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Influenza intestinale e bambini: cosa sapere

di Ines Delio - 13.02.2023 Scrivici

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Influenza intestinale: quali sono le cause, come riconoscerla, come avviene il contagio, alcuni accorgimenti per affrontarla al meglio

In questo articolo

Influenza intestinale

I virus stagionali sono una bella seccatura, ma soprattutto fonte di preoccupazione per i genitori quando a esserne colpiti sono i bambini. Nei mesi invernali bisogna fare i conti anche con la tanto temuta influenza intestinale, spesso difficile da diagnosticare, perché può essere confusa con patologie simili. Ecco come riconoscerla e come provare ad alleviare i sintomi attraverso alcuni accorgimenti utili.

Influenza intestinale in neonati e bambini

Va detto, innanzitutto, che anche se viene chiamata influenza intestinale, in realtà si parla, in medicina, di gastroenterite virale. Si tratta di una patologia molto contagiosa, che tende a colpire soprattutto neonati, bambini, anziani e persone con difese immunitarie ridotte. Stando a quanto riportato su MEDICITALIA, generalmente non vengono colpiti i bambini al di sotto dei 6 mesi, poiché sono protetti dagli anticorpi materni IgG trasmessi per via placentare e dalle IgA presenti nel latte materno, mentre circa il 95% dei bambini entro i tre anni di età, va incontro ad almeno un episodio di gastroenterite virale, nella maggior parte dei casi provocato da rotavirus.

Influenza intestinale: sintomi

L'influenza intestinale colpisce l'intestino, causando:

  • diarrea
  • crampi addominali
  • nausea
  • vomito
  • dolori muscolari

In alcuni casi possono presentarsi anche mal di testa e febbre.

I sintomi possono comparire entro 1-3 giorni dall'infezione e possono variare da lievi a gravi. Solitamente durano un giorno o due, tuttavia in alcuni casi potrebbero persistere fino a 10 giorni. Stando a quanto sottolinea l'ISS, la diarrea virale può essere confusa con quella causata da batteri o parassiti. In quel caso, solo gli esami di laboratorio possono accertarne la natura.

Influenza intestinale: cause

Sono quattro le categorie di virus che causano la maggior parte delle gastroenteriti. Le due più comuni sono:

La maggior parte degli altri casi virali è causata da astrovirus o adenovirus.

Influenza intestinale: rotavirus e norovirus nei bambini

Rotavirus nei bambini

Il rotavirus è la causa più comune di gastroenterite virale nei bambini molto piccoli.

L'infezione avviene generalmente per via oro-fecale, attraverso il contatto con bimbi malati o con oggetti contaminati (portandosi le dita o gli oggetti in bocca). L'infezione da rotavirus è più grave nei neonati e nei bambini piccoli perché causa una diarrea particolarmente intensa che può portare a disidratazione. La frequenza, tuttavia, si è ridotta da quando è stato introdotto il vaccino contro il rotavirus. Stando a quanto si legge sul Manuale MSD, di solito colpisce neonati e bambini dai 3 ai 15 mesi di età ed è altamente contagioso. Il rotavirus può durare da 5 a 7 giorni nei lattanti e nei bambini piccoli.

Norovirus nei bambini

Dall'introduzione del vaccino contro il rotavirus, il norovirus è diventato la causa più comune di gastroenterite in tutte le fasce di età. Solitamente, questo virus colpisce i bambini tra i 6 e i 18 mesi. Le infezioni si diffondono in tutto l'anno, ma l'80% si concentra da novembre ad aprile. È altamente contagioso, e l'infezione può facilmente diffondersi attraverso il contatto umano. Nella maggior parte dei casi, l'infezione si trasmette attraverso cibo o acqua contaminati, ma è possibile la trasmissione da persona a persona o attraverso il contatto con superfici contaminate da feci o vomito di persone infette. Nei bambini il norovirus causa più vomito che diarrea e dura solitamente 1-2 giorni.

Influenza intestinale: come avviene il contagio tra i bambini

Di solito, i bambini contraggono l'influenza intestinale (gastroenterite virale) attraverso il contatto con altri bambini che l'hanno già avuta o che sono stati esposti alla malattia, ad esempio in asili, scuole o in altri ambienti molto frequentati. Essendo molto contagiosa, si diffonde facilmente da bambino a bambino.

Influenza intestinale: quattro consigli per curarla al meglio

Non esistono farmaci specifici per l'influenza intestinale, se non quelli che vanno a curare i sintomi. Fortunatamente parliamo di un disturbo che nella maggior parte dei casi dura pochi giorni.

L'alimentazione può essere particolarmente d'aiuto. A tal proposito, il dottor Paolo Pigozzi, nutrizionista e fitoterapeuta intervistato da Il Fatto Quotidiano, propone quattro accorgimenti mirati a reintegrare liquidi e minerali, laddove non ci sia bisogno dell'intervento del medico, che in ogni caso va sempre consultato.

  1. Idratazione. Stando a quanto afferma Pigozzi, in caso di influenza intestinale potrebbe essere d'aiuto un brodo vegetale a base di carota, zucca o sedano. "I brodi devono essere filtrati, per evitare di assumere fibre in questa prima fase. Il sedano può essere anche bollito a pezzi grossi e filtrato. Ottimo anche il succo di mela limpido e bio, che contiene molti minerali, tra cui il potassio, e zuccheri".
  2. Dieta liquida. Insieme alle bevande indicate, l'esperto consiglia di consumare centrifugati di frutta e verdura, che sono privati delle fibre, o yogurt, diluito con succo di mela o centrifugati di carote, da intiepidire per evitare di consumare cibi freddi, evitando di scaldare però il latticino. "Dopo 20-24 ore dall'ultima scarica si può cominciare ad assumere gradualmente cibi solidi".
  3. Alimentazione corretta. Vanno evitati cibi ricchi di fibre come legumi, cavolfiori, cipolle, così come salse, spezie e alimenti grassi. Vanno invece bene riso bianco, carote cotte, mele crude, "ideali anche in una prima fase se le feci sono solo morbide e non acquose", banane, patate al vapore e pane bianco tostato.
  4. Probiotici."I fermenti sono di aiuto per ridare stabilità al microbiota, ma vanno assunti prima di tutto tramite gli alimenti", spiega il dottor Paolo Pigozzi.
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