Durante l'estate, si sa, i malanni calano drasticamente, tuttavia virus e batteri non vanno in vacanza e con loro la stagione calda può mettere a dura prova il sistema immunitario. In questo periodo infatti, è bene fare attenzione agli sbalzi tra il fresco degli ambienti climatizzati e il caldo dell'esterno. Insieme al sudore, possono favorire le faringiti. Ma vediamo le malattie più comuni in estate.
In questo articolo
- Malanni estivi: la febbre
- Malanni estivi: l'otite
- Malanni estivi: colpo di calore
- Malanni estivi: l'eritema solare
Malanni estivi: la febbre
È importante prestare attenzione agli sbalzi climatici tra gli ambienti chiusi rinfrescati con condizionatori e il caldo umido dell'esterno. Gli sbalzi violenti e il sudore, possono favorire le faringiti su base virale. Si caratterizza per un fastidio acuto tra naso e gola, difficoltà alla deglutizione, secrezione catarrale più o meno densa. Può portare febbre con associato ingrossamento dei linfonodi del collo.
La faringite si cura utilizzando farmaci anti infiammatori, e ricorrendo alla terapia antibiotica solo in caso di persistenza dei sintomi per sovrapposizione batterica. In ogni caso, è opportuno prevenirla, evitando l'esposizione a repentini sbalzi climatici.
Anche forme intestinali che danno diarrea e infezioni cutanee come piodermiti e impetigine, caratteristiche proprio del periodo estivo, possono accompagnarsi a febbre.
Una condizione tipica del periodo estivo è anche la cosiddetta "febbre da caldo". Da non confondere con il colpo di calore, è una normale reazione dell'organismo al fatto che i bambini molto piccoli non sanno ancora termoregolare alla perfezione.
Cosa fare
- Misurare la temperatura con un termometro adeguato: al momento le linee guida consigliano di usare solo il termometro digitale in sede ascellare;
- Tenere fresco il bambino, cioè non coprirlo e tenerlo in un ambiente fresco;
- Farlo bere;
- Usare l'antipiretico solo in caso di malessere generale (e non solo perché la temperatura è alta);
- Come antipiretico, usare solo il paracetamolo oppure l'ibuprofene (e non altri farmaci), chiedendo il dosaggio corretto da utilizzare al proprio pediatra. Anche se oggi i foglietti illustrativi di questi farmaci riportano i dosaggi in maniera corretta (dipendono dal peso del bambino) è sempre meglio avere la supervisione del medico.
Febbre e Covid
Quest'anno fra le cause di febbre dovremo tenere presente quella dovuta a infezione da Sars-CoV-2. "Al momento tutta la letteratura scientifica è unanime nel dire che i bambini vengono colpiti in una percentuale molto bassa (tra il 2 ed il 4% di tutti i casi) e che nei bambini la malattia si esprime in genere in modo molto meno importante di quanto accade nell'adulto" spiega Fiore. "Questo è vero per i bambini al di sopra dell'anno e sotto i 10-11 anni, mentre nel primo anno di vita l'espressvità della malattia può essere molto importante.
Tornando all'età pediatrica in generale, la febbre con la tosse sono i due sintomi di piu' frequente presentazione della infezione da Sars-CoV-2. Dobbiamo sottolineare che questi due sintomi sono comuni ed indistingubili, dal punto di vista strettamente clinico, dalla presentazione di altre malattie virali e solo l'esecuzione di un tampone nasofaringeo può dirimere il dubbio diagnostico.
Malanni estivi: l'otite
L'otite è caratterizzata da un dolore continuo all'orecchio.
Ne esistono quattro tipologie differenti.
- Otite Media Acuta
- Otite Media Cronica
- Otite Media Effusiva
- Otite Esterna
L'ultima forma di otite è la più diffusa d'estate. Si tratta di una malattia che colpisce l'area esterna del condotto uditivo ed è provocata solitamente da un'infezione legata ad acqua contaminata. Spesso compare dopo una giornata in piscina oppure al mare. In generale comunque è provocata da qualsiasi tipo di alterazione della normale barriera cutanea come nel caso di traumi legati a dermatiti, cottonfioc o eczemi.
