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Come devono respirare neonati e bambini?

di Elena Berti - 23.08.2022 Scrivici

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Frequenza respiratoria nei neonati e nei bambini: come calcolare i respiri, quanti sono regolari e quando invece preoccuparsi

Frequenza respiratoria nei neonati e nei bambini

Diventare genitori significa scoprire molte cose a cui star dietro: quanto il proprio figlio mangia, se va in bagno regolarmente, quanto dorme, quali sono i potenziali pericoli. Saper riconoscere i campanelli d'allarme può diventare complicato, per questo è utile avere più informazioni possibile sulla salute "normale" di un bambino. Per esempio, conoscete la frequenza respiratoria nei neonati e nei bambini?

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Perché il respiro è importante

Se ci sono situazioni in cui le variazioni del respiro sono del tutto normali, in altri casi potrebbero essere allarme di qualcosa che non va. Questo vale per tutti gli esseri viventi e, in linea generale, una frequenza di respirazione aumentata dovrebbe mettere in allarme, almeno al di fuori di determinate situazioni. Ecco perché conoscere la frequenza respiratoria nei neonati e nei bambini può essere davvero utile.

La frequenza respiratoria nei neonati e nei bambini cambia, come cambia negli adulti: anche il loro cuore batte diversamente - avete presente il famoso suono delle ecografie? Sembra più una galoppata che un cuore che batte! - perciò anche il respiro è aumentato. Inoltre, i neonati piangono più spesso, per questo è normale che respirino più velocemente. In media, però, per tutto il primo anno di vita la frequenza respiratoria dovrebbe aggirarsi attorno ai 44 respiri al minuto. Calcolarli è semplicissimo: basta contare le volte in cui il petto si solleva e si riabbassa. 

È importante, soprattutto nel caso dei neonati, avvisare il medico se notate che la respirazione aumenta di frequenza per molto tempo (non certo di qualche respiro, ma a partire dai 60) senza che ce ne sia apparente motivo (come per esempio il pianto). 

La respirazione dei bambini

E i bambini, invece, quanti respiri fanno al minuto? Via via che i bambini crescono diminuiscono i respiri al minuto, fino ad arrivare ai circa 20-25 verso i 5 anni.

La respirazione, infatti, pur decrescendo insieme ai battiti non va di pari passo: un respiro infatti effettua diversi secondi per compiersi e se ci mette poco tempo non è un segno positivo. 

Cause per cui aumentano i respiri nei bambini

Ovviamente, le modificazioni nella frequenza del respiro non sono casuali ma solitamente associate a un disturbo in corso di cui solitamente si è già a conoscenza. Da tenere particolarmente sotto controllo il banale raffreddore (che fa aumentare i respiri soprattutto quando il naso è tappato), ma soprattutto condizioni come l'asma, la febbre, la laringite. Se poi notate che il respiro è aumentato, il bambino potrebbe aver inalato un corpo estraneo (da qui l'aumento di frequenza) oppure avere bronchiolite o polmonite

La bronchiolite è infatti una delle cause più comuni di aumento della frequenza di respirazione nei neonati e nei bambini al di sotto di un anno. Dopo questa età sono più frequenti asma, broncospasmo e laringite. 

Possono essere inoltre altre manifestazioni come la cianosi, la tosse, lo stridore. 

Cosa fare se i respiri aumentano

Se la frequenza respiratoria aumenta e il bambino ha il raffreddore o soffre abitualmente di asma tenete sotto controllo la situazione e vedete come evolve. Se invece il bambino è malato o ha altri sintomi (cianosi, stridore o tosse) rivolgetevi subito al medico, se si tratta di un neonato recatevi subito in pronto soccorso. 

L'aumento della frequenza respiratoria è un fattore comune in neonati e bambini quando piangono o sono raffreddati, ma può essere il campanello di allarme per alcune patologie insidiose per cui bisogna agire tempestivamente.

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