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Citomegalovirus nei neonati

di Ines Delio - 27.03.2024 Scrivici

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Fonte: shutterstock
L'infezione da citomegalovirus può svilupparsi prima, durante o subito dopo la nascita: ecco quali sono i sintomi nei neonati

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Citomegalovirus nei neonati

Il citomegalovirus è un'importante causa di patologie fetali, anche gravi, se trasmesso al feto durante la gravidanza. Risulta, infatti, essere la principale causa di infezione congenita nei Paesi sviluppati, con un'incidenza compresa tra lo 0,3% e il 2,3% di tutti i nati vivi. In Italia, l'incidenza è variabile tra lo 0,57% e l'1%. L'infezione può svilupparsi anche immediatamente prima, durante o subito dopo la nascita, e in questo caso viene definita perinatale. Ecco cosa sapere sul citomegalovirus nei neonati.

Citomegalovirus: cos'è

Il citomegalovirus (CMV) è un virus appartenente alla famiglia degli Herpesvirus, molto diffuso a livello mondiale. Una volta contratto, rimane latente all'interno dell'organismo per tutta la vita, ma può riattivarsi quando c'è un indebolimento del sistema immunitario. Una persona può essere anche infettata nuovamente da un diverso ceppo del virus.

La maggior parte delle persone infettate dal CMV non presenta sintomi o presenta solo sintomi lievi. Nei bambini sani, un'infezione da citomegalovirus è raramente grave. Tuttavia, questo virus può causare problemi al nascituro se trasmesso dalla madre.

Trasmissione del citomegalovirus in gravidanza

Le donne in gravidanza che non hanno mai avuto citomegalovirus possono contrarre l'infezione attraverso il contatto con persone infette, più comunemente con bambini piccoli. Possono anche avere un CMV attivo in seguito alla riattivazione di un'infezione precedentemente quiescente. In entrambi i casi, la donna può essere asintomatica.

Una madre può trasmettere il virus al feto durante la gravidanza se questo attraversa la placenta, infettandolo. I nascituri possono anche infettarsi durante il passaggio nel canale del parto, attraverso il latte materno contenente il virus o attraverso una trasfusione di sangue contaminato. I neonati prematuri hanno un rischio maggiore di sviluppare i sintomi di un'infezione da CMV, per la minore probabilità che posseggano anticorpi protettivi acquisiti dalla madre. L'infezione può causare problemi diversi nei neonati, a seconda che siano stati infettati prima o dopo la nascita.

Sintomi dell'infezione da citomegalovirus nei neonati

L'85-90% dei neonati con infezione congenita è asintomatico e circa il 10% di questi presenterà sequele tardive, nella maggior parte dei casi un difetto uditivo neurosensoriale che può essere più o meno grave. In alcuni casi, tale difetto può manifestarsi già alla nascita. Il 10-15% circa dei neonati invece sviluppa sintomi al momento della nascita, che possono essere transitori o permanenti.

I sintomi possono variare a seconda che il neonato sia infettato prima della nascita, durante o dopo. Alcuni neonati possono presentare anche tutti questi sintomi.

Sintomi nei neonati infettati prima della nascita

  • Nascita prematura
  • Basso peso alla nascita
  • Testa piccola
  • Ittero
  • Piccoli lividi sulla cute
  • Ingrossamento di fegato e milza
  • Infiammazione polmonare o oculare

Sintomi nei neonati infettati durante o dopo la nascita

  • Ingrossamento di fegato e milza
  • Polmonite
  • Epatite
  • Bassa conta piastrinica
  • Alta conta leucocitaria

I sintomi permanenti possono essere molto gravi e causare diverse forme di disabilità permanente come:

  • sordità neurosensoriale
  • deficit visivi
  • ritardo mentale
  • ritardo psicomotorio
  • microcefalia
  • deficit di coordinazione dei movimenti
  • epilessia

In alcuni bambini i sintomi compaiono mesi o anni dopo la nascita, e in questi casi i segnali più comuni sono la perdita dell'udito e della vista. La comparsa di disabilità permanenti è più probabile nei bambini che mostrano i sintomi già alla nascita.

Citomegalovirus: trattamento e prevenzione

Ad oggi non sono disponibili trattamenti prenatali efficaci e sicuri per prevenire la trasmissione madre-feto dell'infezione. Il trattamento delle infezioni congenite sintomatiche da CMV con farmaci antivirali, come ganciclovir o valganciclovir, da iniziare nel primo mese di vita e sotto il controllo del pediatra, può ridurre i danni, in particolare il deterioramento della funzione uditiva e psicomotoria dei bambini infetti. Tuttavia, il valganciclovir può avere effetti collaterali gravi, per cui è fondamentale affidarsi sempre allo specialista e seguire attentamente le sue indicazioni.

Un vaccino per prevenire l'infezione congenita da CMV è in fase di sviluppo. Attualmente, il modo migliore per limitare il rischio di contagio è un'attenta igiene personale, soprattutto per le categorie di persone più vulnerabili alla malattia, come le donne in gravidanza e i neonati.

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