italia dispone del vaccino ad ampia copertura indicato contro il meningococco di tipo B, il ceppo del batterio che ha colpito il vostro ragazzo e la mia bambina, il più letale ed aggressivo e anche l’unico per il quale non si disponeva ancora di una vaccinazione specifica. Si tratta di uno strumento sicuro ed altamente tollerabile; uno strumento di salute e di vita; lo strumento che mancava per rendere davvero possibile l’eradicazione della malattia. Ora che è a disposizione di tutti noi, è nostro dovere, verso noi stessi, i nostri figli e l’intera comunità, cogliere questa opportunità e fare quanto possibile per contrastare l’infezione ed assicurare alle generazioni a venire un futuro “libero dalla meningite”.


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Ciò che è accaduto a voi, a me e a coloro che, con me, hanno fondato il Comitato - genitori di vittime della meningite o persone direttamente colpite – accade con sempre maggiore frequenza in tutta Italia, dove ogni anno oltre 1000 persone contraggono la meningite e circa una persona ogni due giorni è colpita da meningite meningococcica. Inoltre, le forme più aggressive di meningite colpiscono soprattutto i bambini sotto l’anno di vita e i ragazzi, dunque è ancora più importante che i soggetti maggiormente a rischio, il cui futuro è sotto la nostra responsabilità e dipende dalle nostre scelte, possano beneficiare delle vaccinazioni – ripeto – altamente sicure e tollerabili sin dalla prima infanzia.

Per questo, ci battiamo per promuovere la corretta informazione ed una sempre maggiore consapevolezza e perché le istituzioni si impegnino per completare l'offerta vaccinale affinché le Regioni agiscano sinergicamente ed implementino sul territorio strategie efficaci volte a garantire equità nella prevenzione, parità di accesso alle prestazioni vaccinali ed una copertura omogenea della popolazione sull’intero territorio nazionale. Ribadiamo il nostro impegno e la piena disponibilità alle istituzioni, chiediamo ai mezzi di informazione di farsi “cassa di risonanza” per la nostra azione e garantiamo a voi, genitori di Sesto, e a tutte le famiglie colpite dalla malattia supporto concreto per quanto possiate necessitare.
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Il prossimo 24 aprile ricorrerà la Giornata Mondiale contro la Meningite, in occasione della quale ripartirà la Campagna nazionale “Contro la meningite P.U.O.I. fare la differenza”, promossa dal Comitato Nazionale contro la meningite e patrocinata dalle società scientifiche e federazioni FIMP, SItI, SIMEUP, SIPPS, Assonidi, SIP. Che la Giornata Mondiale contro la Meningite sia un’ulteriore occasione per accendere i riflettori sulla patologia, favorire una sempre maggiore “cultura” della prevenzione e della vaccinazione, lottare affinché nessuno più vi muoia o ne rimanga danneggiato, nessun genitore conosca mai più questo dolore e si possa finalmente esultare: “Zero casi di meningite!”

Fonte Credits| Comitato Nazionale Contro La Meningite

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