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Febbre da caldo nei bambini

di In collaborazione con Adnkronos Salute - 11.07.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
A causa delle alte temperature, aumentano i casi di febbre da caldo nei bambini: ecco da cosa è causata e cosa bisogna fare

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Febbre da caldo nei bambini

Complice l'ondata di temperature da bollino rosso sulla Penisola, "si stanno verificando casi di 'febbre da caldo'". A segnalarlo all'Adnkronos Salute è Italo Farnetani, pediatra della Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, ricordando che si tratta di un fenomeno 'ingannevole' per i genitori, tipico dei periodi più caldi dell'estate.

Il bimbo sta apparentemente bene, magari ha saltato e giocato tutto il giorno, ma all'improvviso nel corso della giornata presenta un rialzo della temperatura. Così scatta la telefonata al pediatra. "Ma la febbre 'da caldo' è un allarme infondato. Se in questi giorni di afa il piccolo ha 37 o poco più di temperatura, mamma e papà non devono spaventarsi troppo. In assenza di altri sintomi, si tratta semplicemente di una risposta fisiologica dell'organismo dei piccoli alla canicola", assicura Farnetani.

"Quando fuori la temperatura si alza, infatti - prosegue l'esperto - anche la cute è calda. Esattamente come quando in inverno talvolta la pelle è gelata. Siccome i bambini non hanno ancora un sistema di termoregolazione perfettamente sviluppato, la loro pelle mantiene più di quella degli adulti il calore, anche se in realtà stanno benissimo. Insomma, il termometro viene ingannato dalla cute e segnala un rialzo della temperatura. Ma in assenza di altri sintomi come raffreddore, mal di gola o d'orecchio, tosse, dolori addominali o congiuntivite, non occorre somministrare antipiretici. Basta idratare il bimbo e tenerlo il più possibile in un ambiente fresco", conclude.

Quando preoccuparsi

La febbre da caldo nei bambini sopraggiunge in caso di ipertermia, cioè di innalzamento esagerato della temperatura corporea dovuto a una prolungata esposizione al caldo. Questa condizione può destare preoccupazioni, soprattutto se non si interviene subito, perché può compromettere il normale funzionamento degli organi, portare alla totale disidratazione e, nei casi più gravi, alla morte (per esempio quando i bambini molto piccoli vengono dimenticati in auto: più piccoli sono, prima rischieranno l'ipertermia).

È quindi importante notare se insieme alla febbre ci sono anche altri sintomi e se c'è motivo di sospettare ipertermia (magari per un'esposizione prolungata a temperature superiori ai trenta gradi): astenia, irritabilità, convulsioni, diarrea, vomito, mancanza di sudore, colorito pallido o bluastro o ancora svenimenti sono tutti sintomi di colpo di calore che dovrebbero richiedere un intervento, anche del 118. 

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