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Bebé selezionato geneticamente per salvare il fratello

di Redazione PianetaMamma - 13.03.2009 Scrivici

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Javier, il primo bebé selezionato geneticamente in Spagna è riuscito a guarire il fratello. Proprio così: è stato usato il sangue del suo cordone ombelicale per un trapianto di midollo osseo

Soltanto ieri vi avevamo dato notizia

di una bimba che nonostante un vasto tumore era riuscita a salvarsi.

Oggi vogliamo parlarvi di un altro grande miracolo frutto dell’amore e della scienza.

Andres

, un bimbo di 7 anni soffriva di una malattia ereditaria finora incurabile, la

beta-talassemia, l'anemia mediterranea

. Così i genitori hanno deciso di ricorrere alla diagnosi genetica pre-impianto: un metodo per verificare se un embrione è sano sotto il punto di vista della genetica, prima che venga trasferito nell’utero.

Si tratta di una tecnica vietata in Italia

e come si poteva immaginare, quando è stata resa pubblica ha scatenato forti polemiche.

La bella notizia è che Javier, il primo bebé selezionato geneticamente in Spagna è riuscito a guarire il fratello. Proprio così: è stato

usato il sangue del suo cordone ombelicale

per un trapianto di midollo osseo. Grazie a questo intervento Andres ha finalmente cominciato a produrre globuli rossi sani.

L’intervento è avvenuto il 23 gennaio e il bimbo, come riferito da fonti dell’Hospital Virgen del Rocio di Siviglia lo ha superato brillantemente senza bisogno di trasfusioni. Dimesso il 18 febbraio ora deve sottoporsi a controlli settimanali.

Questo tipo di procedura consente di

scegliere l'embrione più compatibile per il trapianto.

Voi mamme in una situazione di questo tipo cosa fareste? La scienza fa enormi progressi ogni giorno ma se questioni etiche e/o religiose entrano in gioco, spesso si fa marcia indietro. Questo anche con gravi conseguenze. Penso che i genitori di fronte all’unica possibilità di salvare il loro primogenito non avranno avuto alcuna esitazione. La cosa certa è che l’amore che proveranno verso Javier sarà infinito

Fonte:

http://salute.agi.it

Martina Braganti

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