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Come prevenire il raffreddore nei bambini. I consigli della pediatra

di Dott ssa Teresa De Monte - 09.01.2019 Scrivici

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Come prevenire il raffreddore nei bambini? Un modo semplice è mantenere ben pulite le cavità nasali. La pediatra ci spiega come fare

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Come prevenire il raffreddore nei bambini

L’autunno è arrivato, il primo raffreddore ci ha colpiti e i bambini hanno la candela al naso, qualche piccolo ha già manifestato l’otite e il male alla gola. Questo è un tipico quadro da raffreddamento che può essere curato senza farmaci. Un modo semplice per prevenire e curare il raffreddore è mantenere ben pulite le cavità nasali. Una sana abitudine consiste nell’effettuare dei lavaggi nasali con delle apposite soluzioni saline tiepide che permettono di eliminare sia il muco che eventuali allergeni.

Se i benefici dei lavaggi nasali negli adulti consistono nel ridurre il semplice raffreddore e anche nel prevenire eventuali complicazioni come la sinusite mascellare, la rinite allergica o infiammazioni delle basse vie respiratorie, nel bambino ha lo scopo di liberare il naso dalle secrezioni, di evitare i ristagni di muco che possono portare a infezioni batteriche responsabili di sinusitee otite, di decongestionare le mucose e, di conseguenza, facilitare al bimbo la respirazione e alleviarlo dal fastidio di una respirazione difficile.

Viene da sè l’importanza di eseguire questo trattamento non solo una tantum e magari solo quando si vai alle terme, bensì quotidianamente a casa. È un rimedio dolce e utile per mantenere i nostri figli in salute, ma la pratica può essere mal tollerata dai piccoli perché sentita fastidiosa e invasiva, ma è possibile rendere il lavaggio tollerabile facendo in modo di praticarlo correttamente, ovvero che la soluzione preventivamente intiepidita, iniettata lentamente, a pressione continua e costante nella narice, posta in alto fuoriesca dall’altra posta in basso. Infatti se la soluzione iniettata scende in gola può dare fastidio e senso di soffocamento, con la conseguente ribellione da parte del bambino.

Dopo il lavaggio è bene far soffiare il naso per favorire il drenaggio del muco, una narice alla volta per evitare che il muco risalga verso i condotti auricolari a creare una sensazione di ovattamento e/o dolore.

Come pulire il naso al bambino

Esistono vari metodi per la pulizia delle fosse nasali, ecco i più comuni:

  • Il metodo sicuramente più antico e forse anche il più efficace per la pulizia delle cavità nasali è il Lota Neti, uno speciale recipiente dalla forma simile ad una piccola teiera che ha origini nella tradizione ayurvedica indiana. Il Lota Neti è riempito con una soluzione salina riscaldata alla temperatura corporea, circa 37 gradi. La soluzione può essere acquistata o preparata in casa aggiungendo a mezzo litro di acqua un cucchiaino di sale marino da cucina ed un cucchiaino di bicarbonato. Inserite il beccuccio all’interno di una narice e piegate la testa lateralmente: il liquido inizia a scorrere con un flusso continuo attraverso le cavità nasali ed esce dalla narice opposta. Si respira a bocca aperta e non si ingoia il liquido, in caso contrario basta sputarlo. Il Lota Neti si usa anche per i lavaggi nasali nei bambini.
  • Un’alternativa meno esotica per effettuare le irrigazioni nasali è usare una siringa privata dell’ago. Il concetto è lo stesso del Lota Neti: si inserisce il beccuccio della siringa in una narice e si piega la testa di lato. In questo caso però siamo noi a dare pressione al pistone della siringa e a regolare il flusso della soluzione salina attraverso i seni nasali. Si deve essere delicati e creare un flusso lento.
  • Se siamo dubbiosi e paurosi sul metodo, in farmacia sono disponibili dei flaconcini con la soluzione fisiologica pronti all’uso, il cui beccuccio va da inserito nel naso, facendo attenzione a non scarificare la mucosa del naso del bambino.
  • Alternative: spray con fisiologica o soluzione isotonica, ipertonica, sacca con soluzione fisiologica, doccia nasale micronizzata. Controindicazioni, facilmente evitabili con qualche piccolo accorgimento.
  • Non effettuate le irrigazioni in caso di infiammazione acuta o lesioni nasali.
  • Fate attenzione a non usare soluzioni con troppo sale o troppo calde: potrebbero causare lesioni o bruciori all’interno del naso.
  • Fatevi spiegare dal pediatra o dal farmacista il modo ottimale per effettuare i lavaggi nasali senza correre il rischio di far entrare acqua all’interno delle orecchie. Perché è importante fare i lavaggi nasali.

Il naso è la porta di ingresso delle vie respiratorie, orecchio e naso sono collegati tra di loro da un tubicino, tuba di Eustachio, che negli adulti e nei bambini dopo i 6 anni di età è obliquo, mentre nei bambini piccoli è corto, stretto e orizzontale. Con facilità le secrezioni che si trovano nel nasofaringe risalgono verso l’orecchio medio e da un orecchio normale, pieno di aria, si passa a un orecchio pieno di catarro, sul quale poi possono agire i batteri e provocare un quadro di otite media acuta.

Inoltre, un naso non libero favorisce il ristagno di secrezioni nei seni paranasali e queste secrezioni possono scendere nelle basse vie aeree per aspirazione causando bronchiti asmatiche, bronchiti catarrali e polmoniti. Solo liberando il naso, è possibile liberare l’orecchio medio e i seni paranasali. Appare chiaro che ciò che accade in una zona si ripercuote sul resto, da questo deriva l’importanza del lavaggio nasale, eseguito in modo corretto e quotidiano.

  • Sciarpa sul naso.

L’aria fredda e inquinata è molto irritante per la mucosa respiratoria. È, quindi, opportuno porre una sciarpa davanti alla bocca e al naso nei giorni più freddi. Il cappello non è indispensabile.

  • Niente ciuccio.

Lattanti e bambini che usano il ciuccio per molte ore al giorno hanno più probabilità di avere episodi di otite media, perché il movimento di suzione causa la risalita delle secrezioni dal nasofaringe all’orecchio. Nei bambini più grandi va evitato l’utilizzo di bottigliette con tappo “push and pull”.

  • Umidificazione ambientale

Le condizioni ambientali ottimali per il benessere delle alte vie aeree (tranne in caso di allergia alle muffe) sono una temperatura di circa 18-20°C e un’umidità intorno al 45- 55% (che deve essere misurata). Se l’ambiente è secco si consiglia l’uso di un umidificatore a ultrasuoni che eroga vapore freddo e non congestiona le mucose.

  • Posizione nel sonno

Un cuscino sotto il materasso o un rialzo sotto i piedini del letto dalla parte della testa evita il ristagno delle secrezioni nel nasofaringe.

  • Niente fumo passivo

Il fumo di sigaretta irrita la mucosa respiratoria e ne blocca i meccanismi di difesa, soprattutto il trasporto muco-ciliare. Il fumo ristagna molto a lungo negli ambienti e impregna i tessuti, nonostante l’arieggiamento dei locali. Non fumare mai in ambienti (casa, auto, ecc.) dove i bambini soggiorneranno anche dopo qualche te-mpo.

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