Infezioni alle vie urinarie, diagnosi
Le infezione delle vie urinarie colpiscono l'8% dei bambini, con un'incidenza superiore nei primi anni di vita. Questi disturbi spesso sono accompagnati, specie nei bambini più piccoli, da segni e sintomi aspecifici, quali inappetenza, vomito, irritabilità, febbre, che dai genitori spesso sono visti come segni iniziali di malattie di altri apparati, ritardando il contatto col proprio pediatra e quindi una diagnosi.
Come ricorda la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), però, una diagnosi rapida e sicura è importante per poter iniziare in tempo una terapia antibiotica efficace e ridurre al massimo le possibili complicazioni sulla funzionalità renale che possono portare fin dall'età pediatrica a malattie urinarie croniche.
Tutte le linee guida raccomandano ad esempio che per il lattante febbrile sia fatta un'analisi delle urine attraverso degli stick, per valutare la presenza di leucociti e/o nitriti quali indicatori di infezione.
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La semplicità del metodo di lettura si scontra però con la difficoltà della raccolta delle urine, e le normali procedure consigliate (sacchetti adesivi, mitto diretto ) creano frequentemente problemi di raccolta ai genitori.
I pediatri quindi vedono con molto favore tutte modalità che semplifichino la raccolta e permettano di arrivare ad una rapida diagnosi di infezione, come il TENA U-Test un nuovo stick adesivo che, posizionato semplicemente sul pannolino, consente alle mamme di identificare segni indicativi di infezioni urinarie (attraverso il rilevamento dei valori di nitriti e/o leucociti nelle urine dei bambini) e in caso di esito positivo ricorrere precocemente al parere del proprio pediatra, come quello che si trova in vendita in farmacia.
Ma i pediatri hanno anche promosso la campagna “Mamma sto male, hai controllato la mia pipì?” destinata ai genitori.
Le infezioni urinarie sono facilmente curabili ma, se trascurate, possono condurre a complicanze che si manifesteranno da adulti, quali ipertensione, gestosi e, nei casi più gravi, a insufficienze renali importanti, segnando l’intera vita di un paziente.
Per una sintomatologia spesso silenziosa e complessa come quella legata a tali patologie, la diagnosi precoce si è dimostrata fondamentale. Crediamo sia importante educare bene la famiglia a sospettare e riconoscere sintomi comuni in modo tempestivo invitando la mamma a tener monitorati alcuni “campanelli di allarme
spiega Giampietro Chiamenti, pediatra e Presidente Nazionale FIMP.
A cosa bisogna prestare attenzione? A vomito, irritabilità, inappetenza, febbre e cattivo odore della pipì.
Il materiale educativo contenuto nel leaflet sarà inoltre scaricabile dal sito FIMP