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Febbre ricorrente nei bambini: quali le possibili cause?

di Francesca Capriati - 28.11.2022 Scrivici

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Febbre ricorrente nei bambini: le cause della febbre intermittente nei bambini. sa si intende per febbre ricorrente e che esami fare

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Febbre ricorrente nei bambini

La febbre si presenta una volta a settimana, ogni 15 giorni oppure una volta al mese: cosa si intende per febbre ricorrente nei bambini e quali possono essere le cause? Quando è bene indagare e con quale esami? Una febbre intermittente che va e viene va sempre segnalata al pediatra che valuterà la situazione ed eventualmente prescriverà alcune analisi, ma nel frattempo cerchiamo di capirne di più.

Cosa si intende per febbre ricorrente?

La febbre ricorrente è una febbre che si verifica più volte nell'arco di un periodo di tempo. Si tratta di febbri improvvise ed episodiche, che vanno e vengono, tuttavia sembrano seguire uno schema, ad esempio la febbre sale ogni mese oppure ogni 15 giorni.

Le sindromi febbrili ricorrenti o periodiche sono definite da 3 o più episodi di febbre inspiegabile in un periodo di 6 mesi, che si verificano a distanza di almeno 7 giorni.

Questo tipo di febbre si verifica soprattutto nei bambini al di sotto dei 5 anni: l'aumento della temperatura dura alcuni giorni e poi va via per poi ritornare. Nei giorni che passano tra un episodio e l'altro il bambino sta bene e non mostra altri sintomi. 

Il bambino è sano e agisce normalmente tra le febbri.

Le cause della febbre ricorrente

La febbre è uno dei disturbi più comuni durante l'infanzia e nella maggior parte dei casi è dovuta ad un'infezione. Se gli episodi febbrili sono acuti, quindi durano alcuni giorni, o cronici, durano più di 2 settimane, la causa più probabile è un'infezione.

Ma nel caso di febbri che vengono improvvisamente, scompaiono dopo pochi giorni e poi si ripresentano a scadenza quasi fissa, come in uno schema, la causa può essere altrove, in una condizione infiammatoria, oppure una malattia autoimmune o un'altra patologia che va indagata.

Che cos'è la sindrome di Pfapa?

Laddove gli esami prescritti non evidenzino malattie sottostanti,come una leucemia, infezioni, malattie autoinfiammatorie o immunodeficienze, si può valutare una diagnosi di Sindrome PFAPA (febbre periodica, stomatite aftosa, faringite e adenite cervicale), 

Si tratta di una sindrome febbrile periodica che si manifesta in genere tra i 2 anni e i 5 anni; è caratterizzata da episodi febbrili di durata da 3 a 6 giorni, faringite, ulcere aftose e adenopatia.

La PFAPA è l'unica condizione autoinfiammatoria caratterizzata da una periodicità quasi rigorosa tra gli attacchi di febbre (è possibile in molti casi prevedere il primo giorno di febbre). L'intervallo tra gli episodi è quasi costante (solitamente ogni 21-28 giorni) con febbre che dura da 3 a 5 giorni e caratteristiche quasi identiche.

Il 70% dei bambini soffre di afte, il 22% di faringite e tonsille eritematose e ingrossate e nell'80-100% dei bambini è presente l'adenite cervicale (ingrossamento dei linfonodi del collo).

Raramente si possono presentare anche dolore addominale, nausea, vomito, artralgia e mal di testa, ma di solito sono lievi.

La frequenza e la gravità degli attacchi tendono a risolversi nell'adolescenza.

Come si fa la diagnosi?

Non esiste un test specifico, tuttavia il sospetto di PFAPA va preso in considerazione dopo aver escluso le altre possibili cause Gli esami del sangue mostreranno alti valori di globuli bianchi (in particolare di granulociti neutrofili) ed elevati livelli di PCR e VES durante gli attacchi febbrili, che però si normalizzano nel periodo di benessere tra un episodio febbrile e l'altro.

Che esami fare per febbre persistente?

In un bambino altrimenti sano, il pediatra può richiedere un esame emocromocitometrico completo con formula, VES e proteina C reattiva, e un'urinocoltura.

Tuttavia, se i risultati dell'anamnesi e dell'esame obiettivo sollevano il sospetto di una particolare causa sottostante, è necessario un ulteriore accertamento (ad esempio se il bambino è stato a contatto con persone malate o abbia assunto farmaci o rimedi erboristici).

Ulterori accertamenti possono essere richiesti laddove il bambino abbia febbri ricorrenti associate a perdita di peso, malessere generalizzato, sudorazione notturna.

Dopo aver escluso infezioni, immunodeficienza, tumori maligni, malattia infiammatoria intestinale e reazioni avverse ai farmaci, dovrebbero essere prese in considerazione le malattie autoinfiammatorie, comprese la sindrome da febbre periodica (PFAPA).

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