Home Il bambino Malattie

Febbre nei bambini: quando preoccuparsi?

di Ines Delio - 08.12.2022 Scrivici

febbre-nei-bambini
Fonte: shutterstock
Febbre nei bambini, risposte alle domande più frequenti: cosa fare, quando preoccuparsi, quando è necessario chiamare il pediatra

In questo articolo

Febbre nei bambini: quando preoccuparsi

Quando un bambino ha la febbre è impossibile per qualsiasi genitore mantenere la calma. Eppure, è proprio quello che bisogna fare. Prendere un bel respiro e valutare per prima cosa tutti i sintomi, per capire se è il caso di chiamare il pediatra. Perché la domanda che quasi sempre sorge spontanea a mamme e papà, in caso di febbre nei bambini, è la seguente: quando ci si deve preoccupare?

Febbre nei bambini

Cominciamo col dire che la febbre è il sintomo di una malattia, e non una malattia, e che nonostante faccia tanta paura gioca un ruolo importante nella normale risposta di difesa dell'organismo dagli agenti infettivi. Solitamente, nei bambini avvengono normali variazioni della temperatura corporea dal mattino alla sera, con oscillazioni più ampie di quelle delle persone adulte e con temperatura minime tra le 4 e le 8 del mattino e massime tra le 16 e le 18. Nonostante queste variazioni, la maggior parte dei medici definisce febbre una temperatura non inferiore a circa 38 °C. Si parla invece di iperpiressia (febbre molto alta) quando si verifica un aumento della temperatura corporea oltre i 39 °C.

Come misurare la febbre nei bambini

Lo strumento più affidabile (nonché il più semplice da usare) per misurare la temperatura a un bambino è il termometro elettronico digitale, preferibile a quello a infrarossi perché più economico, oltre che facile da usare e con elevata affidabilità. È consigliata generalmente la misurazione sotto l'ascella, mentre è sconsigliata quella sotto la lingua così come quella rettale.

Perché ai bambini viene spesso la febbre

Lo abbiamo visto con l'influenza, che sta colpendo maggiormente i bambini, con febbre in alcuni casi anche alta. I bambini hanno spesso la febbre, ma non sempre questo deve diventare motivo di preoccupazione. Succede per la mancanza di precedenti esperienze immunologiche, la relativa immaturità del sistema immunitario così come la partecipazione ad attività scolastiche, ludiche e sportive che fanno aumentare il rischio di contagio.

Le cause più frequenti di febbre ricorrente nel bambino dall'età dell'asilo sono le comuni infezioni tipiche dell'ingresso in comunità. Bisogna anche ricordare, però, che le misure di prevenzione adottate durante la pandemia hanno fatto sì che i soggetti non vaccinati abbiano avuto poche possibilità di tenere le difese immunitarie sufficientemente alte.

Quando bisogna chiamare il pediatra

Di norma, è necessario consultare il pediatra se:

  • il bambino ha meno di 3 mesi e presenta febbre superiore a 38°C
  • il bambino ha tra i 3 e i 6 mesi e presenta febbre superiore a 39°C
  • il bambino è molto irritabile e piange continuamente, o se presenta sonnolenza eccessiva e fa fatica a svegliarsi
  • la febbre dura da 48-72 ore
  • il bambino è affetto da malattia cronica (cardiopatie, diabete, deficit immunitari, ecc)
  • sono contemporaneamente presenti altri sintomi importanti, come torpore e sonnolenza, rigidità del collo, macchie bluastre sulla pelle tipo petecchie o ecchimosi, vomito, disidratazione

Febbre alta nei bambini: cosa fare

In caso alta nei bambini, ci sono alcune pratiche utili che possono aiutare a dare sollievo al piccolo:

  • mantenere il bambino idratato, dandogli da bere a intervalli regolari acqua, camomilla, tè, succhi di frutta
  • non forzarlo a mangiare se non ha appetito
  • evitare di coprirlo eccessivamente quando è a letto, vestendolo piuttosto con abiti leggeri per permette al corpo di traspirare e di disperdere calore
  • farlo riposare, ma non costringerlo a letto se si sente in forze
  • secondo alcuni pediatri, non è invece consigliabile effettuare spugnature sul corpo con acqua, per ridurre la temperatura, in quanto possono creare disagio e, talvolta, vasocostrizione e brividi. Sono, inoltre, sconsigliate le spugnature con alcol perché porta a vasocostrizione piuttosto che a vasodilatazione, necessaria per la dissipazione del calore, e perché può essere assorbito attraverso la pelle con il rischio di tossicità.

I farmaci vanno generalmente usati quando alla febbre nei bambini si associano anche sintomi come mal di testa, dolori muscolari e articolari.

Per temperature superiori ai 38° C è consigliato assumere un antipiretico, che abbassa la temperatura, da somministrare secondo i dosaggi e i tempi prescritti dal pediatra. Il consulto del medico è necessario anche per antibiotici e cortisonici.

gpt inread-altre-0

Articoli correlati

Ultimi articoli