Febbre da stanchezza nei bambini
Alcuni bambini hanno la febbre più spesso degli altri, e si pensa per questo che siano più cagionevoli. In parte è così, perché la febbre è una reazione dell'organismo a qualche attacco di virus o batteri, ma può essere anche un modo per il corpo di dire che qualcosa non va. Esiste la febbre da stanchezza nei bambini? Certo che sì, e vediamo come riconoscerla.
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Cosa si intende per febbre da stanchezza
La febbre da stanchezza nei bambini potrebbe sembrare per molti un falso mito, una scusa che si trova quando non si sa a cosa imputare l'aumento di temperatura. In realtà, la febbre dovuta a un'eccessiva stanchezza o a un periodo particolarmente stressante è piuttosto comune, anche negli adulti. Questo proprio perché l'aumento della temperatura è una reazione dell'organismo a qualcosa che non va, e la forte stanchezza potrebbe far attivare il sistema immunitario portando la temperatura corporea ad alzarsi per "sconfiggere" il nemico.
Come riconoscere la febbre da stanchezza
Nei bambini la febbre è un evento più comune che negli adulti, sia per le giornate passate insieme ad altri bambini sia perché le loro difese immunitarie sono ancora più fragili rispetto a quelle di un adulto sano. Per questo può sembrare più complicato riconoscere la febbre da stanchezza nei bambini: come distinguerla, per esempio, dal Covid, o dall'influenza, o magari da qualche grave infezione?
Di solito, la febbre da stanchezza è davvero una febbre di pochi centigradi, appena percettibile, e dura poco tempo. Non si hanno altri sintomi, se non appunto un forte bisogno di riposarsi e di dormire.
Se la febbre supera di poco il 37, non somministrate subito un antipiretico e lasciate che il bambino si riposi. Usate pezze bagnate se vi sembra caldo, ma non preoccupatevi immediatamente.
La mattina dopo potrebbe essere sparito tutto. Più raro, invece, che la febbre da stanchezza si presenti al mattino.
Cosa fare se il bambino ha febbre da stanchezza
È venerdì, vostro figlio è mogio, non ha fame e si addormenta sul divano. Vi preoccupate subito, sta male! In realtà, soprattutto in alcuni periodi dell'anno, è normale che i bambini siano più stanchi e che l'organismo reagisca aumentando un po' la temperatura. Assecondate il piccolo, lasciatelo dormire, coccolatelo un po' e se possibile non prevedete strapazzi per i 2-3 giorni successivi, in modo che si ricarichi. Se capita in settimana, anche se la mattina dopo la temperatura è tornata normale potete provare - se possibile - a tenerlo a casa affinché si riposi davvero, evitando uscite, giardinetti e visite agli amici (ma anche ore e ore di videogiochi, che stancano occhi e cervello).
Potete anche valutare col pediatra una serie di esami per verificare eventuali carenze, oppure chiedergli un consigli per un integratore. Ne esistono infatti di specifici per migliorare le difese immunitarie dei più piccoli e per sopperire a eventuali carenze. Anche l'alimentazione, comunque, svolge un ruolo importante nel contrastare la stanchezza: fondamentale assumere magnesio e potassio, ma anche vitamine B.
La febbre da stanchezza nei bambini è meno frequente che negli adulti, ma non è da escludere. Si manifesta di solito con astenia, bisogno di dormire, a volte emicrania e soprattutto qualche linea sopra i 37 gradi. Non deve preoccupare, ma se capita spesso è meglio indagare eventuali carenze, oppure ridurre il carico di lavoro tra scuola e attività pomeridiane.
FONTI
Psychogenic fever: how psychological stress affects body temperature in the clinical population