I sintomi dell'otite esterna sono:
- un dolore auricolare intenso
- sensazione di orecchio umido o liquido
- prurito
- sensazione di ovattato
La cura
La cura consiste in una serie di medicazioni auricolari che vanno effettuate da uno specialista con antibiotici e cortisone. Fra le controindicazioni maggiori c'è la necessità di evitare a tutti i costi l'ingresso dell'acqua. Inoltre è importante toccare il meno possibile l'orecchio.
Malanni estivi: il colpo di calore
Quando la temperatura del corpo subsce un innalzamento repentino siamo in presenza di un colpo di calore.
Se l'umidità e la temperatura aumentano, l'organismo, in particolare quello dei bimbi che è più fragile, verrà messo a durissima prova. Nei piccoli infatti la termoregolazione non è efficace dunque possono manifestarsi vertigini, nausea, cefalea, crampi, sensazione di debolezza. Questi sintomi possono essere più o meno intensi a seconda della situazione, di solit però si verificano a causa di una pericolosa combinazione fra umidità e calore.
Cosa fare
- Spostare il bimbo in una zona ombreggiata. Se è svenuto sarà necessario farlo sdraiare, tenendo le gambe sollevate e fargli bere a piccoli sorsi dell'acqua
- Evitare l'attività fisica durante i momenti più caldi della giornata
- Usare indumenti chiari, traspiranti e leggeri
- Bagnargli la testa spesso
Malanni estivi: eritema solare
L'eritema solare è un'infiammazione della pelle provocata da un'eccessiva esposizione al sole.
Se per gli adulti questo problema si può risolvere in poco tempo, in età pediatrica la situazione è molto più complicata. Nei piccoli infatti la pelle contiene una quantità minima di melanina, che aumenta con lo sviluppo. Per questo motivo alla cute viene a mancare la sua naturale protezione.
Come si manifesta
I sintomi sono ben conosciuti: delle chiazze rosse, spesso accompagnate a gonfiore. Si avverte una sensazione di bruciore intensa, provocata anche dal semplice sfioramento. Nei casi gravi infine si formano delle bolle, seguite da febbre e brividi. Nei giorni successivi il rossore tende a scomparire e si verifica una desquamazione accompagnata da una sensazione di prurito.
Le aree più colpite
Di solito le aree più a rischio sono quelle che ricevono perpendicolarmente i raggi solari. Ossia naso, orecchie, spalle, fianchi e dorso dei piedi. Per prevenire le scottature dunque è importante utilizzare un'adeguata protezione proprio in queste zone.
La cura
Quando si presenta una scottatura è fondamentale agire velocemente. La prima cosa da fare è applicare un impacco freddo per dare sollievo alla pelle. Paracetamolo e farmaci antinfiammatori possono essere utili per contrastare il dolore e donare sollievo. Gli esperti inoltre consigliano di bere liquidi per contrastare la disidratazione. Nelle fasi acute si consiglia inoltre di applicare sulla scottatura una crema antinfiammatoria. Nei casi gravi è possibile assumere per alcuni giorni il cortisone. Una crema emolliente infine sarà ottima nei giorni della desquamazone per eliminare il prurito.
La prevenzione
L'Accademia Americana di Dermatologia ha diffuso alcune raccomandazioni per prevenire eritemi e scottature. Innanzitutto i bimbi vanno tenuti lontano dal sole durante le ore più calde della giornata in cui i raggi solari risultano più dannosi. La protezione solare va sempre applicata, scegliendo un fattore di protezione pari a 30 o più alto.
Il prodotto va applicato sulla pelle trenta minuti prima di esporsi al sole e applicata nuovamente nel corso della giornata.
Le creme solari sono sconsigliate per i bimbi che hanno meno di sei mesi. In ogni caso i più piccoli dovrebbero indossare degli indumenti in grado di proteggere la loro delicata pelle dal sole, come vestitini in tessuto, cappellini e occhiali da sole.
Fonti articolo: Ospedale Bambino Gesù, Policlinico Milano