Quando nasce un bambino sulla sua pelle (LEGGI) è presente solo l'1% dei nei (nevi) che avrà da grande (in media un individuo adulto ha sulla pelle del corpo tra i 20 e i 30 nei). Quindi la maggior parte dei nei compare con il passare degli anni e la comparsa di nuovi nei non deve essere fonte di preoccupazione.
Tuttavia, anche a fronte delle sempre più frequenti (e utili) campagne di informazione sui melanomi, i tumori della pelle, i genitori italiani sono sempre più preoccupati per i nei dei bambini e uno studio condotto qualche anno fa dai dermatologi ha scoperto che i bambini vengono sottoposti a troppe visite di controllo, del tutto inutili.
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Inoltre nei bambini il melanoma ha una bassissima incidenza (LEGGI) , mentre è in aumento tra i giovani tra i 25 e i 44 anni. Quindi la prima visita di controllo andrebbe effettuata non prima dei 25 anni.
Nei bambini i nei più a rischio sono certamente quelli congeniti, soprattutto quelli di grandi dimensioni (superiori ai 20 cm di diametro).
Di certo esistono alcune accortezze da seguire soprattutto se il fototipo della pelle è a rischio (pelle chiara, lentiggini, occhi chiari e vulnerabilità all'eritema), se in famiglia ci sono precedenti di melanomi o è presente un'immunosoppressione e se un neo si ha forma e colore irregolare o se è troppo grande di dimensioni. In questi casi è preferibile un'attenzione in più, soprattutto nel tenere sotto controllo la crescita dei nei congeniti e nella comparsa di quelli nuovi.
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Ma quando un neo può essere considerato atipico?
Sono atipici tutti i nei che hanno una forma irregolare, un colore non omogeneo, dimensioni troppo grandi. I dermatologi utilizzano un metodo chiamato ABCDE per osservare e valutare un neo: asimmetria, bordi irregolari, colore disomogeneo, dimensioni superiori agli 0,8 cm, evoluzioni delle caratteristiche del neo atipico.
Tuttavia, come abbiamo detto, i nei cambiano con il tempo e con la crescita quindi anche questo strumento di valutazione non deve essere considerato assoluto e non deve dar vita a preoccupazioni inutili.
Se il dermatologo lo ritiene opportuno, in caso di nei congeniti o nei atipici, può eseguire una epiluminescenza, si tratta di una tecnica che valuta i nei congeniti e le frequenti modificazioni cui essi vengono sottoposti durante la crescita del bambino. Questo è l'unico strumento di prevenzione e monitoraggio dei nei dei bambini, mentre è del tutto inutile la mappa dei nei dal momento che sono destinati a cambiare e aumentare di numero con gli anni.
I nei molto grandi possono essere asportati con anestesia generale entro il compimento del primo anno di vita, mentre quelli atipici congeniti di piccole e medie dimensioni possono essere semplicemente seguiti ed eventualmente asportati dopo qualche anno con un'anestesia locale.
Infine un consiglio in vista dell'estate: attenzione all'esposizione ai raggi del sole nei primi anni di vita (LEGGI). E' indispensabile proteggere la pelle così delicata dei bambini con creme a fattore protettivo di 50+ ed evitare l'esposizione nelle ore più calde della giornata. Bisogna, inoltre, ricordare di applicare nuovamente la crema dopo una sudata o il bagno e che il sole colpisce anche sotto l'ombrellone.
Per approfondire: Ospedale Bambin Gesù