a cura di Elisa Santaniello
AUTISMO NEI BAMBINI, POSSIBILI CAUSE
L'autismo avrebbe inizio nel grembo materno con alcuni difetti nelle prime fasi dello sviluppo della corteccia cerebrale: è la tesi sostenuta da uno studio sul cervello di bambini autistici e sani condotto dall'Università di San Diego, pubblicato sul New England Journal of Medicine.
I ricercatori hanno creato il primo modello tridimensionale che 'visualizza' le parti del cervello autistico in cui vi sono frammenti di corteccia non sviluppati secondo il normale schema in cui si organizza la corteccia, in sei strati di cellule diverse.
La corteccia cerebrale umana gioca un ruolo centrale in meccanismi o funzioni mentali cognitive complesse come pensiero, coscienza, memoria, concentrazione, linguaggio. Durante lo sviluppo fetale essa si organizza con un processo complesso in cui le cellule fetali si spostano e prendono la propria posizione finale organizzandosi a formare sei strati di cellule. Ciascuno strato cellulare si differenzia dagli altri assumendo un''identità genetica' precisa che resta immutata fin dopo la nascita e che quindi si può riconoscere facilmente analizzando un pool di geni ad hoc.
Gli scienziati americani hanno analizzato post-mortem i tessuti cerebrali di 22 bambini, fra i 2 e i 15 anni, alcuni dei quali erano affetti da autismo. Si sono concentrati sulla corteccia del cervello, per capire come sono stabilite le connessioni neuronali al suo interno e come la corteccia stessa organizza i suoi sei strati cellulari. Hanno quindi analizzato i marker genetici, vere e proprie "firme" del nostro sviluppo cerebrale.
Nel 90% dei bambini autistici sono stati riscontrati difetti nella crescita del cervello, prevalentemente in quelle regioni del cervello coinvolte nella comunicazione, nelle emozioni e nel linguaggio. Questi cambiamenti avvengono nei primi mesi dello sviluppo nel grembo materno. Ma il cervello, grazie alla sua plasticità, potrebbe essere in grado di compensare questi difetti, se l'autismo è individuato in temppo, affermano i ricercatori.
AUTISMO NEI BAMBINI
In Italia, solo qualche giorno fa aveva suscitato preoccupazione la notizia dell'apertura di un'inchiesta penale da parte della Procura di Trani su possibili connessioni tra la somministrazione del vaccino pediatrico "trivalente" contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr) e l'insorgenza di autismo e diabete mellito. "La presenza di una possibile associazione causale tra vaccinazioni e autismo è stata estensivamente studiata e non è stata evidenziata alcuna correlazione". Lo dice in una nota Stefania Salmaso, direttore del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell`Istituto superiore di Sanità, alla luce dell'indagine avviata nei giorni scorsi.
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L`ipotesi che la vaccinazione antimorbillo-parotite e rosolia (Mpr) in particolare possa essere associata ad autismo - ricorda Salmaso - è stata sollevata negli anni Novanta da uno studio inglese pubblicato nel 1998 su The Lancet. L`ipotesi è stata successivamente valutata da numerosi studi condotti sia in Europa che negli Usa, ma nessuno di questi avrebbe confermato che possa esserci una relazione causale tra vaccino Mpr e autismo.
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