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Come far abbassare la febbre
La febbre nei bambini è un sintomo di malattia che fa preoccupare i genitori. Quando è alta spesso si corre dal pediatra per fargli verificare lo stato di salute del proprio figlio e farsi prescrivere l'eventuale trattamento. Una delle prime cose che si fa, quando la temperatura del piccolo sale è quello di cercare di abbassarla. In realtà, la febbre è un innalzamento della temperatura corporea al di sopra dei valori normali ed è un'alleata del bambino perché concorre all'eliminazione dei germi e dei virus che la stanno provocando. Come riporta l'ospedale San Raffaele, sopra i 38°C effettivi, ovvero temperatura ascellare, si considera febbre e sopra tale temperatura va somministrato un antipiretico.
Quali sono le cause e i sintomi della febbre
Le cause della febbre sono variabili e cambiano a seconda dell'età del bambino e del suo inserimento in comunità. Di norma anticipa la comparsa dei sintomi che la provocano di circa 48-72 ore. Tra le cause più comuni di febbre acuta ci sono le infezioni respiratorie di origine virale, come i raffreddori, la gastroenterite di origine virale e alcune infezioni batteriche, in particolare infezioni auricolari (otite media), sinusiti, polmonite e infezioni delle vie urinarie. La febbre cronica è scatenata più comunemente da una patologia virale prolungata o da patologie virali back-to-back, in particolare in bambini piccoli. I neonati e i bambini piccoli sono esposti a rischio più elevato di alcune infezioni, poiché il loro sistema immunitario non è completamente sviluppato. I sintomi che possono accompagnare la febbre sono vari e vanno dalla tosse al raffreddore, alla cefalea, al dolore addominale, ai disturbi minzionali, al vomito o alla diarrea.
Cosa fare in caso di febbre alta nei bambini
Sempre l'ospedale San Raffaele indica che, nel caso in cui la febbre superi i 38,5°C, è bene:
- idratare correttamente il bambino;
- non forzare l'alimentazione: spesso il bambino febbrile ha nausea e forzando l'alimentazione si evoca il riflesso del vomito;
- in caso di desiderio di alimenti prediligere zuccheri semplici e complessi (carboidrati), evitare i grassi;
- scoprire il bambino al fine di favorire lo scambio termico con l'ambiente;
- somministrare antipiretico al dosaggio ed alla frequenza corretta, ricordando che l'antipiretico è efficace se determina il calo di temperatura di circa 1-2°C.
Metodi naturali per abbassare la febbre
Per abbassare la febbre ci sono anche dei metodi naturali tradizionali e casalinghi come le spugnature con acqua fredda o con alcol o aceto.
Secondo l'ospedale San Raffaele questi rimedi antichi non servono a nulla, non portano benefici al piccolo e soprattutto sono generalmente poco sopportati dai bambini, per questo motivo andrebbero tendenzialmente evitati.
Quando la febbre può essere pericolosa
Il manuale MSD consiglia di portare i bambini dal medico fra i 3 mesi e i 3 anni se la febbre raggiunge o supera i 39°C, in assenza di evidente infezione delle vie aeree superiori (starnuti e/o rinorrea e congestione nasale) o se la febbre dura da oltre 5 giorni. I bambini con febbre devono essere esaminati da un medico immediatamente se manifestano segni allarmanti o non hanno ancora compiuto 3 mesi. I segnali allarmanti sono:
- Letargia o apatia
- Aspetto malato
- Difficoltà respiratoria
- Sanguinamento a livello cutaneo, sotto forma di piccoli punti violacei (petecchie) o chiazze (porpora)
- Pianto continuo in un lattante o un bambino di età compresa fra 1 e 4 anni (inconsolabilità)
- Cefalea, rigidità cervicale, confusione o una combinazione di questi in bambini più grandi
Se il minore ha difficoltà ad alimentarsi, si nota una riduzione della diuresi e un peggioramento delle condizioni generali, si può portare il bambino in pronto soccorso.